Jordan Trail: quando partire, dove dormire e cosa aspettarsi
- Postato il 22 giugno 2025
- Cammini
- Di SiViaggia.it
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Attraversare la Giordania da Nord a Sud, a piedi, per scoprire deserti, canyon, montagne e città millenarie: è questa l’essenza del Jordan Trail, un cammino di oltre 650 chilometri che si snoda tra i paesaggi più suggestivi del Medio Oriente. Paragonato spesso al Cammino di Santiago per la sua capacità di unire territori, spiritualità e comunità, o al Cammino Inca per i suoi scenari spettacolari, il Jordan Trail è un’esperienza che va oltre il semplice trekking: è un vero viaggio nella storia e nella cultura di un popolo ospitale e ricco di tradizioni.
Dai resti romani di Um Qais, nel verde Nord giordano, alle dune infuocate del Wadi Rum e alle acque turchesi del Mar Rosso, il percorso attraversa villaggi antichi, riserve naturali, castelli crociati, oltre a toccare anche la leggendaria Petra.
Un trekking lungo e impegnativo, che richiede gambe allenate e tanto spirito di avventura… ma che vale davvero la pena ad ogni passo!
Cos’è il Jordan Trail
Il Jordan Trail è un itinerario escursionistico pensato per essere percorso integralmente a piedi: 40 giorni di cammino per coprire circa 675 chilometri, da Um Qais a Nord fino ad Aqaba, sulle rive del Mar Rosso. L’associazione Jordan Trail Association ha strutturato e promuove il tracciato, fornendo mappe, tracce GPS e informazioni aggiornate.
Non si tratta di un pellegrinaggio religioso, ma di un cammino che permette di scoprire l’anima più autentica della Giordania: un mosaico di paesaggi e culture che cambiano continuamente sotto i piedi dei viandanti. Si passa da dolci colline coltivate a uliveti a canyon rossi scolpiti dall’acqua, da deserti rocciosi a foreste di querce e ginepri, fino alle maestose sabbie rosse del Wadi Rum, più simile a Marte che a un paesaggio terrestre.
Lungo il cammino si attraversano oltre 75 tra villaggi e città e ben quattro Riserve della Biosfera, aree protette che tutelano la straordinaria biodiversità di questo Paese meraviglioso.
Molte sezioni del trail seguono antichi percorsi di carovanieri e piste beduine, su terreni a volte tecnici, spesso solitari e immersi nella natura incontaminata. Esiste persino l’opzione di percorrerlo in bicicletta, in modo altrettanto avventuroso.
Le 8 tappe principali
Il Jordan Trail viene generalmente suddiviso in otto grandi settori geografici, ognuno con un proprio carattere e paesaggi distintivi; essendo estremamente lungo e faticoso nella sua interezza, molte persone scelgono di esplorarne solo alcune sezioni.
Ecco una possibile suddivisione degli 8 segmenti principali:
Tappa 1 – da Um Qais ad Ajloun
(80 km, 2.200 m D+, 5-6 giorni)
Il cammino prende il via tra le rovine romane di Um Qais, con viste mozzafiato sul Mar di Galilea e sulle alture del Golan. Nei primi chilometri si attraversano colline verdeggianti punteggiate di ulivi, piccoli villaggi e antichi monasteri bizantini. Il paesaggio è sorprendentemente verde e rigoglioso, soprattutto in primavera, e si arriva infine al possente castello di Ajloun, un baluardo crociato in cima a una collina boscosa.
Tappa 2 – da Ajloun ad As-Salt
(62 km, 1.800 m D+, 3-4 giorni)
Si scende dolcemente verso la storica città ottomana di As-Salt, attraverso vallate agricole, boschi di querce e piccoli wadi. Lungo la via si incontra la diga di King Talal e si esplorano antichi percorsi romani. As-Salt accoglie il viaggiatore con la sua architettura giallo-miele e una vivace atmosfera cittadina.
