I rincari dell’estate 2025: Sardegna regina dei prezzi alle stelle

  • Postato il 9 giugno 2025
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  • Di SiViaggia.it
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L’estate 2025 rischia di diventare una delle più costose di sempre per le famiglie italiane. Lo denuncia Assoutenti, l’associazione dei consumatori che ha condotto un’indagine approfondita sui costi delle vacanze nel periodo clou di agosto. L’aumento dei prezzi riguarda in particolare hotel, traghetti e, seppure in misura minore, stabilimenti balneari.

Le mete più rinomate del Paese, come la Sardegna, la Costiera Amalfitana e la Sicilia, registrano cifre che sfiorano o superano i 3.000 euro a settimana per famiglia. Una situazione che cambia le abitudini degli italiani, sempre più orientati verso vacanze brevi e fuori stagione.

Rincari per le vacanze estive 2025

L’indagine Assoutenti mostra chiaramente un aumento dei costi su tutta la linea. Le famiglie che intendono partire tra il 9 e il 16 agosto – la settimana di Ferragosto – devono fare i conti con spese ingenti per soggiornare anche in strutture a 3 stelle. Le cifre variano a seconda della destinazione, ma si osserva ovunque una tendenza all’aumento rispetto al 2024. Il rincaro è attribuito principalmente alla forte ripresa del turismo interno e internazionale, che ha spinto le strutture ricettive a ritoccare verso l’alto i propri listini.

In particolare, le località di fascia alta – come quelle in Sardegna, Costiera Amalfitana e Sicilia – mostrano rincari che superano ampiamente l’inflazione. I gestori sembrano approfittare della domanda elevata, con tariffe che in molti casi non trovano giustificazioni nei costi di gestione. I dati di Assoutenti confermano che oggi viaggiare in Italia in piena estate richiede una pianificazione accurata e, possibilmente, una strategia per anticipare le prenotazioni o scegliere mesi meno affollati.

Emilia-Romagna: meta balneare con prezzi accessibili

L’Emilia-Romagna si distingue nel panorama nazionale per la sua offerta turistica ancora accessibile. Rimini, Riccione e Milano Marittima propongono prezzi che partono da 1.030 euro per una settimana in hotel a tre stelle per una famiglia di quattro persone. Nonostante l’attrattività della zona, che ogni anno accoglie migliaia di turisti, i prezzi sono rimasti tra i più competitivi d’Italia.

vacanze in riviera romagnola
Fonte: iStock
Vista aerea della costa romagnola con le spiagge di Riccione, Rimini e Cattolica

Questa regione, nota per la qualità dei servizi e la strepitosa accoglienza, rappresenta una valida alternativa per chi cerca un buon compromesso tra comfort e budget. L’offerta è particolarmente interessante per le famiglie con bambini, grazie alla presenza di stabilimenti attrezzati, parchi divertimento, e una ristorazione orientata anche ai più piccoli. L’Emilia-Romagna si conferma così un punto di riferimento per chi desidera una vacanza all’insegna della convenienza, senza rinunciare a mare, relax e divertimento.

Toscana: prezzi in salita

La Toscana, una delle regioni più amate del turismo balneare italiano, vede un aumento dei prezzi che la rende meno accessibile rispetto al passato. Le località più popolari, come Lido di Camaiore e Viareggio, registrano una spesa minima superiore ai 1.600 euro, mentre Marina di Pietrasanta arriva a 2.226 euro per la settimana di Ferragosto.

vacanze estive in toscana
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Vista della spiaggia di Marina di Pietrasanta

Questi numeri rendono evidente come anche le località storicamente frequentate da famiglie stiano seguendo il trend dei rincari. La bellezza della costa toscana, unita a servizi di alto livello, continua ad attirare turisti, ma i prezzi crescenti potrebbero spingere molte famiglie a optare per soggiorni più brevi o periodi di bassa stagione. La Toscana resta una meta prestigiosa, ma meno competitiva in termini di rapporto qualità/prezzo per le famiglie italiane nel 2025.

Liguria: una regione dove si può spendere anche poco

In Liguria, la forbice dei prezzi è ampia e significativa. Se da un lato una settimana a Rapallo può costare circa 1.610 euro, dall’altro si arriva a cifre esorbitanti come i 3.551 euro richiesti a Santa Margherita Ligure. Questo mette in luce una forte polarizzazione tra le località più popolari e quelle di nicchia, con differenze che non sempre rispecchiano la qualità dell’offerta.

La regione rimane amatissima sia dal turismo nazionale che internazionale, ma i costi elevati delle mete di lusso potrebbero scoraggiare molte famiglie. Per chi è disposto a rinunciare ai luoghi più esclusivi, però, la Liguria continua a offrire splendidi paesaggi e una buona qualità dei servizi a prezzi accettabili. La scelta della località giusta diventa quindi fondamentale per contenere la spesa.

