In veneto parte una grande mostra sul presidente Sandro Pertini (che fu anche un raffinato collezionista d’arte)
- Postato il 8 settembre 2025
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- Di Artribune
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Il 2025 dell’M9 di Mestre, nel secondo anno sotto la direzione di Serena Bertolucci, è iniziato nel segno di un’affluenza più che soddisfacente – tra le più alte registrate nella storia del museo – con i 26mila biglietti staccati per la mostra sull’Arte salvata(Capolavori oltre la guerra dal MuMa di Le Havre). Nato per raccontare la storia del Novecento, il polo museale inaugurato alla fine del 2018 sembra definitivamente essersi lasciato alle spalle i passaggi complicati dei primi anni di vita. E ora si appresta a inaugurare il nuovo, ambizioso progetto che ruota intorno a una figura centrale del secondo Novecento italiano.
La mostra su Sandro Pertini e l’arte della democrazia all’M9 di Mestre
Apre il 20 novembre (e proseguirà fino al 31 agosto 2026) la mostra Pertini. L’arte della Democrazia, che è anche e soprattutto un omaggio alla storia repubblicana d’Italia, in occasione dell’ottantesimo anniversario del referendum del 2 giugno 1946, quando gli italiani votarono per scegliere tra monarchia e repubblica, eleggendo al contempo i membri dell’Assemblea Costituente che avrebbe redatto la nuova Costituzione.
Socialista ed ex partigiano, Sandro Pertini fu Presidente della Repubblica (tra i più amati della storia repubblicana italiani) tra il 1978 e il 1985.
Sandro Pertini collezionista d’arte
Pertini era anche un grande collezionista d’arte, e nel 130esimo anniversario della sua nascita l’M9 espone alcuni dei capolavori della sua collezione personale, accanto a documenti, fotografie, filmati e materiali inediti che racconteranno l’uomo e il politico, evidenziando l’intreccio profondo tra biografia umana e professionale. Il percorso allestito al terzo piano del museo, inoltre, aiuterà a comprendere alcuni momenti fondativi della democrazia italiana: “Con grande orgoglio annunciamo una mostra storica: la prima a indagare la vita e l’eredità culturale di una figura cruciale nella storia repubblicana del Paese, ponendo al centro il valore civile dell’arte, che genera legami tra le istituzioni e i cittadini”, spiega a riguardo la direttrice Bertolucci.
La mostra presenterà, tra gli altri, dipinti di Renato Guttuso, Giorgio Morandi, Emilio Vedova e Mario Sironi. Ma si attendono ulteriori dettagli sul progetto espositivo.
La programmazione del museo M9 per la fine del 2025
Nel frattempo, il 27 settembre inaugura, nello spazio M9 Orizzonti, la mostra Identitalia. The Iconic Italian Brands, curata dai professori Carlo Martino e Francesco Zurlo e dedicata ad alcuni tra i più importanti marchi storici d’Italia. Mentre dal9 ottobre al 22 febbraio 2026 è in programma la prima retrospettiva dedicata al disegnatore e fumettista veneziano Stelio Fenzo, scomparso tre anni fa. La mostra si avvarrà dei materiali in arrivo dall’archivio privato del fumettista, tra i principali esponenti della scuola veneziana del fumetto con Hugo Pratt, Mario Faustinelli e Alberto Ongaro.
Sempre con l’obiettivo di diversificare la programmazione, rispondendo all’immagine del “mosaico di voci” evocata da Bertolucci, anche lo spazio M9 Radici, al pian terreno del museo, ospiterà dal 30 ottobre la XV edizione della mostra Matite in Viaggio. Carnets Disegni Parole. Nel mese di dicembre, lo stesso spazio accoglierà un progetto ancora differente per ambito di interesse, raccontando il percorso della Trattoria Amelia e Dino Boscarato, tra imprenditoria, cucina e cultura.
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