Il Teatro Carlo Felice spende 1,4 milioni per un nuovo capannone a Casale Monferrato
- Postato il 15 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il Teatro Carlo Felice di Genova ha acquistato un capannone a Casale Monferrato per lo stoccaggio delle scenografie, un investimento che arriverà a 1,4 milioni di euro compresi lavori di ristrutturazione inizialmente non previsti, e nel frattempo ha continuato a pagare l‘affitto per il vecchio magazzino di Savignone. È quanto è emerso oggi grazie a due interrogazioni presentate in consiglio regionale da Federico Romeo (Pd) e Gianni Pastorino (Lista Orlando).
Secondo quanto riferito in aula dai consiglieri di opposizione, la Fondazione Carlo Felice aveva comunicato l’acquisto dell’immobile in località San Giorgio Monferrato il 15 febbraio, sotto la gestione dell’ex sovrintendente Claudio Orazi. Era stato comunicato un costo di 870mila euro, coperti in parte da contributi ministeriali per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche. Il rogito è stato eseguito il 16 dicembre “senza informazioni o documentazioni preventive fornite ai consiglieri”, lamenta Romeo, per una cifra di oltre 900mila euro, come risulta dal bilancio consuntivo 2024.
Ma a quel punto sarebbero arrivate le brutte sorprese: “Da testimonianze e foto in nostro possesso, l’immobile presenta più di una criticità e sarebbe del tutto inadeguato”, spiega Pastorino. Così il Carlo Felice si è trovato ad affrontare anche costi imprevisti di ripristino, oltre che quelli per la costruzione di spogliatoi e uffici e ovviamente le spese di viaggio da e verso il capannone.
L’assessore Massimo Nicolò ha risposto su delega dell’assessore alla cultura e allo spettacolo Simona Ferro precisando che la Fondazione ha effettuato uno studio sull’incidenza degli aumenti di costo dei trasporti per quanto riguarda la differenza di distanza chilometrica e che questo studio avrebbe rilevato un significativo risparmio dei costi. L’assessore ha aggiunto che “i magazzini di Savignone non presentano i requisiti per condurre un esercizio conforme alle vigenti disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro e di sicurezza generale, che sarebbero stati necessari lavori di adeguamento delle strutture esistenti e che la messa a norma avrebbe comportato importanti lavori di riqualificazione, oltre lo smaltimento dell’amianto presente su tutta la copertura”.
“La scelta dell’ex sovrintendente di prendere un capannone per lo stoccaggio delle scenografie fuori Genova arrivando fino a Casale Monferrato per trovarlo, senza aver minimamente calcolato i costi dovuti sia alla distanza sia per lo stato del capannone, dimostra l’incapacità di chi ha guidato la Fondazione Carlo Felice finora – commenta Romeo -. Siamo di fronte a un acquisto incauto e realizzato senza nessun controllo. Per questo chiediamo che chi come la Regione Liguria contribuisce economicamente al sostegno della Fondazione Carlo Felice abbia assolutamente una funzione di controllo”.
“Ad oggi – aggiunge Romeo – abbiamo assistito a una scelta grave e irresponsabile che ha portato a un aumento dei costi, creando una quantità di problemi enormi anche a livello logistico. Il Carlo Felice è un teatro che ha bisogno di investimenti, finanziamenti e una gestione lungimirante, quella che fino ad oggi è mancata. Un incauta spesa le cui conseguenze le pagano anche e soprattutto i lavoratori. Una situazione che non possiamo accettare”.