Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d’Oro Internazionali: la lista

  • Postato il 5 settembre 2025
  • Design
  • Di Artribune
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Come immaginiamo la società del futuro? Come vorremmo che fosse, tenuto conto dello stato attuale del pianeta, con un cambiamento climatico che si fa sempre più evidente, le crescenti disuguaglianze e i 56 conflitti armati in corso? A rispondere, seppure parzialmente, a queste domande sono i progetti di design (prodotti e servizi, ma anche interventi sui processi produttivi e ricerche) internazionali premiati da una giuria altrettanto variegata nell’ambito di un Compasso d’Oro sui generis legato all’Expo 2025 di Osaka e orchestrato in collaborazione con il Commissariato Generale per la partecipazione italiana e con il patrocinio del Bureau des Expositions. Il concetto di cura era centrale già nel bando, con l’indicazione di seguire il tema centrale dell’esposizione – Progettare la società futura per le nostre vite – e l’individuazione di tre categorie: Salvare vite, Potenziare vite, Connettere vite.

L’edizione internazionale del Compasso d’Oro a Expo Osaka

L’elemento di novità delle edizioni internazionali (questa è la terza, le precedenti si sono tenute nel 2015 e nel 2017 ed erano dedicate rispettivamente all’alimentazione e allo sport) rispetto a quelle “classiche” sta nell’apertura a aziende e designer da tutto il mondo, nata secondo Luciano Galimbertidalla volontà di favorire un confronto tra le diverse interpretazioni di una disciplina declinata alle differenti latitudini“, una questione delicata e complessa in un mondo a più velocità in cui solitamente risulta più facile gridare addosso agli altri le proprie ragioni piuttosto che ragionare di concerto. Un confronto di questo tipo, chiarisce ulteriormente il presidente ADI, “permette un dialogo propositivo partendo da affinità quanto da dissonanze, un dialogo come unica via alla convivenza pacifica e rispettosa della pluralità”.

I vincitori del Compassi d’Oro Internazionali di ADI

I progetti vincitori si muovono nelle direzioni ormai evidenziate da diversi anni anche dalla versione tutta italiana del premio e dagli altri riconoscimenti di settore: l’attenzione per la salute e per il benessere, dell’uomo ma anche delle altre specie e dell’ambiente, la ricerca sui materiali e sui processi in chiave sostenibile con l’obiettivo di raggiungere la piena circolarità, l’applicazione della robotica e delle intelligenze artificiali in quasi tutti gli ambiti della vita quotidiana. Ecco, nel dettaglio, alcuni tra i 20 Compassi d’Oro Internazionali, che insieme alle 35 Menzioni d’Onore saranno esposti fino al 13 ottobre all’interno del Padiglione Italia disegnato da Mario Cucinella.

1.347 days – My life with long Covid, design Giorgia Lupi, Pentagram (USA)

1.347 days – My life with long Covid, design Giorgia Lupi, Pentagram (USA). Courtesy ADI e azienda
1.347 days – My life with long Covid, design Giorgia Lupi, Pentagram (USA). Courtesy ADI e azienda

La pluripremiata information designer italiana, regina dell'”umanizzazione” dei dati, ha costruito un racconto della sua esperienza con il Covid di lunga durata e del complicato percorso verso la guarigione pubblicato sulle pagine del New York Times. Un lavoro che secondo la giuria del Compasso d’Oro Internazionale è stato “capace di trasmettere sensazioni, emozioni, parametri precisi e lo scorrere del tempo, intrecciando questi elementi nella descrizione dei sintomi e dell’evoluzione di una malattia cronica”.

A + E Technology, design Caimi Lab, Caimi Brevetti (Italia)

ae technology Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
A+E Technology. Courtesy ADI e azienda

Realizzato con argento puro, è un tessuto fonoassorbente hi-tech capace di ridurre la potenza dei campi elettromagnetici dannosi per la salute e può essere integrato con facilità ovunque, in casa o in ufficio.”Una testimonianza di ricerca in continuo sviluppo per migliorare la qualità ambientale degli spazi della nostra vita”, secondo i giurati.

Agorà, design Wilmotte & Industries, iGuzzini (Italia)

agorac Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
Agorà, design Wilmotte & Industries, iGuzzini (Italia). Courtesy ADI e azienda

Disegnato da Jean-Michel Wilmotte con il suo studio, Agorà è un proiettore pensato per piazze e spazi urbani che riunisce una grande versatilità e un basso impatto visivo e ambientale. Nella motivazione della giuria leggiamo che “il progetto della luce si fonde con quello dell’oggetto che la contiene”.

