La Contrada dei Guardinfanti: un angolo di Torino tra storia, moda e misteri di corte

  • Postato il 15 giugno 2025
  • Cultura
  • Di Quotidiano Piemontese
  • 1 Visualizzazioni

TORINO – Passeggiando per il centro di Torino, capita spesso di notare colorati drappi appesi tra vicoli e cortili, magari nella zona tra via Barbarù, via Garibaldi e via San Tommaso, e chiedersi: “Cosa rappresentano? E cos’è la Contrada dei Guardinfanti?”. Dietro a questo nome insolito si nasconde una delle storie più affascinanti e curiose della città.

La Contrada dei Guardinfanti è una delle aree più antiche del centro storico, corrispondente a una porzione dell’antica Augusta Taurinorum romana. Diversamente da altre zone, profondamente rinnovate nei secoli a partire dal Seicento con gli interventi urbanistici dei Savoia, questa contrada ha conservato il suo tessuto urbano medievale, con vie strette, case a ringhiera e un’atmosfera autentica, ricca di botteghe e piccole attività artigianali.

Ma è il nome a raccontare la parte più interessante. Fino all’Ottocento, qui si trovavano numerose botteghe specializzate nella produzione e vendita dei “guardinfanti”, una sorta di telaio rigido (in legno o metallo) che le donne nobili portavano sotto le gonne per allargarle e conferir loro una forma a campana. Nati inizialmente per proteggere le donne incinte dagli urti, divennero in breve tempo oggetti di moda, simbolo di eleganza e status sociale.

Una leggenda narra addirittura che i guardinfanti servissero anche a nascondere gravidanze indesiderate all’interno delle corti nobiliari, un mistero che aggiunge un tocco intrigante alla storia del quartiere.

Oggi, la Contrada dei Guardinfanti rimane uno dei luoghi più suggestivi di Torino, custode silenziosa di un passato fatto di moda, ingegno e piccoli segreti di corte.

L'articolo La Contrada dei Guardinfanti: un angolo di Torino tra storia, moda e misteri di corte proviene da Quotidiano Piemontese.

Autore
Quotidiano Piemontese

Potrebbero anche piacerti