Il sud del Vietnam in 10 esperienze di lusso: tra grattacieli, spiagge e leggende
- Postato il 1 settembre 2025
- Lifestyle
- Di Forbes Italia
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Dai fasti di Saigon alle lanterne di Hoi An, dalle fauci del drago di Da Nang fino alle acque cristalline di Phu Quoc, il sud del Vietnam è una destinazione dove la storia si intreccia con religione e cultura, la cucina si fa rituale, e il benessere è una pratica quotidiana. Questo sud Vietnam sorprende perché cambia, evolve, si reinventa. Ma non dimentica mai la sua anima: calda, spirituale, autentica. Qui il lusso non è solo servizio impeccabile, ma racconto, esperienza, viaggio interiore.
Ecco dieci esperienze di viaggio che riscrivono l’idea stessa di bellezza.
Si parte da Ho Chi Minh o la vecchia Saigon, l’impetuosa e avanguardista. È la velocità con cui cattura, travolge (attenzione ad attraversare la strada, qui i motorini sono famosi per sfrecciare da ogni direzione) ma che poi accoglie tra pagode, ristoranti gourmet e rooftop con vista infinita. Saigon è una città con la memoria corta ma lo sguardo lungo: dimentica le guerre, sogna i grattacieli.
A Ho Chi Minh
JW Marriott Saigon: quiete e giardini tra i giganti d’acciaio
A pochi passi dalla Dong Khoi street, tra torri che sfidano le nuvole e traffico che pulsa senza tregua, il nuovo JW Marriott Saigon è un’oasi botanica nel cuore della città. Un giardino pensile progettato come un rifugio zen si apre tra le suite. Questo hotel è un’oasi di pace nella città che non dorme mai. Al comando della cucina c’è Francesco Leone, chef italiano con una visione cosmopolita, che reinventa la tradizione mediterranea con ingredienti locali: pesce di Phu Quoc, pepe fermentato, frutta tropicale. Un ponte tra Mediterraneo e Mekong.
Il Saigon Skydeck: la città ai tuoi piedi
Al 49° piano della Bitexco Tower da quassù, il fiume Saigon si intreccia ai boulevard francesi, e l’intera città si srotola come una visione. Un punto d’osservazione privilegiato sul futuro del Vietnam e da qui Ho Chi Minh sembra una promessa mantenuta: luci, corsi d’acqua, mercati e grattacieli per quella che diventerà una potenza asiatica. Il consiglio per evitare le code è di prenotare in anticipo su Civitatis.
Anan Saigon: l’alta cucina che nasce nel cuore del mercato
Nel caos vibrante del mercato Ton That Dam, tra bancarelle di frutta e venditori di noodles, si nasconde una delle sorprese gastronomiche più sorprendenti della città: Anan Saigon, spesso definito il miglior ristorante del Vietnam. Dietro questo progetto visionario c’è lo chef Peter Cuong Franklin, che dopo anni di esperienze a Hong Kong, Chicago e Bangkok, è tornato nella sua terra d’origine per riscrivere la cucina vietnamita in chiave contemporanea.
Anan – che in vietnamita significa “mangiare” – è più di un ristorante: è un laboratorio creativo dove i piatti di strada incontrano tecniche internazionali e ingredienti pregiati. Un piccolo capolavoro: il mini bánh mì al Wagyu, un boccone che fonde la memoria del Vietnam coloniale con il gusto umami della carne giapponese. E ad ogni piano del grattacielo dove si trova Anan ci sono diverse sorprese: dal ristorante specializzato in pho, tipica zuppa locale, al rooftop con cocktail bar. Oggi Anan Saigon è il simbolo di una nuova generazione culinaria vietnamita: fieramente radicata nelle proprie tradizioni, ma con lo sguardo puntato al mondo
A Danang
Con un breve volo si atterra a Danang, dove, nella Miami d’Oriente, la sabbia è bianca e il ritmo rallenta tra le Monkey Mountain e una Lady Buddha gigante e, più a sud le gloriose Marble Mountain. Ogni weekend, il Dragon Bridge di Da Nang si trasforma in un palcoscenico pirotecnico.
