Il trono del Palazzo Reale di Napoli è sabaudo, non borbonico: la scoperta dopo il restauro
- Postato il 14 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Il trono del Palazzo Reale di Napoli è sabaudo, non borbonico: la scoperta dopo il restauro
Una scoperta storica svela le vere origini del trono del Palazzo Reale di Napoli e cambia la narrazione dell’arredo simbolo della monarchia meridionale. non fu commissionato dai Borbone, ma dai Savoia nel 1874. Dopo il restauro, il trono sarà esposto alla Reggia di Venaria fino all’autunno 2025.
NAPOLI – Per decenni considerato simbolo della regalità borbonica, il trono del Palazzo Reale di Napoli si rivela invece essere un’opera di epoca sabauda, commissionata dalla Casa Savoia nel 1874, a pochi anni dall’unificazione dell’Italia. Una svolta storica di rilievo, annunciata in occasione della presentazione del suo restauro presso la Reggia di Venaria, dove il manufatto è attualmente esposto fino all’autunno 2025.
Il trono del Palazzo Reale di Napoli è Sabaudo, non Borbonico: la scoperta dopo il restauro
Il prezioso trono, tornato all’antico splendore grazie all’intervento del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, è ora parte integrante della ventesima edizione di “Restituzioni”, il programma di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano promosso da Intesa Sanpaolo. Rientrerà al Palazzo Reale di Napoli nel febbraio 2026, arricchendo con una nuova consapevolezza il percorso museale in corso di rinnovamento grazie ai fondi del PNRR.
La scoperta dell’origine sabauda del trono riscrive un capitolo chiave della narrazione identitaria del Palazzo Reale e conferma il ruolo cruciale che Napoli rivestì per la nuova monarchia italiana dopo il 1861. «L’attribuzione del trono all’età sabauda rappresenta una scoperta di grande rilievo storico che conferma quanto fossero importanti Napoli e il suo Palazzo per i nuovi sovrani, a pochi anni dall’unificazione della penisola», ha dichiarato Massimo Osanna, direttore generale Musei del MiC, sottolineando come i luoghi della cultura si stiano affermando sempre più come laboratori dinamici di ricerca e innovazione.
L’esposizione temporanea del prezioso trono di Napoli
«L’esposizione temporanea del prezioso trono di Napoli rappresenta per noi una grande opportunità che abbiamo voluto cogliere per perseguire il filone tematico dedicato alla storia, all’arte e alla magnificenza delle corti, di cui la Venaria Reale è stata esempio paradigmatico, inaugurato dalla riapertura del complesso e proseguito negli anni» commentano Michele Briamonte e Chiara Teolato, presidente e direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude.
Dietro il velluto e l’oro cesellato, non solo un capolavoro artigianale, ma un oggetto che testimonia il delicato equilibrio tra eredità storica e costruzione dell’identità nazionale. Una scoperta che non cancella la memoria borbonica, ma la arricchisce, spingendo il pubblico a rileggere la storia d’Italia con occhi nuovi.
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Il trono del Palazzo Reale di Napoli è sabaudo, non borbonico: la scoperta dopo il restauro