Io Casanova. IMMAGINANDO UNA VITA O RISOGNANDOLA

PIERFRANCO BRUNI

Mio caro amico.

Giunto quasi all’età di oltre Settanta anni ripenso alla mia vita. La ripenso e la invento con il vissuto e la malinconica ironia di un uomo vissuto forse abbastanza. Comunque vado avanti non so fino a quando e vivendola tutta senza nulla rinnegare. Ricostruisco brevi e soltanto alcuni frammenti.

Io Giacomo. Giacomo Casanova. Sono nato a Venezia, città di acqua e di luce, dove il sole splende come un diamante sul mare. La mia vita è stata un’avventura, un viaggio senza fine attraverso i paesi e le donne. Ho amato e sono stato amato, ho sedotto e sono stato sedotto. Ricordo la mia infanzia a Venezia, dove mio padre mi raccontava storie di amore e di avventura. Mio nonno, il famoso attore Gaetano Casanova, mi insegnò l’arte della recitazione e della seduzione. Io ero un bambino curioso e affascinato dal mondo delle donne.

Mia madre?
Ho amato tanto mia madre. Attrice…di vita e nella vita … È stata una fuga…

La mia prima avventura amorosa fu con una ragazza di nome Teresa, che mi insegnò i segreti dell’amore. Io ero solo un ragazzo, ma sapevo già che la mia vita sarebbe stata dedicata alle donne e all’amore e oltre..

Ho viaggiato per l’Europa, incontrando nuove persone e nuove donne. Ero un uomo di mondo, un seduttore, un avventuriero. Ho amato donne di tutte le nazionalità e di tutte le classi sociali. Ho sedotto principesse e serve, donne di alta società e donne di strada. La mia vita non è stata solo di amore e di piacere. Ho avuto anche una profonda passione per la filosofia e la politica. Ho incontrato e studiato Voltaire e Rousseau, e ho discusso con i più grandi pensatori del mio tempo.

Durante il mio soggiorno a Napoli, ho incontrato il famoso filosofo Antonio Genovesi, che mi insegnò le valenze dell’Illuminismo alle quali non ho mai creduto. Ho discusso con lui sulla natura dell’uomo e sulla società, e ho trovato grande ispirazione nelle sue parole. A Napoli, ho anche incontrato l’affascinante marchesa di Sannazzaro, che mi accolse con grande affetto. Era una donna intelligente e colta, che condivideva con me la passione per la filosofia e la letteratura. Ho avuto modo di osservare la società napoletana, e di riflettere sulla natura della monarchia e della nobiltà. Ho scritto articoli e pamphlet sulla necessità di riforme e di cambiamenti, e ho discusso con i più grandi intellettuali del tempo.

Dopo Napoli, anzi prima, perdo colpi con la memoria, mi recai in Calabria, dove incontrai il famoso abate Ferdinando Galiani, che mi insegnò le teorie economiche e sociali. In Calabria, quindi prima di recarmi a Napoli, che confusione, ho anche incontrato la contessa di Cosenza.

Sono ora a Dux.
Salto i Piombi. L’inquisizione e cosa più? Henriette? Ne ho parlato abbastanza in altre occasioni. Faccio un salto notevole… Mi sembra inutile ricostruire… Alla fine della mia vita, posso dire di aver vissuto veramente.

Sono passati molti anni da quando ho lasciato la mia vita di avventura e di seduzione. Castello di Dux, in Boemia, dove sono stato assunto come bibliotecario dal conte di Waldstein. Il castello è un luogo tranquillo e isolato, lontano dalle città e dalle corti. È un posto ideale per riflettere sulla mia vita e sulla mia esperienza. Passo le mie giornate a leggere e a scrivere, circondato dai libri e dai manoscritti della biblioteca del conte. Nonostante la tranquillità del luogo, la mia salute non è più quella di una volta. Sono vecchio e malato, e sento che la mia vita sta giungendo al termine. Scrivo le mie memorie. La mia storia.

I miei ultimi giorni sono stati segnati da una grande solitudine. Il conte di Waldstein è un padrone gentile, ma è spesso assente, e io sono lasciato a me stesso. Ho pochi amici qui, e passo la maggior parte del mio tempo a leggere e a scrivere. La solitudine… Non sono triste. Sono contento di aver vissuto la mia vita come l’ho vissuta, e di aver avuto l’opportunità di raccontare la mia storia. La mia stanza nel castello è piccola e semplice, ma è piena di libri e di manoscritti. È il mio rifugio, il mio posto preferito dove posso leggere e scrivere in pace.

La stanza è illuminata da una finestra che si affaccia sul giardino del castello, e posso vedere i fiori e gli alberi che crescono fuori. Resto in attesa. Di cosa? Di Henriette come si nota in alcuni film? Forse… Non credo che qualcuno possa emulare la mia vita, non credo che qualcuno possa ripetere le mie esperienze e avere gli stessi risultati. Io sono stato un uomo del mio tempo, un prodotto della mia epoca e della mia cultura. La mia vita è stata una creazione originale, un’opera d’arte che non può essere replicata.

Mio caro amico.
Ormai dimentico lo comprendi bene… Voglio però dirti … che ciò che importa è che tu viva la tua vita con passione e con coraggio, che tu affronti le sfide e le opportunità con entusiasmo e con determinazione. Se vuoi vivere una vita piena devi essere disposto a correre dei rischi e a prendere delle decisioni importanti. Devi essere pronto a intraprendere un cammino nuovo e sconosciuto. Non ti prometto che sarà facile, non ti prometto che non ci saranno ostacoli e difficoltà lungo la strada. Ti assicuro però che sarà un’avventura emozionante, un viaggio che ti farà scoprire e riscoprire te stesso…
Ho dimenticato di scrivere molte vite vissute o semplicemente ho omesso…
Non volermene… Non mi aspetto più nulla… Tante vite sono scritte nei miei libri e nella mia histoire…

Vivi orazianamente e non razionalmente…
Il tuo
G.

….

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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