Il gigantesco drago d’acciaio, simbolo della città, sputa fuoco e acqua davanti a centinaia di spettatori e l’incessante traffico si ferma per una decina di minuti. Uno spettacolo gratuito e coinvolgente, perfetto per le famiglie o per chi cerca uno scatto memorabile. E prima o dopo cenate ad aragoste vietnamite al mercato locale, appena sotto il ponte più famoso della città.
Rang: il gourmet dai mille colori
Nel cuore della città, Rang è il tempio della cucina indiana contemporanea. Fondato da due fratelli indiani cresciuti in Australia, propone piatti come il chicken tikka e il dal tadka in una sala esplosiva di colori, profumi e spezie. Il biryani, servito con riso basmati al vapore, è pura poesia asiatica, i naan, dalle mille scelte, sono preparati con precisione artistica. È il ristorante indiano più raffinato della città. Gli interni sono un tripudio di vivacità, in linea con il significato del nome (“colore” in hindi).
Melia Danang: vista mare e rituali al tramonto
Il Melia Danang Beach Resort è un modo di vivere Danang nel lusso, con suite affacciate sull’oceano, aperitivi offerti ogni pomeriggio, tra le migliori spa della città e giardini tropicali curati con ossessione zen. Un soggiorno qui è l’ideale prima di partire per un’escursione nella città delle lanterne: Hoi An, a poca distanza. Il Melia Danang è perfetto per chi ama godersi il tramonto con un cocktail in mano, meglio dalla infinity pool che guarda la spiaggia bianca e il mare.
Il fascino tropicale del Pullman Danang Beach Resort
Con suite eleganti a pochi passi dalla spiaggia, il Pullman Danang Beach Resort è il perfetto equilibrio tra comfort e bellezza naturale. Qui, da non perdere il bingsu: un dessert coreano a base di ghiaccio finissimo, proposto in versioni esotiche al mango o alle fragole. Un piccolo lusso ghiacciato da gustare a bordo piscina.
Hoi An, la cittadella del tempo e della luce
In meno di mezz’ora da Danang si raggiunge Hoi An, antica enclave commerciale dove ogni sera le lanterne fluttuano sul fiume. Antico porto commerciale e oggi patrimonio UNESCO, Hoi An è una delle città più affascinanti del Vietnam. Situata lungo il fiume Thu Bon, tra le risaie della campagna centrale, Hoi An è un luogo sospeso nel tempo, dove architetture cinesi, giapponesi e francesi convivono armoniosamente tra vicoli fioriti, lanterne colorate e case in legno secolare. Un tempo cuore pulsante del commercio tra Asia ed Europa, oggi è una meta imperdibile per chi cerca autenticità, bellezza e artigianato.
Il Four Seasons The Nam Hai di Hoi An
E’ molto più che un resort: è un villaggio spirituale, immerso in una pineta tropicale che si affaccia su una spiaggia dorata. Le sue water villas con piscina privata sono progettate come antiche case vietnamite: essenziali, eleganti, con tetti a pagoda e arredi in teak scuro. Ogni villa è immersa in un giardino privato, con vista sull’oceano o sulla laguna, in totale armonia con la natura. Il cuore del resort è la straordinaria Heart of the Earth Spa, ispirata agli insegnamenti del monaco Thich Nhat Hanh.
I trattamenti si svolgono in padiglioni galleggianti circondati da ninfee, con tecniche che combinano aromaterapia, suoni delle ciotole tibetane e rituali di mindfulness. Un’esperienza olistica autentica e trasformativa. Non mancano esperienze immersive: ogni giorno vengono proposte cooking class con visita ai villaggi orticoli vicini, dove si raccolgono le verdure usate poi nelle ricette tradizionali. E al tramonto si può partecipare a cerimonie di benedizione, momenti di connessione profonda con la cultura locale.
