“Harry, non sei una vittima ma un ricco che si lamenta. Sei troppo stupido e maleducato per capire come ci si deve comportare”: l’affondo del Guardian

  • Postato il 7 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Harry Antoinette, questo è uno dei tanti appellativi che il duca del Sussex si è guadagnato, non dai troll dei social media, ma una un articolo d’opinione (puntuto) pubblicato dal Guardian per commentare le sue ultime esternazioni rilasciate a mezzo stampa. “Caro Harry”, spiega con dovizia di ironia l’autrice del pezzo (esilarante), “non l’hai ancora capito che non sei una vittima, ma semplicemente un uomo ricco che si può pagare il costo della sua sicurezza?”.

Le parole che il principe inglese ha rilasciato alle telecamere della Bbc non sono passate inosservate neanche fuori dalla corte reale.
La scorsa settimana, Harry si era concesso una intervista dopo che il tribunale londinese lo aveva condannato ad accettare la sua sentenza, in base alla quale il governo di Sua Maestà (suo padre) non era più tenuto a pagargli la scorta quando lui e le sua famiglia sono in visita nel Regno Unito.
Di lì a breve, dalla California, Harry aveva voluto chiarire che sarebbe suo padre, il sovrano, a non volergli più parlare, aggiungendo la frase sibillina “chissà quanto gli resta da vivere”.

Dopo aver fatto infuriare la corona, anche il paese ha reagito, ormai vivendolo come una sorta di mina vagante. Il paragone con Maria Antonietta di Francia, che la storia ha condannato al biasimo per la mancanza di rispetto dimostrata davanti alle sue fortune economiche mentre il paese moriva di fame, lo propone proprio il Guardian ricordando come la sua intervista arrivava mentre le urne inglesi avevano appena “bastonato” il governo dei laburisti reo di aver tagliato gli aiuti in bolletta per cittadini alla prese con la crisi e il crescente costo della vita. I social, come ricordato da Marina Hyde, si sono spinti oltre nel commentare le lamentele di un principe, bello e ricco, che dovrà pagarsi gli agenti per garantire la sua sicurezza se tornerà a casa. “Nepo Baby”, (figlio di papà), “privilegiato” i più misurati.

La lezione dello zio Andrea, duca di York, che non ha saputo pensare a sufficienza e ascoltare le sue parole, in particolare nella catastrofica intervista alla Bbc del 2019 che gli costò “l’esilio” dalla vita pubblica, non deve essere arrivata al nipote. In una tentativo simil trumpiano giudicato evidentemente molto maldestro, Harry cercava di evocare teorie cospirazioniste e complotti ai suoi danni, mostrando invece solo un atteggiamento che mal si addice ad un ricco ragazzo che “continua ad affittare ville californiane nella zona di Montecito” insieme alla moglie Meghan per mettersi davanti alle telecamere e “fare la parte delle vittime, cucinare pasta o chiedere ai contribuenti soldi” per pagare la scorta che il ministero dell’Interno ha loro negato da quando hanno lasciato la famiglia reale nel 2022. “Le doti di grande comunicatore di Trump” secondo l’autrice, qui sono decisamente mancate e magari, “i loro tanti amici ricchi” avrebbero potuto spiegargli “cosa significa essere molto ricchi”. Andare a lamentarsi di privilegi negati, che potrebbe benissimo pagarsi di tasca sua, è un modo perfetto per “ridicolizzare e disprezzare chi ha molto meno di te”. Ad ogni modo – continua la reprimenda – Harry è una persona ricca, adesso e le regole del gioco sono cambiate, qualcuno glielo spieghi”.
Magari il prima possibile, visto che sin dalle sue prime apparizioni nel giardino di Oprah Winfrey, il galateo della classe sociale alla quale ora ha scelto di appartenere sarebbe stato disatteso clamorosamente.

Già all’epoca, Harry aveva fatto infuriare i suoi nuovi datori di lavoro spifferando il contenuto economico dei suoi accordi (100 milioni di dollari per Netflix e 20 milioni per Spotify) spiegando che “questo era stato quanto suggerito da qualcuno nel momento in cui la mia famiglia mi ha letteralmente tagliato i fondi e ho dovuto accollarmi le spese per la sicurezza per noi”. “Quale modo migliore per tagliarsi i ponti” con chi era pronto a darti altri soldi, aggiunge la Hyde, “ma tu sei troppo stupido e maleducato per capire come ci si deve comportare”. Insomma, non sarebbero poi tante le celebrities ricche “che si mettono comode sui divani dei talk show per strombazzare: “Ho fatto questo film perchè il mio agente mi ha detto di farlo per pagarmi la mia mania di collezionare ossa di dinosauro”. Spotify all’epoca della cancellazione del contratto arrivò a definire Harry e Meghan dei “truffatori”.

Il senso malizioso della conclusione, non sorprenderà nessuno. Secondo quanto insinuato dall’autrice, “se odi tanto i media, perché continui a fargli guadagnare soldi esponendo la tua vita in pubblico, davanti alle telecamere? Che non sia questo un ennesimo tentativo per provocare un’altra lite che potrebbe essere raccontata in modo redditizio nel prossimo documentario?”.

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Il Fatto Quotidiano

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