Incidenti sul lavoro, 3.298 morti nell'Ue nel 2023. I Paesi con più decessi e quelli più virtuosi
- Postato il 14 ottobre 2025
- Estero
- Di Agi.it
- 1 Visualizzazioni

Incidenti sul lavoro, 3.298 morti nell'Ue nel 2023. I Paesi con più decessi e quelli più virtuosi
AGI - Nel 2023 3.298 persone hanno perso la vita in incidenti sul lavoro nell'Unione europea, di cui 473 in Italia. Si tratta di 12 decessi in più - a livello europeo - rispetto al 2022, un incremento marginale ma che conferma l'urgenza di rafforzare la sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei settori ad alto rischio come edilizia, trasporti e manifattura. Lo riporta l'Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea.
Complessivamente, 2,82 milioni di lavoratori hanno subito incidenti non mortali che hanno comportato almeno quattro giorni di assenza dal lavoro. In media, ogni incidente mortale corrisponde a 856 non mortali.
La situazione italiana
L'Italia si colloca al di sotto della media europea sia per gli incidenti mortali che per quelli non fatali. Vengono registrati circa 1,5 incidenti mortali ogni 100 mila occupati, contro la media UE di 1,63. In valori assoluti, 473 casi contro gli 811 in Francia ma comunque sopra la Germania (403) e la Spagna (355).
Francia in testa per incidenza di decessi
La Francia detiene il tasso di incidenza più alto dell'UE, con 3,6 morti ogni 100 mila lavoratori. Tuttavia, Eurostat specifica che il sistema francese di segnalazione comprende anche eventi avvenuti "sul luogo di lavoro" ma non sempre direttamente causati dall'attività lavorativa, gonfiando così il numero complessivo di casi. Seguono Austria, Lettonia e Cipro, anch'essi sopra la soglia dei 3 decessi per 100 mila lavoratori.
I Paesi più virtuosi
I Paesi più virtuosi sono Paesi Bassi, Germania e Grecia, tutti con valori inferiori a un decesso per 100 mila lavoratori.
L'Italia con indicatore standardizzato
Il dato italiano migliora ulteriormente se si considera l'indicatore "standardizzato" (che tiene conto della diversa struttura economica dei Paesi): l'Italia si mantiene intorno a 1,8 decessi per 100 mila occupati, lontana dai picchi registrati in Cipro (5,6), Bulgaria (4,5) e Francia (4,4).
Incidenti non mortali: la situazione
Sul fronte degli incidenti non mortali, l'Italia mostra una frequenza di poco inferiore alla media UE (1.393 casi ogni 100 mila occupati). I valori più alti si riscontrano in Portogallo (2.956), Spagna (2.708) e Francia (2.644), dove i sistemi assicurativi incentivano una maggiore segnalazione.
I settori più a rischio per incidenti mortali
Quasi un quarto degli incidenti mortali (24%) avviene nel settore delle costruzioni, che resta il comparto più rischioso in tutta Europa. Seguono trasporti e stoccaggio (16,4%), manifattura (13,4%) e agricoltura, silvicoltura e pesca (12,9%).
I settori più a rischio per incidenti non mortali
Nel caso degli incidenti non mortali, la quota più elevata si concentra nella manifattura (18,5%), seguita da costruzioni (12,9%), commercio (12,2%) e sanità e assistenza sociale (12,1%).
Continua a leggere...