La doppia mostra di Nicola Nannini al museo d’impresa Cubo di Unipol a Bologna 

Nicola Nannini (Bologna, 1972) è un artista colto, acuto, ironico. Sa raccontare le sue opere aggiungendo contenuti profondi rispetto a elucubrazioni mentali spesso inutili o a mere descrizioni dei soggetti e della tecnica, che peraltro il bolognese padroneggia perfettamente. Inoltre, il pittore vive a Cento, in un angolo di Pianura Padana equidistante da Ferrara, Bologna e Modena: “Un territorio atroce, dove non c’è nulla, le uniche alture sono quelle degli argini” ha dichiarato Nannini durante la presentazione della mostra Non è ancora buio allestita nelle due sedi bolognesi di Cubo Unipol. In quella bassa pianura “per trovare la bellezza bisogna essere molto attrezzati, ci vuole del coraggio per viverci. Nelle case, dove negli anni ’50 e ’60 è arrivata la modernità, ci sono però delle vite, c’è un’umanità profonda”.  

La mostra di Nicola Nannini a Bologna 

Quegli edifici parallelepipedi, che potrebbero essere stati costruiti in qualsiasi posto nel mondo perché privi di ogni connotazione, e quel paesaggio fondamentalmente vuoto (“ci sono delle notti di nebbia in cui mi chiedo se sono vivo o se sono morto”, rimarca l’artista), diventano per Nannini un foglio bianco da riempire con l’immaginazione. Ecco allora che, sovrapponendoli a un paesaggio di assoluto realismo, l’artista aggiunge sulla tela giganteschi animali esotici che si abbarbicano sulle casette, individui in tuta anticontaminazione che sostano davanti alle recinzioni, protagonisti del Mago di Oz in posa nei giardinetti o ancora un’astronave che sorvola una famigliola felice.  

Gli oggetti collezionati da Nicola Nannini 

A completare la selezione destinata alla sede di Porta Europa sono convocate anche delle persone “vere”, dei tipi che ciascuno di noi può incontrare per strada, a cui l’artista affianca gli accessori caratteristici: occhiali, orologi, cellulari, scarpette da danza. Nannini dipinge la sua “collezione di esseri umani” fin dal 2005 sia mediante “identikit” singoli sia tramite grandi opere che raffigurano, ad esempio, una lunga fila di persone che aspetta l’autobus. Negli spazi espositivi di Cubo nella Torre Unipol sono invece riunite le affascinanti visioni notturne, con le loro atmosfere rarefatte, prive delle presenze umane: “è stata la notte a insegnarci i nomi del nero e quelli del blu”, scrive a proposito di questi lavori Simona Vinci.  

La pittura e narrativa contemporanea di Nannini 

Tra gli obiettivi di Cubo c’è quello di dare rilievo agli artisti del territorio bolognese, e si deve ad Angela Memola, Responsabile Arte e patrimonio artistico del museo d’impresa del Gruppo Unipol, l’idea di affiancare i dipinti di Nicola Nannini con un testo narrativo, affidando l’impresa a una scrittrice condivide con il pittore il contesto abitativo della pianura padana, Simona Vinci. Il risultato è un efficace gioco di rimandi e suggestioni tra parole e immagini: “Ce ne siamo andati e siamo tornati. E il campo restava ad aspettarci, quando tornavamo la sera”, oppure “Cos’hanno visto? E chi vede cosa? La questione del vedere è sempre complicata”. Dal testo pubblicato in catalogo emergono peraltro tutti gli aspetti dello stile di Vinci, compreso quel pizzico di horror – “la pianura è piena di denti, basta scavare” –  che fa scorrere un brividino lungo la schiena, pari a quello suscitato dalle presenze assurde nelle opere di Nannini. Discipline diverse raccontano così gli stessi luoghi, gli stessi esseri che li popolano, lo stesso cielo lattiginoso. E visitando la mostra è inevitabile rivolgere un pensiero ai tanti creativi surreali, onirici, talvolta un po’ matti che, da sempre, hanno affondato le loro radici nel suolo alluvionale lasciato dal Grande Fiume. 

Marta Santacatterina 

Libri consigliati: 

(Grazie all’affiliazione Amazon riconosce una piccola percentuale ad Artribune sui vostri acquisti)  

L’articolo "La doppia mostra di Nicola Nannini al museo d’impresa Cubo di Unipol a Bologna " è apparso per la prima volta su Artribune®.

Autore
Artribune

Potrebbero anche piacerti