Inaugurato il nuovo viadotto per il porto di Pra’, due corsie in entrata per evitare gli ingorghi dei tir
- Postato il 29 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. È aperto ufficialmente da oggi il nuovo viadotto che collega il casello autostradale di Genova Pra’ all’ingresso del terminal Psa con due corsie per i tir in entrata, caratteristica che dovrebbe ridurre le ripercussioni sulla A10 e sulla viabilità cittadina. Presenti alla cerimonia di inaugurazione sul vecchio viadotto destinato alla demolizione il presidente dell’Autorità portuale Matteo Paroli (alla prima uscita pubblica dopo la nomina definitiva), il presidente della Regione Marco Bucci, il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi e l’assessore comunale alle Infrastrutture Massimo Ferrante.
“Si chiude oggi un ciclo di valutazione, di progettazione che è iniziato nel 2021 e che oggi vede aperta una nuova via di accesso al terminal container del nostro porto. Un’opera dal valore di 32 milioni e 400 mila euro costruita su nuovi standard di compatibilità ambientale con una bassa incidenza rispetto alle applicazioni circostanti – spiega Paroli -. Il nuovo impalcato di 450 metri di lunghezza su 11 campate va a superare anche precedenti interferenze che l’attuale sede stradale aveva rispetto alla viabilità ferroviaria. Sono stati utilizzati nuovi giunti lamellari fra i vari impalcati del ponte per ridurre in maniera significativa il rumore al transito dei mezzi pesanti, sono state posizionate delle barriere fonoassorbenti che riducono fortemente l’impatto rispetto per chi abita nelle aree limitrofe. Tra pochi giorni inizieranno i lavori di demolizione che si concluderanno nel 2025“.

Nuovo viadotto di Pra’, cosa cambia per la ferrovia
Il nuovo viadotto di Pra’, commenta il viceministro Rixi, “consentirà soprattutto l’aumento dei binari ferroviari e l’adeguamento a 750 metri per i convogli diretti verso il Nord Europa, scaricando moltissimo il traffico sulla parte ferroviaria. I piloni del vecchio viadotto creavano problemi sulla sistemazione dei binari. Ovviamente siamo in work in progress, oggi abbiamo gli interventi contemporaneamente sulla parte ferroviaria, si rivedrà anche la viabilità interna al termina che oggi sta creando qualche problema, perché ovviamente il flusso di traffico in entrata dei mezzi rischia di non essere fluido. L’abbattimento del vecchio viadotto consentirà di liberare numerosi spazi e quindi di rendere più usufruibile l’intero sedime portuale. Per noi è importante perché vuol dire razionalizzare e garantire anche una maggiore capacità ferroviaria.
“Si tratta di avere delle infrastrutture che consentano al traffico su gomma di non toccare la città – aggiunge Bucci -. Questo è una cosa importantissima perché dà la possibilità di non influire sul traffico e quindi di non avere gli effetti negativi alla posizione del porto”.
“Questa infrastruttura che oggi andiamo ad inaugurare alleggerirà pesantemente tutta la parte del Ponente dai mezzi pesanti, che avranno un’accesso privilegiato. Noi ci auguriamo che questo tipo di modalità nel separare i flussi portuali da quelli dei cittadini possa continuare anche nella zona di Dinegro, in cui devono essere concluse le opere infrastrutturali necessarie”, osserva Ferrante.
Rixi: “Il piano regolatore nasca in maniera molto rapida”
A proposito di porto, col presidente Paroli pienamente in carica è il viceministro Rixi a dettare l’agenda: “Ci sono obiettivi sul nuovo piano regolatore, che a questo punto non c’è motivo perché non nasca in maniera molto rapida. Si devono valorizzare gli investimenti, ad esempio quello della diga foranea che dopo i primi problemi iniziali oggi sta rapidamente prendendo forma. Ormai siamo a due cassoni al mese, stiamo completando tutti i nuovi impianti, abbiamo risolto tutti i problemi tecnici e credo che questo dia un impulso maggiore. Poi c’è tutto il tema delle riparazioni navali, dell’adeguamento di tutte le infrastrutture. A dicembre completeremo anche l’entrata da Genova Aeroporto direttamente in porto, tutta la soprelevata portuale sarà percorribile. Si è ridisegnata l’area intorno alla Lanterna, una profonda trasformazione che porterà a un aumento dell’efficienza dei terminal, ma soprattutto la separazione dei flussi di traffico che verranno tolti dalla viabilità ordinaria e quindi consentiranno di alleggerire la pressione del traffico sul nodo di Genova”.