Incendio in via Piacenza, l’appello dei residenti ancora fuori casa: “Comune sospenda Imu”

  • Postato il 7 maggio 2025
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  • Di Genova24
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incendio via piacenza due anni dopo

Genova. “Sottolineiamo alla Vostra cortese attenzione che sono trascorsi ben 850 giorni dall’incendio che ha devastato il palazzo di Via Piacenza 17, causando ingenti danni alle proprietà e, soprattutto, alle persone coinvolte. E sono quindi ben 850 giorni che i Vostri concittadini sono fuori casa! A distanza di tanto tempo, non possiamo fare a meno di esprimere profondo stupore, rammarico e profonda preoccupazione per la mancanza di risposte concrete e significative”.

Con queste parole, pacate ma decise, tornano a farsi sentire i residenti (o forse ex residenti) del condominio di Molassana andato praticamente distrutto in un incendio avvenuto nella notte del 14 febbraio 2023, le cui fiamme – scaturite dal cantiere operativo sotto la copertura del palazzo – ne hanno in poche decine di minuti polverizzato il tetto.

A più di due anni dal disastro, le 80 famiglie evacuate d’urgenza quella terribile notte sono ancora fuori dalle loro case, in attesa che i lavori per le ristrutturazione dell’edificio possano partire, oggi bloccati da beghe legali e assicurative. Una situazione che ogni giorno che passa assume sempre di più contorni drammatici: “Era il nostro scrigno dei ricordi. Una casa perfetta che avevamo ristrutturato con sangue e sudore per darla in futuro a nostro figlio – aveva detto a Genova24 lo scorso febbraio Marco Mantero, uno dei portavoce dei condomini di via Piacenza 17. Oggi è distrutta, abbiamo perso più di 100 mila euro e non sappiamo quando e se la rivedremo“.

Per questo i residenti del palazzo oggi tornano alla carica, lanciando un nuovo appello alle istituzioni: “Chiediamo cortesemente – si legge nel testo della lettera inviata a tutti le cariche e a tutte le forze politiche – di essere esentati per il corrente anno 2025 dal pagamento dell’IMU e dal pagamento della Tassa per l’occupazione di suolo pubblico per i ponteggi, oltre che della TOSAP per l’affissione di cartelli pubblicitari”. Un aiuto che costerebbe “un tratto di penna” da parte del Comune ma che per questi cittadini potrebbe essere una piccola ma fondamentale mano tesa.

Ma non solo: sono infatti ancora in sospeso la restituzione delle somme sostenute dall’Amministrazione Comunale per il soggiorno temporaneo in struttura alberghiera delle famiglie, cosa per la quale già il comune aveva specificato che “Qualora venga accertata la responsabilità dell’impresa che stava eseguendo i lavori di ripristino del tetto ed intervenga l’assicurazione anche del condominio, è necessario che venga riconosciuta anche questa voce di danno al Comune, il quale deve essere parte alla transazione che può intervenire tra i danneggianti ed i danneggiati”.

Anche su questo i residenti hanno chiesto all’amministrazione civica che “riconsideri la richiesta di restituzione delle spese, valutando la possibilità di annullamento totale della stessa, anche in considerazione del carattere emergenziale e straordinario della situazione”. A motivare la richiesta alcune considerazioni, tra le quali il fatto che “il soggiorno presso la struttura alberghiera è stato disposto d’urgenza per ragioni di sicurezza pubblica, e i condomini non hanno avuto possibilità di scelta autonoma. L’evacuazione e la successiva sistemazione in hotel – inoltre – sono avvenute su disposizione delle autorità competenti, per far fronte a un’emergenza non imputabile in alcun modo ai residenti. Molti condomini si trovano tuttora in difficoltà economiche causate dagli eventi in oggetto e da spese straordinarie per la messa in sicurezza e ripristino dello stabile. Riteniamo che sia doveroso chiedere le spese sostenute per il soggiorno in hotel direttamente ai responsabili che hanno causato il danno anche in considerazione del fatto che nessuno ci ha mai comunicato che avremmo dovuto far fronte a queste spese e che solo i primi 3 giorni sarebbero stati a carico del Comune”.

Autore
Genova24

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