Illuminismo Marxismo Liberalismo. I mali ereditati dalla modernità in una Europa smarrita. Ida Magli aveva detto tutto
- Postato il 1 agosto 2025
- Antropologia Filosofica
- Di Paese Italia Press
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Micil Bruni*
C’è un Occidente profondo incardinato tra storia e tempo. C’è una civiltà che ha fatto della tradizione non una transizione ma una identità. Ci sono rovine che hanno creato nella storia cumuli di macerie.
Quando le società vengono lette soltanto come società in trasparenza di modelli culturali si commette un errore fatale. Quello di uccidere il precipitato dell’uomo.
A volte l’arroganza della filosofia si testimonia come affermazione di una verità. La filosofia non può conoscere la verità. Deve poter mettere in dubbio ciò che viene definita filosofia a cominciare da Aristotele sino a Popper. Bisogna anteporre alla affermazione della verità la certezza del dubbio.
Ida Magli è una studiosa che non ha mai creduto, da antropologa, alla verità certa. Bensì al dubbio sicuro. Soprattutto quando fa passare il mito attraverso le civiltà nate nell’Occidente. L’Occidente ha una connotazione che nasce con Omero. Quindi ci si trova a fare i conti con un Occidente greco.
Prima di Omero? C’è un diritto di fatto se si vuole entrare in un campo antico che è quello della giustizia. Chi regolava la Giustizia nell’era di Omero? Sino al primissimo Medioevo correva il tempo del Mito. Il mito di spalmava nelle civiltà e nei popoli primitiva grazie al Rito.
Due aspetti fondamentali che hanno perso la loro consistenza in un’epoca moderna che trova la sua vibrante consapevole nel Rinascimento e nel Seicento, ovvero con Cervantes e Lutero. Un sognatore e un rivoluzionario come ebbe a sottolineare Emil Cioran.
Ida Magli recupera il tessuto onirico per non smarrire l’ironia, appunto il pianeta onirico, e la ribellione che diventa sacra nel Diciottesimo secolo. Ma non quella Illuminista. L’Illuminismo è il vero male del malessere moderno. Perché culmina con una forma ideologica contradditoria e inefficiente qual è il marxismo. Azzerare lo spirito e ridurre tutto a materia è la sintesi tra un Illuminismo perverso e un marxismo devastante.
L’intreccio di questi due sistemi di pensiero hanno portato le civiltà al relativismo. O meglio hanno reso tutto senza coscienza. Ciò che si vive nella modernità è la perdita della dimensione metafisica e tutto ha valore soltanto se passa attraverso l’utile. È utile o meno? Nuccio Ordine aveva in parte ragione. Ma la ragione ha un suo senso soltanto se la si colloca accanto alla religiosità e non al determinismo.
Il crollo dell’Impero Romano è il trionfo della futilità. Come la distruzione di tutte quelle civiltà che hanno mercificato un Orizzonte di senso. Ci si dovrebbe chiedere ancora oggi: Quale pedagogia? Sembrerebbe contraddittorio ciò che sto per dire ma non lo è. Mettiamo insieme su uno stesso corridoio di idee che diventano ramificazioni di un labirinto: Illuminismo, Marxismo e Liberalismo.
Le società liberali, come quelle di questa nostra Europa, sono incasellate nelle tre “strutture” citate. Si pensi che l’Illuminismo nasce in Francia. Il Marxismo in Germania. Il Liberalismo in Inghilterra. L’Italia è completamente estranea alla transizione verso la modernità. Eppure si è adeguatamente fatta condizionare.
L’Italia è l’unica geografia completa mediterranea. Nonostante tutto è diventata estranea cedendo sovranità a una Europa che non ha mai accolto il Mediterraneo come pensiero. Il Mediterraneo ha una sua metafisica che non ha assolutamente nulla a che fare con i tre sistemi.
Una storia antica che ha definito il concetto di identità e destino. Pitagora è una visione che nel tempo delle culture è rimasto come memoria. In fondo l’Europa ha perso la memoria. La modernità non è un processo attuale o contemporaneo. Si è costruito con l’idea di Progresso.
Cosa è il progresso? Una mania nella modernità voluto dalla combinata tra Illuminismo e Marxismo e ha trovato nel Liberalismo la sua voce più paradossale. Il paradosso non è una filosofia forte. È debole. Ha scacciato Dio e gli dei e ha posto al centro l’uomo della maschera e le cose. Osserviamo dunque l’Europa di oggi per capire.
Quale Occidente ci appartiene come mediterranetà? Non quella dei mercati e neppure quella dei tanti acclamati valori. Ma quella dell’anima del cuore delle eredità. Un concetto di base che si intaglia in Ida Magli è proprio questo: “…nel marxismo il lavoro è comunque negativo, è visto come soggezione al bisogno non come capacità del soggetto quale era in S. Benedetto. Quindi è in questo senso che il marxismo è culturalmente adatto al sudismo e all’orientalismo. Ed ha praticamente reso analoghi al sud anche i paesi del nord, togliendogli la soggettività, l’individualità, la capacità creativa. Si trova qui uno dei motivi più profondi della differenza americana nell’atteggiamento nei confronti del lavoro. Gli Americani lavorano moltissimo, ma se se sentono sempre padroni”.
Il problema della caduta delle civiltà è proprio qui. Diventa un Fatto.
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