Investire oggi per un profitto sociale: La Calabria e la sfida del “break-even”

  • Postato il 12 settembre 2025
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Investire oggi per un profitto sociale: La Calabria e la sfida del “break-even”

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Nonostante ingenti investimenti, la Calabria non ha ancora raggiunto il “break-even” economico e sociale, con crescita insufficiente di occupazione e Pil.


La Calabria si trova di fronte a un paradosso: mentre gli investimenti pubblici in settori chiave come il turismo e l’agroalimentare hanno raggiunto cifre significative, il ritorno in termini di profitto sociale stenta a pareggiare i conti. La vera sfida non è solo spendere, ma trasformare quella spesa in un ciclo virtuoso di crescita e benessere per l’intera comunità. L’analisi del “break-even” della regione, infatti, rivela una sproporzione tra i fondi impiegati e l’impatto tangibile sulla vita dei calabresi. Turismo: un settore in crescita, ma il conto non torna Il turismo calabrese, nel primo quadrimestre del 2025, ha registrato il miglior risultato degli ultimi cinque anni, con un notevole incremento di arrivi e presenze, specialmente di turisti stranieri.

Il governo e la Regione Calabria hanno stanziato milioni di euro per la promozione, con bandi che ammontano a decine di milioni di euro per la riqualificazione delle strutture ricettive, la promozione culturale e gli eventi. Tuttavia, il ritorno sociale non è ancora a un livello soddisfacente. Il “break-even” regionale non è stato raggiunto, perché il profitto non si limita al numero di visitatori. L’obiettivo è generare un impatto duraturo sulla qualità della vita, sulla nuova occupazione e sulla crescita delle imprese locali. Sebbene i flussi turistici siano in aumento, l’occupazione nel settore non ha ancora visto una crescita proporzionale, e molte piccole imprese non riescono a beneficiare pienamente degli investimenti pubblici.

Agroalimentare: export in aumento ma con un PIL in stallo

Anche il settore agroalimentare, pilastro dell’economia calabrese, vive una situazione simile. La Regione ha investito ingenti risorse in progetti di promozione sui mercati internazionali, con una forte enfasi sulla partecipazione a eventi di risonanza mondiale come Vinitaly. L’aumento dell’export agroalimentare calabrese nel primo trimestre del 2025, pari al +15%, è un dato incoraggiante e dimostra che la strategia di promozione sta funzionando. Nonostante questo, il PIL complessivo della Calabria, nel corrispondente periodo, è rimasto pressoché stabile o in leggera flessione rispetto al 2024 (-0,2%), indicando che il notevole successo dell’export non si è tradotto in una crescita economica diffusa.

Il “break-even” del settore non si calcola solo con il volume delle esportazioni, ma con la capacità di questi investimenti di sostenere la filiera locale, creare nuovi posti di lavoro e aumentare la competitività delle piccole e medie imprese. Il profitto sociale, in questo caso, si manifesta quando l’aumento dell’export si traduce in una maggiore ricchezza distribuita su tutto il territorio, non solo per le aziende più grandi. Conclusioni: la necessità di un approccio olistico.

BREAK-EVEN IN CALABRIA E LA NECESSITÀ DI UN APPROCCIO OLISTICO

Il vero successo della Calabria si misurerà non solo con i risultati a breve termine, ma con la capacità di trasformare le risorse pubbliche in un ciclo virtuoso di crescita duratura. Il tecnico deve “farci crescere” e non solo mostrare dati contabili. La sostenibilità a lungo termine dipende proprio da un approccio olistico che unisca investimenti finanziari e impatto sociale ed economico. La Calabria ha la possibilità di dimostrare che il vero profitto non è solo finanziario, ma sociale. Per raggiungere il “break-even” regionale, la spesa pubblica deve essere ottimizzata e indirizzata verso progetti che generino un ritorno tangibile per i cittadini.

Altrimenti, gli ingenti investimenti rischieranno di non produrre i risultati attesi, alimentando il sospetto che i fondi non siano stati spesi in modo efficace. In un contesto di spesa pubblica crescente e di un PIL che fatica a decollare, la vera domanda è: quando la Calabria inizierà a misurare il suo successo non solo con i flussi di cassa, ma con la prosperità dei suoi cittadini? *KATIA OLIVA Presidente Associazione Fatto in Calabria

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