La Carta di RAMSAR. Chiusa la 15^ COP 2025 nello Zimbabwe Cascate Vittoria
- Postato il 3 agosto 2025
- Ambiente
- Di Paese Italia Press
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La 15a sessione della Conferenza delle Parti Contraenti (COP15) della Convenzione di Ramsar sulle zone umide ha sottolineato la propria centralità nella conservazione globale delle zone umide.
Ecco alcuni punti chiave riguardanti la COP15, svolta dal 23 al 31 luglio 2025 nello Zimbabwe Cascate Vittoria:
Tema Centrale
Il tema della COP15 è “Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune”. Questo tema sottolinea il ruolo vitale che le zone umide svolgono nel sostenere la salute ecologica, la biodiversità e la resilienza ai cambiamenti climatici.
Obiettivi e Punti all’Ordine del Giorno
Le Conferenze delle Parti Contraenti (COP) della Convenzione di Ramsar si tengono ogni tre anni e rappresentano l’organo decisionale supremo della Convenzione. Alla COP15, i rappresentanti dei governi delle Parti Contraenti si riuniranno per:
• Definire le priorità globali comuni: Verranno concordati i programmi di lavoro e le disposizioni di bilancio per il prossimo triennio.
• Adottare risoluzioni e raccomandazioni: Queste decisioni mirano a far progredire gli obiettivi della Convenzione e ad affrontare questioni ambientali emergenti e continue.
• Allineamento con le agende globali: Si discuterà come allineare più strettamente il lavoro della Convenzione di Ramsar con le agende sul clima e sulla biodiversità, in particolare in relazione al Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal.
• Mobilitazione di risorse: Un focus importante sarà sulla mobilitazione di finanziamenti innovativi per raggiungere gli obiettivi della Convenzione.
• Rafforzamento della cooperazione internazionale: Saranno esplorate nuove vie per la collaborazione nella conservazione e nel ripristino delle zone umide.
• Revisione di proposte e rapporti:
• Una proposta per de-listare siti Ramsar in territori contesi (seguito della COP14).
• Una valutazione degli impatti della guerra sulle zone umide dell’Ucraina.
• Considerazione della bozza del quinto Piano Strategico della Convenzione.
• Rapporti sulle iniziative regionali Ramsar.
• Rapporti sui progressi nel ripristino delle zone umide.
• Questioni tecniche e politiche: Ci saranno sessioni tecniche su vari aspetti della conservazione e dell’uso razionale delle zone umide, tra cui:
• Ruolo delle zone umide nella mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.
• Gestione sostenibile dei corridoi migratori degli uccelli acquatici.
• Promozione dell’incorporazione di nuove tecnologie e conoscenze tradizionali.
• Empowerment giovanile e integrazione.
• Promozione di stili di vita sostenibili per l’uso razionale delle zone umide.
• Riconoscimento dei delfini di fiume come specie chiave.
• Educazione e partecipazione per la gestione delle zone umide urbane e periurbane.
• Consolidamento delle risoluzioni esistenti.
Importanza della COP15
La COP15 si svolge in un momento di crescente urgenza per gli ecosistemi delle zone umide, che stanno scomparendo a un ritmo allarmante a causa dell’urbanizzazione, dell’agricoltura e dei cambiamenti climatici. L’incontro alle Cascate Vittoria offrirà una piattaforma fondamentale per:
• Evidenziare il valore delle zone umide: Sottolineando il loro ruolo essenziale per la biodiversità, la resilienza climatica e la sicurezza idrica.
• Promuovere soluzioni basate sulla natura: Discutendo come le zone umide possano contribuire agli obiettivi globali di conservazione e sviluppo sostenibile.
• Incoraggiare l’azione e la cooperazione: Sia a livello nazionale che internazionale, per proteggere e ripristinare questi ecosistemi insostituibili.
La COP15 sarà un momento chiave per rafforzare gli impegni internazionali e adottare decisioni decisive per garantire un futuro sostenibile per le zone umide e, di conseguenza, per il nostro pianeta.
Nella quindicesima sessione della Conferenza delle parti contraenti (COP15), i partecipanti daranno seguito a una serie di questioni sollevate alla COP14 , tra cui: richieste di allineare più strettamente il lavoro della Convenzione con i programmi sul clima e sulla biodiversità, il consolidamento delle risoluzioni esistenti, una proposta di rimuovere dall’elenco dei siti Ramsar nei territori contesi e l’impatto della guerra sulle zone umide dell’Ucraina.
