La Basilica di Norcia rinasce dopo il sisma e svela tesori inaspettati

  • Postato il 3 novembre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Nove anni dopo il terremoto che l’aveva ridotta a uno scheletro di pietra bianca, la Basilica di San Benedetto a Norcia torna a vivere. Il simbolo di fede, cultura e identità collettiva che per secoli ha custodito le radici spirituali dell’Europa benedettina, oggi si mostra in una veste nuova, frutto di tecnologia, passione e un amore infinito per la propria terra.

Dopo il sisma del 2016, Norcia si risveglia e riparte proprio dalla basilica che riapre e svela alcuni nuovi tesori.

Riaperta la Basilica di Norcia

Alle 7:40 del 30 ottobre del 2016 un boato e la terra che trema ha distrutto in pochi secondi la Basilica di San Benedetto di Norcia, costruita sulla casa natale del santo. L’80% dell’edificio è stato ridotto in macerie e l’immagine ha fatto il giro del mondo. Ora, la stessa facciata torna a guardare il cielo e ad attirare turisti grazie alla riapertura, che è stata possibile grazie a un atto d’amore che ha coinvolto istituzioni, tecnici, restauratori, artisti e cittadini.

Dietro la magia di questa rinascita ci sono anni di lavoro meticoloso: cinquemila pietre recuperate una ad una, catalogate e riposizionate al loro posto originale come in un gigantesco puzzle. Le macerie, che all’inizio sembravano solo segni di devastazione, si sono rivelate la chiave per ricostruire con precisione millimetrica ogni dettaglio della chiesa.

La Basilica di San Benedetto a Norcia dopo il lavoro di restauro
ANSA
Dopo il sisma la Basilica di San Benedetto a Norcia riapre

Nel 2019 una svolta importante: le ordinanze speciali firmate dal commissario per il sisma Giovanni Legnini e un investimento di circa 15 milioni di euro sono serviti per raggiungere l’obiettivo di restituire alla basilica il suo volto originario: un restauro filologico che ha rispettato la storia, ma che l’ha resa più sicura.

L’adeguamento sismico è stato essenziale: le pareti originali ora dialogano con strutture in acciaio e legno, così da ottenere un equilibrio. Un tocco contemporaneo lo regala il nuovo controsoffitto, formato da lamelle in legno che evocano la spazialità settecentesca della chiesa. Quando le capriate vengono illuminate, dall’interno si percepisce una luce calda e diffusa che restituisce all’ambiente un senso di spiritualità moderna. Con la messa inaugurale celebrata il 31 ottobre 2025 da monsignor Renato Boccardo, la Basilica è tornata a essere il simbolo religioso che è sempre stato.

Nuovi tesori scoperti

Durante gli anni di lavoro, le squadre di archeologi e restauratori hanno riportato alla luce tre affreschi che il tempo aveva nascosto, regalandoci uno sguardo inedito sulla storia artistica del luogo.

Sono emersi tre tesori principali: il primo nel giugno del 2024 che ha permesso di riscoprire un grande bancone nella sagrestia con la rappresentazione dipinta della Crocifissione tra santi con la firma di un artista umbro. Un secondo affresco emerge nel 2018 ed è quello della Madonna con Bambino e angeli in una nicchia gotica del 1475. Una speciale opera rinascimentale che racconta l’arte umbra di quegli anni.

La scoperta più suggestiva è datata però 2020: nel transetto sinistro è apparsa una Madonna col Bambino, San Benedetto e San Gregorio, datata alla fine del XV secolo. Accanto a tutto ciò, la cripta e i pavimenti hanno raccontato nuove tracce dell’antica casa natale di San Benedetto portando gli storici e gli archeologi a ricostruire alcune ipotesi sull’origine di questo autentico gioiello dell’Umbria.

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SiViaggia.it

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