Tappa 3 – da As-Salt a Zarqa Ma’in
(84 km, 2.000 m D+, 4-5 giorni)
Questa sezione conduce verso il Mar Morto. Si cammina attraverso aree poco turistiche ma ricche di fascino, tra colline solitarie e canyon nascosti. Tra i luoghi più suggestivi spiccano le cascate termali di Zarqa Ma’in e i resti del colombario rupestre di Iraq Al-Ameer. Gli ultimi chilometri regalano panorami vertiginosi sulle acque salate del Mar Morto.
Tappa 4 – dai tre Wadi a Karak
(75 km, 2.400 m D+, 4-5 giorni)
Un tratto molto scenografico, che attraversa i profondi canyon (wadi) del cuore della Giordania. Il Wadi Mujib, il “Grand Canyon” giordano, è il protagonista assoluto, con le sue spettacolari pareti di arenaria. Al termine della sezione si raggiunge Karak e il suo celebre castello crociato, imponente e suggestivo.
Tappa 5 – da Karak a Dana
(83 km, 2.200 m D+, 5-6 giorni)
Qui le alture calcaree lasciano spazio ai panorami più aspri della riserva naturale di Dana. Questa sezione è un paradiso per gli amanti della natura: qui vivono rare specie animali e piante endemiche. Il piccolo villaggio di Dana, arroccato sul ciglio di un canyon, è un perfetto rifugio per il viandante.
Tappa 6 – da Dana a Petra
(84 km, 2.800 m D+, 5-6 giorni)
Forse la sezione più famosa e frequentata: si parte dal silenzioso altopiano di Dana per scendere nella valle desertica di Feynan e poi risalire tra montagne selvagge. Ogni giorno il paesaggio cambia: rocce rosse, gole profonde e antichi sentieri carovanieri conducono infine a Petra, la meravigliosa città scavata nella pietra rosa. La visita a Petra richiede almeno un giorno intero per godere a pieno dei suoi capolavori, dal Tesoro ai templi, fino al Monastero (El Deir).
Tappa 7 – da Petra al Wadi Rum
(90 km, 2.400 m D+, 5-6 giorni)
Si lascia alle spalle Petra per attraversare altopiani aridi e spettacolari deserti di pietra. Dopo giorni di cammino solitario, le montagne rosse del Wadi Rum appaiono all’orizzonte. Qui ci si immerge in un paesaggio lunare, fatto di canyon, archi naturali e gigantesche formazioni rocciose, esplorando a piedi uno dei deserti più affascinanti del mondo.
Tappa 8 – dal Wadi Rum ad Aqaba
(112 km, 1.800 m D+, 7-8 giorni)
L’ultimo tratto segue le tracce della storica spedizione di Lawrence d’Arabia. Si cammina tra sabbia e roccia, passando per accampamenti beduini e antichi siti rupestri. La fatica del lungo viaggio, in un ambiente rovente e poco ospitale, viene infine premiata: all’arrivo ad Aqaba, il Mar Rosso accoglie i camminatori con le sue acque turchesi, perfette per un tuffo rigenerante!
Come prepararsi al cammino: tutte le info utili
Per entrare in Giordania è necessario il passaporto con almeno sei mesi di validità residua. È richiesto anche un visto di ingresso, che può essere facilmente ottenuto all’arrivo presso l’aeroporto di Amman oppure online con procedura e-visa. Una soluzione vantaggiosa per i pellegrini è il Jordan Pass, che include il costo del visto e l’accesso a molti siti archeologici (tra cui la stessa Petra).
Quando partire
La scelta del periodo è fondamentale per godersi al meglio l’esperienza del Jordan Trail.
Le stagioni migliori sono la primavera, da marzo a maggio, e l’autunno, soprattutto nei mesi di ottobre e novembre, quando le temperature sono miti sia nei tratti montani che in quelli desertici. Durante l’inverno, le zone più elevate possono essere fredde e umide, mentre l’estate porta temperature torride, soprattutto a Sud, rendendo sconsigliabile affrontare il cammino completo.