MEMORANDUM:
La Convenzione di Ramsar, ufficialmente conosciuta come “Convenzione sulle zone umide di importanza internazionale, specialmente come habitat degli uccelli acquatici”, è un trattato intergovernativo fondamentale per la conservazione e l’uso razionale delle zone umide.
La Convenzione di Ramsar è il più antico degli accordi ambientali intergovernativi globali moderni e uno dei primi a collegare la conservazione all’uso sostenibile.
Nell’ambito dei suoi tre pilastri, le oltre 170 parti contraenti della Convenzione si impegnano a:
• lavorare per un uso razionale di tutte le zone umide;
• designare zone umide idonee per l’elenco delle zone umide di importanza internazionale (siti Ramsar) e garantirne una gestione efficace; e
• cooperare a livello internazionale sulle zone umide transfrontaliere, sui sistemi di zone umide condivise e sulle specie condivise.
Storia e Obiettivi
• Nascita: La Convenzione è stata firmata a Ramsar, in Iran, il 2 febbraio 1971. Questa data è oggi celebrata come la Giornata Mondiale delle Zone Umide.
• Obiettivo principale: La sua missione è la “conservazione e l’utilizzo razionale di tutte le zone umide attraverso azioni locali e nazionali e la cooperazione internazionale, quale contributo al conseguimento dello sviluppo sostenibile in tutto il mondo”.
• Primo trattato intergovernativo sull’ambiente: È stata la prima vera intesa internazionale focalizzata sulla tutela di un particolare ecosistema.
• Definizione ampia di “zone umide”: La Convenzione adotta una definizione molto estesa, includendo non solo laghi, fiumi, paludi e acquitrini, ma anche zone costiere marine (fino a 6 metri di profondità con la bassa marea), mangrovie, barriere coralline e persino siti artificiali come risaie e saline.
• Concetto di “uso razionale”: Al centro della filosofia di Ramsar c’è l’idea di un “uso razionale” delle zone umide, inteso come il mantenimento delle loro funzioni ecologiche nel contesto di uno sviluppo sostenibile.
Importanza delle Zone Umide
Le zone umide sono ecosistemi di straordinaria importanza per molteplici ragioni:
• Biodiversità: Sono tra gli ambienti più produttivi al mondo, ospitando una ricchissima diversità biologica di piante, uccelli (in particolare acquatici e migratori), mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati. Sono inoltre importanti depositi di materiale vegetale genetico.
• Servizi ecosistemici: Forniscono servizi fondamentali come la regolazione del regime delle acque, la purificazione dell’acqua, la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici (grazie alla loro capacità di assorbire anidride carbonica) e la fornitura di cibo e risorse.
• Punti di sosta per uccelli migratori: Rappresentano tappe cruciali lungo le rotte migratorie di numerose specie di uccelli.
• Valore culturale e sociale: Hanno spesso un ruolo significativo nella storia e nello sviluppo delle civiltà umane.
Adesione e Siti Ramsar
• Partecipazione internazionale: Attualmente, oltre 170 paesi hanno aderito alla Convenzione.
• Lista di Ramsar: Ogni paese aderente si impegna a designare almeno una zona umida di importanza internazionale da includere nella “Lista di Ramsar”. L’iscrizione a questa lista implica un impegno alla gestione sostenibile e alla conservazione del sito.
La Convenzione di Ramsar in Italia
• Ratifica: L’Italia ha ratificato la Convenzione con il DPR n. 448 del 13 marzo 1976 e con il successivo DPR n. 184 dell’11 febbraio 1987.
• Siti italiani: L’Italia ha designato un numero significativo di zone umide di importanza internazionale. A dicembre 2023, i siti italiani inclusi nell’elenco ufficiale sono 57, per una superficie totale di 72.288 ettari. Tra questi si annoverano luoghi iconici come il Pian di Spagna – Lago di Mezzola, la Laguna di Orbetello, il Lago di Burano, le Saline di Margherita di Savoia, e molti altri distribuiti su tutto il territorio nazionale.
In sintesi, la Convenzione di Ramsar è uno strumento essenziale per la tutela di ecosistemi vitali e per la promozione di un approccio sostenibile alla gestione delle risorse naturali a livello globale.
*Ing. Francesco Cancellieri – Presidente AssoCEA Messina APS e Responsabile Nazionale Area Tematica SIGEA-APS “Paesaggi, Aree Naturali Protette e Rete Natura 2000”
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