“Ho urlato il suo nome per tutta la notte, ho perso dieci anni di vita. Quando l’ho ritrovato l’ho massacrato di insulti e amore”: lo spavento di Veronica Gentili per il gatto Palmiro

  • Postato il 17 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’incubo di ogni proprietario di animali domestici, vissuto in una notte di angoscia e con l’aggravante di dover condurre due dirette televisive poche ore dopo. Veronica Gentili, conduttrice della nuova edizione de “L’Isola dei Famosi”, ha condiviso con i suoi follower la disavventura tragicomica che l’ha vista protagonista insieme al suo gatto Palmiro. Tutto è iniziato lunedì sera. Di rientro a casa dopo una cena con un’amica (un rientro già avventuroso, a piedi, per la mancanza di taxi), la conduttrice ha trovato ad accoglierla solo una dei suoi due gatti, Stipsi. Di Palmiro, nessuna traccia. Da lì è scattata una ricerca frenetica e disperata. “Apro gli armadi, guardo sotto i divani, sposto scatole, apro ogni stanza”, scrive la Gentili sui social. “Uso i croccantini per chiamarlo, grido, incurante che siano le tre di notte. Niente”.

Il panico cresce, finché non sente un debole lamento provenire dall’esterno. È il pianto di Palmiro, bloccato da qualche parte sui tetti del quartiere. Inizia così una lunga notte in bianco, passata a cercare di individuare il punto esatto e a rassicurare il gatto terrorizzato: “Ho fatto tutte le scale e tutti i palazzi in tutti modi, continuando a urlare ‘Palmiro’ a squarciagola”, racconta. “Tutto questo mentre avrei dovuto risparmiare la voce perché stasera e mercoledì ho la puntata dell’Isola e dovrò gridare ‘Naufraghi, mi sentite?’ per 4 ore di fila. Inutile dire che non ho risparmiato nemmeno un soffio di fiato“. E aggiunge: “Tutta la notte così: lui a piangere da un luogo imprecisato e io a gridare il suo nome tentando di rassicurarlo ma con il cuore a palla per il panico”.

Il lieto fine è arrivato solo alle 11 del mattino di martedì, grazie anche all’aiuto delle vicine. Palmiro è stato individuato e recuperato “su un tetto a due isolati da casa, nascosto dentro un lavatoio, sotto una sdraio dismessa, terrorizzato”. Quando finalmente l’ha recuperato e preso in braccio, l’ha ironicamente “massacrato di insulti e amore“. “Ho perso dieci anni di vita”, confessa. “Ma riaverlo tra le braccia è stata una delle sensazioni più belle e di maggior sollievo che abbia mai provato in vita mia“. E, a quanto pare, non solo la sua “mamma” umana si è spaventata: “Sua sorella Stipsi è arrabbiatissima con lui, gli soffia un po’ (mai fatto in vita sua) e lo ignora da stamattina. Credo si sia spaventata più di me ed è imbestialita con lui”. La chiosa finale di Veronica Gentili è un’ironica riflessione che molte proprietarie di animali (e non solo) condivideranno: “Mamma mia questi maschi quanto ci fanno penare!”.

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Il Fatto Quotidiano

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