Va ricordato che lungo il trail si attraversano ambienti molto diversi: da climi mediterranei a Nord fino ai deserti aridi del Sud, con escursioni termiche importanti tra giorno e notte. Bisogna informarsi al meglio e prestare sempre la massima attenzione all’equipaggiamento e a come il corpo si adatta al clima.
Segnaletica e orientamento
Va specificato che il Jordan Trail non è segnalato in modo continuo e preciso come i grandi cammini europei: in alcuni tratti ci sono indicatori o segni di vernice, ma spesso l’orientamento richiede l’uso di mappe e soprattutto delle tracce GPS fornite dall’associazione ufficiale.
Molte sezioni passano per aree remote, dove è facile perdere la traccia se non si è attenti. È quindi fondamentale avere con sé dispositivi affidabili per la navigazione e una buona preparazione tecnica. In alternativa, ci si può appoggiare a guide locali, molto esperte e disponibili, che arricchiscono l’esperienza con il racconto della cultura beduina e delle storie dei luoghi attraversati.
Difficoltà e impegno fisico
Stiamo parlando di un percorso di difficoltà medio-alta. La lunghezza totale e il dislivello complessivo (intorno ai 20.000 metri di dislivello positivo distribuiti su tutte le tappe) richiedono una eccellente preparazione fisica e l’abitudine a camminare a lungo, anche in contesti complicati per fondo roccioso e temperature elevate.
Molte tappe prevedono 6-7 ore di cammino al giorno, con dislivelli medi quotidiani di circa 500-700 metri positivi. Alcuni tratti, in particolare quelli nei canyon e nelle aree desertiche, possono essere tecnici e faticosi, con temperature che aumentano la fatica.
È essenziale pianificare con cura rifornimenti idrici, scorte alimentari e soste! Non è un trekking adatto ai principianti assoluti, ma con un buon allenamento e la giusta attrezzatura diventa accessibile a molti escursionisti motivati.
Organizzazione e pernottamenti
Il Jordan Trail può essere percorso in autonomia o appoggiandosi a tour operator locali. In entrambi i casi è importante studiare bene la logistica:
- I villaggi attraversati non sempre offrono servizi strutturati. Spesso bisogna prevedere tappe in tenda o accampamenti beduini, soprattutto nelle aree remote come il Wadi Rum o Dana;
- Nelle città maggiori (Ajloun, Karak, Petra, Aqaba) si trovano alberghi e B&B, ma è bene prenotare con anticipo;
- Per l’acqua, è indispensabile portare sempre con sé una buona scorta, soprattutto nelle tappe desertiche. Le fonti naturali scarseggiano, quindi è fondamentale informarsi in anticipo sui punti di rifornimento.
Infine, per chi non può affrontare l’intero cammino, è possibile scegliere singole sezioni (tra le più celebri quella da Dana a Petra o da Petra al Wadi Rum), organizzando viaggi di 8-10 giorni che consentono di vivere comunque, ma in modo più accessibile, l’atmosfera unica del Jordan Trail.
A chi è consigliato il Jordan Trail
Il Jordan Trail non è un cammino adatto a tutti ma può essere l’avventura perfetta per chi ama l’escursionismo autentico, per chi sa adattarsi a vivere in modo spartano e ama le altre culture, per chi non ha il timore di affrontare qualche imprevisto in luoghi molto lontani da casa, sia fisicamente che culturalmente.
È perfetto per chi sogna di immergersi nella storia e nella natura, lontano dalle folle, e per chi apprezza il contatto con lo stile di vita mediorientale: lungo il percorso si attraversano decine di villaggi, si incontrano comunità beduine, si gusta il tè locale – un vero rito – e si dorme sotto le stelle.