Nayuu: eleganza giapponese e cucina da stella
Non serve essere ospiti del Four Season Nam Hai per gustare una cena indimenticabile. Il ristorante Nayuu è una delle esperienze gourmet più ambiziose del Vietnam: ristortante giapponese con menu omakase, yakiniku e sushi d’altissima qualità si fondono in un ambiente ipnotico, tra legno bruciato, pietra grezza e una cantina giapponese da collezione. Appena dietro al bancone lo chef Alex Moranda incanta con la profonda conoscenza degli ingredienti e i racconti della sua vita in Giappone. Meriterebbe la stella Michelin.
Ultima destinazione: l’isola di Phu Quoc
Poi, si prende un volo verso Phu Quoc, la perla del Vietnam nel Golfo di Thailandia, a pochi chilometri dalla costa cambogiana. Un tempo sonnolenta e remota, fatta di villaggi di pescatori, piantagioni di pepe e templi nascosti tra la giungla, oggi Phu Quoc è il nuovo indirizzo del lusso asiatico, una destinazione che unisce natura incontaminata, ospitalità esclusiva e un ritmo di vita che scorre lento, al suono delle onde.
L’acqua è turchese cristallina, perfetta per snorkeling e immersioni nei reef corallini, le spiagge sono bianche e polverose, lambite da palme altissime e ancora punteggiate qua e là da barche da pesca in legno. Ma è nelle esperienze che l’isola sorprende: dai mercati notturni di Duong Dong pieni di lanterne e profumi speziati, alle escursioni nei parchi naturali come il Phu Quoc National Park, dove si possono avvistare scimmie, uccelli tropicali e camminare tra alberi centenari.
Gli amanti del mare possono esplorare in barca le isole dell’arcipelago di An Thoi, fare kayak tra mangrovie o vivere tramonti in catamarano con cena gourmet. Chi cerca benessere troverà invece rifugio nei resort esclusivi lungo Long Beach o nella più riservata Bai Khem, tra spa sospese nella foresta e infinity pool vista oceano. Phu Quoc è un’isola che sta reinventando il concetto di tropicale, senza perdere la sua anima autentica.
Premier Village Phu Quoc: la villa privata sull’oceano
Con 217 ville private dotate di infinity pool e terrazze affacciate sul mare, il Premier Village è una cittadella esclusiva per viaggiatori raffinati. Ogni villa è un piccolo resort indipendente, arredato in legno e pietra secondo il gusto minimal vietnamita. Le architetture fondono materiali naturali come legno e pietra con linee moderne.
Ogni villa è un piccolo mondo, perfetto per sentirsi unici e protetti. Qui si pratica yoga all’alba, meditazione guidata, persino yoga in acqua. Da provare la Full Moon Ceremony con campane tibetane: un rito collettivo che riconnette corpo e spirito, con l’esperienza più completa di suoni dal Tibet. All’interno del Premier Village, il ristorante Corallo propone pesce alla griglia e piatti ispirati al Mediterraneo, con una particolare attenzione ai prodotti locali come il pepe di Phu Quoc. Il tramonto qui è un evento, il vino scorre tra luci soffuse e onde leggere.
La Plumeria Spa è invece dedicata ai rituali di guarigione vietnamiti, con trattamenti a base di erbe locali e tecniche antiche. Il resort ha stretto un accordo con Sunset Town, complesso ispirato all’architettura mediterranea dove si tiene lo spettacolo “Kiss of the Sea”: fontane, luci, fuochi d’artificio e performance acquatiche. Si raggiunge in pochi minuti con servizio navetta dedicato.
King’s Well
Nel cuore del Premier Village c’è anche King’s Well, un luogo sacro legato alla leggenda del re Gia Long, che qui ricevette un miracolo durante la fuga dai nemici: una fonte d’acqua dolce sgorgata nel nulla. Ancora oggi i pescatori si fermano a pregarvi prima di partire per mare e i visitatori da tutta l’isola vengono ad onoraree questo miracolo.
L’articolo Il sud del Vietnam in 10 esperienze di lusso: tra grattacieli, spiagge e leggende è tratto da Forbes Italia.