Isole dell’Adriatico, dove la natura selvaggia incontra il Mediterraneo più autentico
- Postato il 7 luglio 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Si fa difficoltà a crederlo, ma le isole che galleggiano nel limpido Mar Adriatico sono oltre 1.200, tesori che si dividono tra Croazia (il Paese che ne ha di più), Italia, Montenegro e Albania e che vanno a formare un mosaico di terra e mare che racconta storie antiche, custodisce villaggi sospesi nel tempo e svela calette che sfuggono alle mappe turistiche. Alcune di queste sono animate da vita locale e mercati di pesce, altre sono totalmente disabitate e battute solo dal vento e dalle onde. Scopriamo insieme quali sono le migliori da visitare durante l’estate.
Vis, l’isola che resiste al tempo
Iniziamo questo bellissimo viaggio da Vis, l’isola più remota della Croazia centrale che sorge a circa 60 km al largo di Spalato. Raggiungibile solo via traghetto o catamarano (2-2,5 ore), è rimasta chiusa al turismo per decenni perché base militare dell’ex Jugoslavia. Il suo è stato quindi un isolamento forzato, che le ha però permesso di conservare un fascino raro: niente resort o turismo di massa, ma solo villaggi di pietra, vigne secolari e un ritmo lento che sa di Mediterraneo e di un tempo ormai andato.
Il cuore autentico è Komiža, un borgo portuale che profuma di pesce alla griglia, mentre la cittadina di Vis, sull’altro lato dell’isola, è più tranquilla ma altrettanto affascinante, con palazzi veneziani decadenti e una lunga passeggiata sul mare.
Le spiagge sono spettacolari e mai banali. Ne sono degli esempi Stiniva, forse la più famosa, che è incastonata tra scogliere e si raggiunge solo con una discesa ripida o in barca, e Srebrna, con i suoi ciottoli bianchi che luccicano al tramonto. Scoprirla è una vera avventura, perché le strade sono strette, alcune spiagge non accessibili in auto, e d’estate i luoghi più famosi possono diventare affollati nelle ore di punta. Ma chi esplora fuori orario o in bassa stagione (giugno o settembre) trova una bellezza autentica, senza filtri.
Isola di San Nicola, una roccaforte in mezzo al mare
Fantastica in estate è anche l‘Isola di San Nicola, nel cuore dell’arcipelago delle Isole Tremiti, al largo della costa garganica in Puglia. Si presenta come una roccaforte in mezzo al mare, al punto che la sua storia sembra quasi cadere addosso a ogni passo. Parte del Parco Nazionale del Gargano, si distingue per essere rocciosa, antica e persino un museo a cielo aperto dominato da un’imponente abbazia-fortezza benedettina: Santa Maria a Mare, risalente all’XI secolo.
Da lontano, l’isola sembra avere la forma di una nave di roccia ormeggiata nel blu, mentre da vicino si presenta come un labirinto di mura, bastioni, torri e scale che si arrampicano sulla roccia, tra fichi d’India e pietre consumate dal tempo. Vi basti pensare che, secondo la tradizione, ogni pietra ha un segreto: si racconta che Federico II vi fece rinchiudere nemici scomodi e che, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu usata come colonia penale politica.
La sua costa non ha vere spiagge, ma scogliere da cui si scende al mare con scalette o tuffi, acque limpidissime e fondali ideali per chi ama fare snorkeling o immersioni. Le calette sono per chi non ha paura di arrangiarsi, in quanto qui difficilmente ci sono lidi attrezzati o ombrelloni in fila.
A San Nicola, inoltre, non circolano nemmeno auto, motorini o bici, il che vuol dire che da queste parti si gira solo a piedi.
Gospa od Škrpjela, un’artificiale nell’Adriatico
Voliamo ora in Montenegro per scoprire Gospa od Škrpjela (Nostra Signora delle Rocce in italiano), che è la più famosa isola artificiale dell’Adriatico. Essa, infatti, è stata costruita attorno alla metà del XV secolo su uno scoglio naturale, per poi essere completata nel secolo successivo grazie ai marinai di Perast che vi gettarono pietre per devozione. Ma a raccontare la sua nascita c’è anche una leggenda, secondo la quale due fratelli pescatori trovarono su uno scoglio un’icona della Madonna e, interpretandolo come segno divino, iniziarono a tirare rocce in mare fino a creare un’isola. Ogni anno, ancora oggi, gli abitanti rinnovano il rito con la festa del Fašinada (22 luglio), con barche ornate che sfilano al tramonto per lanciare sassi e mantenere viva la promessa.
