“Il principe Andrea non vuole andarsene dal Royal Lodge nonostante lo sfratto, lui e l’ex moglie lo lasceranno solo in cambio delle ex case di William e Harry”
- Postato il 27 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Anziché una questione morale, la vicenda legata alle sorti del principe Andrea, per Buckingham Palace, è diventata un risiko immobiliare. Ormai è l’arroganza il tratto più distintivo e noto del fratello del Re che, anziché accogliere sommessamente le decisioni della Royal family, che sta facendo di tutto per salvarsi la faccia, non fa altro che arroccarsi sulle sue posizioni, forte delle pezze d’appoggio che avvallerebbero la regolarità delle sue pretese. Questo è il vero volto del duca di York, questo è il risultato dell’indulgenza della regina Elisabetta II che lo ha sempre protetto lasciando che la patata bollente passasse di mano al primogenito destinato a diventare Re.
Ora, per potersi dire chiusa, questa partita deve consegnare un unico forte risultato: lo sfratto di Andrea e della ex moglie dal Royal Lodge nel quale vive dal 2003 senza pagare nè affitto nè bollette dell’acqua. E devono farlo prima che il gruppo di deputati, che ci sta lavorando, ottenga l’autorizzazione a chiamare in aula il diretto interessato per spiegare come questo sia stato possibile, rispondendo del danno erariale inflitto ai contribuenti attraverso i mancati introiti del Crown Estate. Andrea non ha voluto sentire ragioni, non vuole andarsene a meno che non gli venga risarcito quanto di sua spettanza se lascerà la magione di 30 stanze prima della scadenza del contratto. Per spingerlo fuori da quella casa prima del 2078, qualcuno, probabilmente il re, dovrebbe riconoscergli 500.000 sterline. Non solo; lui e Sarah Ferguson avrebbero già messo gli occhi su quella che ritengono essere la degna soluzione alternativa per il loro futuro. Andrea, a questo punto, sarebbe disposto ad accettare di trasferirsi al Frogmore Cottage, oggetto di una costosa operazione di restauro, da 2,4 milioni di sterline, pagata (prima da contribuenti) e poi rimborsata da Harry e Meghan che in quella casa di 5 stanze hanno vissuto solo sei mesi.
Fergie si “accontenterebbe” dell’Adelaide Cottage, quattro stanze nelle quali vivono William e la sua famiglia, ormai prossimi al trasferimento nel più grande Forest Lodge. In questo modo, i due resterebbero nelle pertinenze di Windsor Park andando a scontentare le richieste di William e Kate che speravano di non dover più incrociare le loro facce, ma soprattutto, Andrea accoglierebbe una proposta che Carlo III gli mette sul piatto da anni. Un trasferimento fatto di poche miglia più in là per garantire una vecchiaia sempre “reale” ad Andrea, che ha 65 anni e alla ex moglie, oggi 66enne, che a questo punto lo abbandonerebbe definitivamente.
Non è ancora chiaro se l’offerta sia partita dai duchi di York o se sia una delle tante messe sul piatto da Buckingham Palace, fatto sta che questo trasferimento implicherebbe una vera separazione tra i due che hanno continuato a vivere come una coppia, anche dopo il divorzio avvenuto nel 1996. Ma le tensioni e le difficoltà di questi ultimi mesi avrebbero messo a dura prova i due che, secondo alcune fonti, ora avrebbero bisogno di ”una fresca ripartenza”.
Una doppia compensazione per un principe che, nonostante la macchina dell’indignazione scatenata contro di lui, non dimentica i suoi diritti per lignaggio e non ha mai ammesso errori nè colpe, nè tanto meno empatia per le vittime della tratta di ragazze minorenni portata avanti per anni dal suo amico, il pedofilo americano Jeffrey Epstein.
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