“I video della polizia potrebbero cambiare tutto”: la figlia di Hulk Hogan rompe il silenzio sulla morte del wrestler e spunta l’ipotesi di negligenza medica

La morte di Hulk Hogan è ancora oggetto di discussione. L’icona del wrestling è stata trovata senza vita nella sua casa di Clearwater lo scorso 24 luglio. La causa ufficiale è infarto al miocardio. In tanti, però, vogliono vederci chiaro e tra queste persone figura anche la figlia del wrestler, Brooke Hogan.

La trentasettenne ha scritto un toccante messaggio su Instagram per salutare il padre con cui aveva un rapporto fatto di alti e bassi, accompagnato da foto e video d’archivio. Adesso, a un mese dalla morte, la donna ha pubblicato un messaggio nelle stories: “Mi dicono che devo vedere i filmati delle bodycam e che devo entrare in possesso delle registrazioni del 911 perché contengono informazioni che potrebbero potenzialmente far luce abbastanza da cambiare tutta la storia”.

In diversi sostengono che l’infarto non sia stata la causa del decesso di Hulk Hogan e stanno contattando la figlia Brooke per provare a far luce sulla vicenda. “Si sentono così coinvolte emotivamente da quello che hanno visto, che continuano a contattarmi e a spingermi a trovare risposte specifiche fino ad oggi. Devo mettere in dubbio il suo medico generico che ha firmato il suo certificato di morte, dato il suo background che è disponibile per chiunque tramite una semplice ricerca su Google? Puoi rispondere a quello per te stesso”, ha aggiunto la donna.

Nonostante la voglia di vederci chiaro, Brooke sembra avere le mani legate: “Tutti i filmati delle bodycam e le chiamate del 911 non sono disponibili tramite il Freedom of Information Act” perché sono ‘sotto chiave’. La donna ha poi concluso: “Mio fratello sta facendo del suo meglio per ottenere risposte. Smettetela di speculare e di chiedermi se so qualcosa. Non riesco a ottenere alcuna informazione. Alla fine non ho controllo” e “tutto dipende dalla moglie di mio padre (Sky Daily), sono queste le ‘regole’ che mi sono state dette”.

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