Questo luogo incredibile sorge nel cuore delle Bocche di Cattaro, tra acque calme e profonde di un’insenatura che sembra un fiordo nordico travestito da Mediterraneo. Ospita una chiesa barocca dal tetto azzurro e cupola in rame, e un piccolo ma prezioso museo con ex voto marinari, quadri, arazzi e cimeli religiosi, compresa una tela unica ricamata con fili d’oro e capelli umani di una donna che attese il marito per 25 anni.
Per arrivarci si parte in barca da Perast, che si trova a pochi chilometri da Kotor (Cattaro), in appena 5-10 minuti. Essendo piccola, però, spesso è affollata in alta stagione.
Saseno, piccola ma speciale
Saseno, chiamata anche Sazan in albanese, è piccola (quasi minuscola), ma è un vero tesoro nascosto che pochi conoscono davvero. Per tanti anni è stata una base militare segreta, un luogo off limits dove quasi nessuno poteva mettere piede. Oggi è pressoché disabitata, e questo ha fatto sì che il suo paesaggio restasse selvaggio, quasi intatto, come se il tempo si fosse fermato lì.
L’isola si trova all’ingresso del Golfo di Valona, proprio tra il Mar Adriatico e il Mar Ionio, di fronte alla costa meridionale dell’Albania. Fa parte del Parco Nazionale Marino di Karaburun-Sazan, ma è un posto che i turisti ignorano quasi del tutto, lontano dai circuiti più battuti.
Questa meraviglia offre spiagge di ciottoli e calette rocciose dove l’acqua è limpida e profondissima, perfetta per chi ama immergersi e fare snorkeling in un mare ricco di vita e colori. Il suo passato militare è ancora ben visibile, con bunker abbandonati e fortificazioni che spuntano qua e là, dando a questo luogo un’atmosfera quasi da film post-apocalittico.
Brazza, tra le più famose
Bellissima tutto l’anno ma davvero perfetta in estate è Brazza (o Brač in croato), una delle isole più famose e grandi dell’Adriatico. Prende vita di fronte alla costa centrale della Dalmazia, in Croazia e, oltre a essere un paradiso per gli amanti del mare, è anche una meta ricca di storia, cultura e paesaggi che spaziano dalle spiagge ai picchi montuosi.
La sua fama più grande è legata alla spiaggia di Zlatni Rat, a Bol, considerata una delle più spettacolari d’Europa: una lingua di sabbia che cambia forma a seconda del vento e delle correnti, perfetta per windsurf e sport acquatici. A prescindere da questo, quel che è certo è che Brazza offre un mix vincente di natura e cultura: dal piccolo borgo di Bol, vivace e con ottimi ristoranti di pesce, alle più tranquille cittadine di Supetar e Milna, passando per sentieri escursionistici che salgono fino al monte Vidova Gora, il punto più alto delle isole dell’Adriatico.
I suoi fattori a sfavore sono che in alta stagione può essere abbastanza affollata, soprattutto la zona di Zlatni Rat, e che i prezzi sono leggermente più alti nelle località turistiche principali. Nonostante questo, è un luogo che sa incantare persino oltreoceano. Vi basti pensare che, secondo la tradizione locale, la sua pietra bianca è stata usata per costruire la Statua della Libertà a New York (anche se, e va detto, non esistono conferme ufficiali). Ciò non toglie che sia stata utilizzata per edificare il Palazzo di Diocleziano a Spalato e il Palazzo della Luogotenenza austriaca a Trieste.

Isola di Albarella, ad accesso controllato
C’è poi Albarella, un’isola visitabile solo tramite prenotazione o invito, il che la rende un luogo esclusivo e riservato. Sorge all’interno della laguna meridionale del Delta del Po, nel nord Italia, ed è una delle poche isole italiane ad accesso controllato. Grazie a questo, infatti, si rivela un vero paradiso per chi è alla caccia di tranquillità, natura incontaminata e un ambiente curato nei minimi dettagli. Come è possibile intuire, da queste parti il caos tipico delle località turistiche più frequentate non è comunemente di casa, in quanto il luogo è più un’oasi di pace impreziosito da infrastrutture di alto livello dedicate a un turismo esclusivo e sostenibile.