Veneto e Friuli-Venezia Giulia: mete con costi sotto la soglia

Nel Veneto e nel Friuli-Venezia Giulia, i costi restano mediamente contenuti. Le località di punta, come Lido di Jesolo, Caorle, Lignano Sabbiadoro e Grado, offrono vacanze con cifre comprese tra 1.500 e 1.800 euro per una famiglia. Non si tratta di prezzi bassi, ma risultano comunque competitivi rispetto ad altre zone del Paese.

Entrambe le regioni vantano una tradizione turistica consolidata, con strutture ben organizzate, stabilimenti balneari efficienti e servizi adatti a tutte le età. I prezzi accessibili rendono queste destinazioni appetibili per famiglie e gruppi numerosi, in cerca di un buon compromesso tra spesa e qualità della vacanza.

Puglia: il Sud Italia ha un costo sempre più elevato

Anche la Puglia, da anni considerata una delle mete emergenti del turismo estivo italiano, segue il trend dei rincari. Località come Gallipoli e Otranto, molto amate soprattutto dai giovani e dalle famiglie, richiedono una spesa minima di circa 1.700 euro per una settimana in hotel a tre stelle.

andare a gallipoli
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Vista panoramica di Gallipoli in Puglia

La regione continua a offrire paesaggi suggestivi, gastronomia eccellente e un mare da cartolina. Tuttavia, l’aumento dei flussi turistici ha comportato una progressiva lievitazione dei prezzi, soprattutto nei periodi centrali dell’estate. Chi intende visitare la Puglia nel 2025 dovrebbe valutare soluzioni alternative, come il soggiorno in agriturismo o le vacanze a giugno e settembre.

Sicilia: vacanze da sogno ma non per tutti

Le località più rinomate della Sicilia, come San Vito lo Capo e Cefalù, sono ormai riservate a chi ha un budget importante. Per una famiglia, una settimana in queste zone può superare tranquillamente i 2.000 euro, rendendole di fatto inaccessibili per molti italiani.

Nonostante il fascino unico dell’isola, il patrimonio culturale e le spiagge spettacolari, i prezzi in crescita potrebbero scoraggiare chi cerca una vacanza più economica. La Sicilia resta un sogno, ma non per tutte le tasche, almeno nei mesi più richiesti dell’anno.

Campania: il fascino intramontabile che fa schizzare i costi

Anche in Campania, i prezzi salgono vertiginosamente. Per soggiornare una settimana a Sorrento servono almeno 2.051 euro, mentre ad Amalfi si parte da 2.264 euro. Questi numeri rispecchiano la forte domanda per la costiera, considerata tra le zone più belle d’Europa.

andare in costiera amalfitana
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Costiera Amalfitana

La Campania offre scenari mozzafiato, ottima cucina e un’ospitalità calorosa. Tuttavia, è sempre più percepita come una meta di lusso, con costi non più sostenibili per una famiglia media. Chi vuole godere del mare campano potrebbe considerare zone meno turistiche, dove è ancora possibile trovare soluzioni a prezzi più contenuti.

Sardegna: la più cara d’Italia

La Sardegna è la regina incontrastata del lusso balneare italiano. I prezzi delle località più note sono da record: Baja Sardinia (2.681 euro), Golfo Aranci (2.870 euro) e San Teodoro (oltre 3.015 euro). Le cifre rendono evidente come l’isola sia diventata una destinazione d’élite.

Nonostante le sue acque cristalline e le spiagge paradisiache, l’accessibilità economica della Sardegna è sempre più limitata. Il problema si aggrava ulteriormente per chi deve affrontare anche il costo del traghetto, rendendo la vacanza un lusso riservato a pochi. La Sardegna resta una delle mete più belle d’Italia, ma sempre più fuori portata per una larga fascia della popolazione.

Traghetti estate 2025

Oltre al soggiorno, anche i traghetti incidono pesantemente sul costo della vacanza. Una famiglia che viaggia in auto e parte con traghetto senza cabina tra l’8 e il 16 agosto può arrivare a spendere oltre 1.300 euro per le tratte principali verso la Sardegna. Questi rincari, mediamente del +9,7% rispetto al 2024, non trovano giustificazioni nei costi operativi, secondo Assoutenti.

La domanda elevata e la scarsità di alternative contribuiscono a tenere alti i prezzi, penalizzando in particolare chi sceglie le isole. Ecco alcuni esempi:

  • Civitavecchia-Olbia: 1.343 euro
  • Genova-Porto Torres: 1.363 euro
  • Livorno-Olbia: 1.197 euro
  • Napoli-Palermo: 678 euro

Stabilimenti balneari

Dopo i rincari esorbitanti del periodo post-Covid, gli stabilimenti balneari tornano a una crescita più moderata. Il costo giornaliero per un ombrellone e due lettini aumenta in media tra il +3% e il +5%, con gli abbonamenti mensili e stagionali in salita del +6%.

Nonostante l’aumento sia contenuto, il costo per una giornata al mare resta significativo, soprattutto per famiglie che frequentano la spiaggia con regolarità. Anche in questo caso, la scelta della località e del tipo di stabilimento può fare la differenza.

Autore
SiViaggia.it

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