Juventus, Spalletti: messaggio a Conte e a Napoli poi aggiunge: "Nostra maglia cucita per vincere"

  • Postato il 6 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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I temuti fischi del Maradona, l’atmosfera incandescente di Napoli-Juventus e lo scontro per il quale Luciano Spalletti non sta dormendo da giorni. Il tecnico bianconero si prepara a sfidare il suo passato, a ritornare da avversario nello stadio in cui si è consacrato e dove ha raggiunto la gloria eterna per uno scudetto che resterà storico. Per alcuni sarà un ‘nemico’, per altri ancora un ‘traditore’, ma Spalletti – in cuor suo – non ha mai dimenticato Napoli e il Napoli. Da una parte un tormento interiore che quasi gli leva l’aria, dall’altra l’adrenalina a mille che scandisce i battiti del cuore: per il tecnico di Certaldo il big match contro il Napoli potrà essere l’inizio della rinascita della sua vera Juventus o la condanna più amara dal suo arrivo in bianconero. Le parole in conferenza stampa del tecnico della Vecchia Signora.

Spalletti parla del suo ritorno a Napoli

“Ci sono momenti che durano giorni e settimane che passano in un attimo”. Esordisce così Luciano Spalletti in conferenza stampa pre Napoli-Juventus. Con tenuta invernale, scaldacollo tirato fin su per il freddo, il tecnico di Certaldo affronta il tema caldo del ritorno a Napoli ed aggiunge: “Ci sono partite che valgono 3 punti ed altre che resteranno nella storia. Questa può dire molto per il nostro futuro. Gli dedicheremo tutta la forza che abbiamo. La maglia della Juventus è stata tessuta per questo, per vincere le partite”

Aggiunge poi Spalletti sull’importanza della partita: “È un esame dove dobbiamo farci trovare pronti. È difficile, andiamo a giocare contro i campioni d’Italia e sappiamo la forza di quella squadra lì. Lo stanno facendo vedere anche quest’anno, è quello con cui ci dobbiamo confrontare”.

Dopo tre vittorie consecutive c’è voglia di non toppare adesso e di prendere il volo anche in campionato: “Non viviamo un periodo bellissimo ma questo deve essere lo status normale. Ci arriviamo con fiducia, ma dobbiamo essere anime forti, libere, senza cercare supporto da qualche parte per dimostrare il loro futuro. Importante vedere che in allenamento si vanno ad acchiappare cose nuove. Questo vedo e questo è fondamentale, mi dà fiducia”.

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Spalletti ricorda i due anni al Napoli

Dopo 33 anni Spalletti è stato il primo allenatore capace di regalare uno scudetto ai partenopei. Attimi di gloria che resteranno indelebili: “Sono stati due anni in cui io e il Napoli ci siamo resi felici a vicenda. È stata un’emozione tremenda quelle due stagioni lì, soprattutto quella dello Scudetto. Le belle storie hanno il potere dell’immortalità, rimarrà così per sempre. ”

E ancora aggiunge Spalletti su quello che si porterà dietro dall’esperienza con il Napoli e non solo: “Io ho vissuto altre situazioni importanti, ho fatto parte di famiglie della Roma, dell’Inter, del Napoli e oggi sono loro avversario. Cosa sarò domani non lo so, di sicuro mi porto dietro tutte le belle persone che ho incontrato in queste esperienze, di loro non mi priverò mai”.

Spalletti sfida Conte per la prima volta

Gli scherzi del destino. Prima della gara di domani, Spalletti e Conte non si erano mai incontrati da avversari. Scherza il tecnico bianconero: “Ci siamo incontrati molte volte, in giro, una volta si è giocata un’amichevole contro, a Coverciano ci siamo incontrati. È un allenatore bravo, lo ha fatto vedere anche quest’anno. Come persona non ho la possibilità di dire niente, non lo frequento quotidianamente. Lui è un allenatore top.”

Juventus, la probabile formazione contro il Napoli

Qualche defezione a centrocampo per gli azzurri e qualche altra in difesa per i bianconeri. Spalletti fa il punto sulla possibile formazione partendo da Koopmeiners: “È un calciatore elegante, geniale, estroso, sa fare più cose. Ha personalità. Mi aspetto che una volta visto quello che lui fa in campo, ci sia sempre lo step successivo. Deve essere così. Il campo è talmente grande che ti permette di trovare cose nuove per farti volere bene e io gli voglio un po’ di bene”.

Su David aggiunge Spalletti: “Non dipende mai dalle parole ma da quelli che sono i ritmi, le cadenze, quello che vuoi acchiappare personalmente. È sensibile, bravo, forte, ha una fisicità forte, penso che ci sia questo autostimolarsi nel voler far vedere di che panni sei fatto. Si porta dietro dei numeri da un altro campionato, percepisco questa reazione ed è una cosa corretta che lui deve fare, a livello del calciatore che è”.

E infine sulla possibilità di vedere Yildiz centravanti: “La formazione preferisco darla prima ai calciatori, se no faccio brutta figura domani quando entro e sanno già il destino. In queste partite qui ci si prende tutto il campo che si ha a disposizione per creare la formazione titolare. Mi sembra di saperla, ma qualche volta ho cambiato”.

Le soluzioni di Spalletti con McKennie e Locatelli

Il tecnico bianconero ha parlato inoltre di due suoi centrocampisti tra cui McKennie: “È una persona forte, che rende il calciatore forte. Ha questa disponibilità e questo modo di venirti incontro che sembra ti dica ‘Tu chiedimi e io eseguo’. Lui parte ed è esecutivo in tutto quello che gli dici di fare. Il timore l’ha affrontato da piccolo, per diventare coraggiosi devi affrontare quello che ti fa paura. Tenta giocate a volte che a prima vista non fan parte della sua caratteristica migliore ma ci prova lo stesso. Gli puoi dire di fare il quinto di destra e lo porti a fare il braccetto di sinistra e lui parte e lo fa. È perfetto per un allenatore».

Ed infine ha concluso Spalletti su Locatelli: “Ha personalità, è un calciatore che dentro lo spogliatoio della Juventus ha la sua collocazione ben precisa. Sa bene le sue caratteristiche, anche se ogni tanto si fa trascinare in altre cose. Ne abbiamo parlato in maniera personale. In queste partite è stato perfetto, mi aspetto un’altra grossa prestazione.”

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