L’isola si estende su circa 500 ettari ed è circondata da pinete, lagune, spiagge di sabbia finissima e acque calme perfette per nuotare. Gli appassionati di natura che la raggiungono apprezzano il suo ricco ecosistema, fatto di dune, stagni salmastri e una fauna variegata, tra cui aironi, fenicotteri e molti uccelli migratori. Possiamo quindi concludere dicendo che la più grande unicità di Albarella sta nel suo equilibrio tra natura selvaggia e servizi esclusivi, come campi da golf, percorsi ciclabili, centri sportivi e strutture per il benessere.
Sveti Marko, il top per una fuga silenziosa
Sveti Marko è una piccola isola che prende vita nella Baia di Tivat, in Montenegro, spesso trascurata ma ricca di fascino e storia. Nonostante le sue dimensioni contenute, vanta un passato intrigante e tempo fa era chiamata anche Stradioti. L’isola prende il nome attuale dall’epoca veneziana, e custodisce rovine che raccontano un passato militare legato alla Repubblica di Venezia. La su posizione, circondata da acque tranquille e limpide, la rende una meta indicatissima per chi cerca relax lontano dalla folla delle più celebri destinazioni montenegrine.
È facilmente raggiungibile in barca da Tivat, Lustica o da porti vicini, ed è molto apprezzata per le sue spiagge di ciottoli, piccoli anfratti ideali per nuotare e fare snorkeling in acque pulite e trasparenti. Non ci sono servizi turistici massificati, una condizione che regala un’atmosfera autentica e tranquilla, desiderata soprattutto da chi vuole una giornata di mare immerso nella natura.
Mljet, l’isola verde
Infine c’è Mljet, un’isola che riesce a mettere insieme un mix raro di natura praticamente intatta, una storia affascinante e un’atmosfera di pace vera. Si trova ben nascosta nel cuore del limpido Mar Adriatico, poco a sud di Dubrovnik, ed è spesso chiamata “l’isola verde” proprio per la sua folta e rigogliosa vegetazione, che sembra quasi un abbraccio di pini, lecci e macchia mediterranea. Mljet non è il posto per chi è a caccia di movida o spiagge affollate, ma è invece un rifugio perfetto pee staccare davvero la spina, immergersi nella natura e godersi panorami che sembrano usciti da un quadro, ma senza la calca tipica delle mete più gettonate.
Gran parte dell’isola è protetta dal Parco Nazionale di Mljet, un vero paradiso per chi ama il verde e il silenzio. Qui si trovano due laghi salati straordinari, nascosti tra boschi fitti e profumati: Veliko Jezero, il più grande, e Malo Jezero. Il primo ha qualcosa di quasi magico, perché al suo centro sorge una piccola isola, Sveta Marija, su cui si erge nei cieli un monastero benedettino del XII secolo. Passeggiare lì, tra il silenzio interrotto solo dal riflesso dell’acqua, regala un senso di pace mistica, quasi fuori dal tempo.
Muoversi a Mljet è un’esperienza alquanto unica nel suo genere, perché non ci sono traffico e nemmeno rumori di automobili. In zona le strade asfaltate sono pochissime e il modo migliore per scoprire tutti i suoi angoli segreti è a piedi o in bici, seguendo i sentieri immersi nel verde. Le spiagge sono per lo più di ciottoli o rocciose, ma regalano calette nascoste con acque limpide e trasparenti che si rivelano uno spot ottimo per chi pratica lo snorkeling o semplicemente per una nuotata in totale tranquillità, lontano da orde di bagnanti.
Mljet è insomma il luogo più indicato per chi vuole davvero ritrovare la natura e la tranquillità, ma anche per chi è appassionato di storia. Sull’isola si possono scoprire resti romani sparsi qua e là e immergersi nella storia del monastero, che racconta di pellegrini, monaci e di un passato che sembra ancora vivere in ogni pietra.