Anisette, design Francesco Lucchese, Vetreria Vistosi (Italia)

anisette Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
Anisette, design Francesco Lucchese, Vetreria Vistosi (Italia). Courtesy ADI e azienda

Con le sue due campane in vetro caratterizzate da diversi gradi di trasparenza che possono essere sovrapposte o affiancate, la lampada a sospensione Anisette interpreta in modo contemporaneo un’arte antica. I giurati le riconoscono il merito di “aver valorizzato la tradizionale soffiatura del vetro di Murano, mettendo in luce la capacità di questo materiale di definire gli ambienti interni attraverso la modulazione della luce“.

Ariachef Pro, design Fabrizio Crisà, ARIAFINA (Giappone)

ariachef pro Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
Ariachef Pro, design Fabrizio Crisà, ARIAFINA (Giappone). Courtesy ADI e azienda

Tra i progetti premiati c’è anche questa cucina professionale ultracompatta montata su ruote, al passo con le mode – e le nevrosi – del momento perché ideale per gli showcooking e le esibizioni di cucina. Un cubo dalle linee pure ed esseniali in cui tutte le funzioni operative sono racchiuse da una superficie in vetro.

Avro, design Studio Natural, Martinelli Luce (Italia)

Avro, design Studio Natural, Martinelli Luce (Italia). Courtesy ADI e azienda
Avro, design Studio Natural, Martinelli Luce (Italia). Courtesy ADI e azienda

Firmata da Marco De Santi e Alessandro Paoletti di Natural Studio, Avro è una sospensione multifunzione che, grazie a una presa Schuco integrata, oltre a illuminare il piano di lavoro permette anche di ricaricare cellulari, computer e altri device elettronici. Pensata per le esigenze di chi lavora un po’ dappertutto, “risponde alle esigenze degli spazi ibridi, offrendo una soluzione versatile e facilmente applicabile in ambienti esterni esistenti, senza necessità di adeguamenti impiantistici“.

Eco-Packly, design Roberto Giacomucci, Fratelli Guzzini (Italia)

eco packly Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
Eco-Packly, design Roberto Giacomucci, Fratelli Guzzini (Italia). Courtesy ADI e azienda

Eco-Packly è un contenitore pieghevole multiuso e salvaspazio in plastica riciclata post consumo con una struttura a fisarmonica, frutto di un’innovativa tecnica di stampaggio seriale, che permette di ridurre il volume, e di conseguenza l’ingombro, di oltre il 60 per cento. Può essere usato per tantissimi scopi diversi, dalla raccolta differenziata allo stoccaggio di biancheria o giocattoli.

H.H.H. Her Highest Highness, design Philippe Starck, Kartell (Italia)

hhh Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
H.H.H. Her Highest Highness, design Philippe Starck, Kartell (Italia). Courtesy ADI e azienda

“Sua altissima altezza” è una seduta realizzata in materiale riciclato decorata con motivi floreali o geometrici firmata dall’eterno Philippe Starck per Kartell, per la quale sono state utilizzate sia una sofisticata tecnica di iniezione che rende i braccioli leggerissimi che una innovativa tecnica di stampa digitale. Vince il Compasso d’Oro Internazionale per “aver rinnovato l’archetipo della sedia con braccioli”.

Mom’s Hug, design Technology Hanson Dong, Shenzhen Jamr (Cina)

moms hug Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
Mom’s Hug, design Technology Hanson Dong, Shenzhen Jamr (Cina). Courtesy ADI e azienda

Avvolge il ventre della futura mamma come un abbraccio, e per questo porta benissimo il suo nome, l’innovativa cintura di produzione e design cinese che consente di controllare il benessere del feto combinando un sensore di pressione e la tecnologia Doppler. “Un dispositivo mobile per il monitoraggio della salute fetale preciso e facile da usare, pensato per poter essere usato anche al di fuori della rete ospedaliera“.

Hanare, design MasamiTakahashi, Masami Design, Aoyama Ganukin University (Giappone)

physical care robotic bed hanare Il design visto da Expo Osaka. Svelati i Compassi d'Oro Internazionali: la lista
Hanare, design MasamiTakahashi, Masami Design, Aoyama Ganukin University (Giappone). Courtesy ADI e azienda

Nato in un laboratorio universitario giapponese, Hanare è un compagno per la salute e per la mente, un letto robotico per massaggi che offre anche un’esperienza immersiva in un giardino zen grazie alla realtà virtuale. È stato premiato perché “orienta la robotica verso il benessere fisico, con un sistema che unisce tecnologia all’avanguardia e intelligenza artificiale al servizio della tradizione del massaggio orientale”.

Giulia Marani

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Artribune

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