La gauche di Tridico, la prof Donatella Di Cesare capolista a Reggio
- Postato il 29 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
La gauche di Tridico, la prof Donatella Di Cesare capolista a Reggio
La lista di Pasquale Tridico in Calabria include Donatella Di Cesare e diversi sindaci, lanciando la campagna contro Occhiuto. Con il pentastellato pure Michele Tripodi, sindaco di Polistena.
Donatella Di Cesare, la prof universitaria più a sinistra dei talk show politici, guiderà la lista Tridico presidente in provincia di Reggio Calabria. Negli ultimi giorni i suoi social erano particolarmente vocati al racconto delle meraviglie di questa regione. Forse è solo un caso, forse no. Origini sidernesi, la docente della Sapienza di Roma ha partecipato nel corso degli anni alla scuola estiva di filosofia Scholé, uno degli avamposti culturali calabresi, di stanza a Roccella Jonica. In tanti la ricordano pure per il tweet che fu letto dalle destre e non solo come una difesa della lotta armata e, in particolare, dell’ex brigatista rossa, Barbara Balzerani morta proprio quel giorno. La prof si è affrettata a smentire questa versione dei fatti.
OLTRE DONATELLA DI CESARE ECCO LA SQUADRA CHE AFFIANCHERÀ TRIDICO
Una campagna acquisti che porta nella lista di Tridico anche: il sindaco comunista (fa parte della segreteria nazionale del PCI) di Polistena, Michele Tripodi; Filippo Sestito (fa parte di Arci Calabria ed è direttore del Centro Studi del “Centro Servizi per il volontariato Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia – Calabria Centro); Irene Calabrò, assessore del Comune di Reggio Calabria con deleghe al Bilancio, Cultura, turismo; Edoardo Giudiceandrea, sindaco di Calopezzati e fratello dell’ex consigliere regionale del Pd (al governo della Regione c’era Oliverio), ma eletto con Democratici progressisti; il sindaco di Campana, Agostino Chirarello; il consigliere regionale uscente eletto con De Magistris, Ferdinando Laghi e la consigliera comunale di Cosenza, Bianca Rende. Sondato anche il sindaco di Sant’Agata del Bianco, Domenico Stranieri.
IL RALLY DI INIZIO CAMPAGNA A SPEZZANO DELLA SILA
Intanto ieri, 28 agosto 2025, sera è partita da Spezzano della Sila la corsa verso la presidenza della Regione Calabria di Pasquale Tridico. «Questo è il mio sangue! Questa è la mia terra!». Ecco il grido dell’europarlamentare pentasellato davanti al militanti della Festa dell’Unità provinciale del Partito Democratico. Sul palco presenti con l’economista originario di Scala Coeli, oltre al sindaco Salvatore Monaco, anche Nicola Irto, Matteo Lettieri e Giuseppe Fulci, rispettivamente segretari regionali e provinciali del Pd e il segretario del circolo locale.
LE ACCUSE AD OCCHIUTO E L’APPELLO AL VOTO
Tridico entra subito a gamba tesa sulle dimissioni di Occhiuto: «Lo manderemo a fare il consigliere regionale nelle file dell’opposizione, perché noi vinceremo questa competizione elettorale del 5 e 6 ottobre». Non è da meno Nicola Irto: «Con le sue dimissioni il presidente uscente ha fatto due mosse sbagliate, la prima perché ci credeva impreparati ed, invece, in venti giorni abbiamo ricompattato la nostra coalizione, cosa che non era mai accaduta nelle competizioni precedenti; e poi perché credeva di prenderci in contropiede ed, invece, siamo preparati a vincere».
Le bordate contro il presidente uscente (mai nominato) non finiscono qui, perché l’elenco delle cose non fatte è lungo, come un rosario: «Dall’aver lasciato una regione con il primato di essere ultima in tutto allo sfascio di una sanità inesistente». Poi l’appello di portare la gente a votare «perché nell’ultima competizione elettorale è andato alle urne un calabrese su sei». Nel suo intervento il sindaco di Spezzano della Sila, Salvatore Monaco ha denunciato l’assenza della Regione rispetto ai problemi delle aree interne.
SANITA’, PONTE DELLO STRETTO E REDDITO DI CITTADINANZA: LE PROPOSTE DI TRIDICO
Ma il piatto forte era rappresentato da che cosa avrebbe detto Pasquale Tridico: «Qui è il mio sangue, qui è la mia terra, mio padre raccoglieva patate in Sila e per questo sono sceso in campo per vincere». Chiodo fisso la sanità: «Non è possibile che per aver diritto ad una semplice cura sanitaria o per un semplice ricovero (come previsto dalla Costituzione che loro volevano stravolgere con l’Autotomia differenziata) mi devo rivolgere alla raccomandazione di un politico! Basta con i selfie per l’inaugurazione di un bagno». Ha raccontato il dramma vissuto dalla mamma l’anno scorso: sballottata da un ospedale all’altro, fino ad essere mandata a quello di Acri!
Poi le proposte: «Qui c’è bisogno di sviluppo vero. C’è bisogno di collegamenti veri: non di un Ponte dello Stretto che non serve a nessuno, perché per arrivarci servono ore ed ore, in quanto non esistono strade e collegamenti con i paesi dell’interno! C’è bisogno di un patto federazione fra tutte le Regioni del Sud. La mia giunta sarà formata dagli amministratori locali, perché solo loro conoscono i probeli reali della gente. Questo lo abbiamo scritto nel programma dei dieci punti»! Ed a proposito delle aree interne: «Hanno distrutto la forestazione, spopolando i paesi». Poi racconta la sua idea di introdurre il Reddito di cittadinanza a favore delle fasce più deboli. Prima di ricevere il lungo applauso della Festa dell’Unità.
Il Quotidiano del Sud.
La gauche di Tridico, la prof Donatella Di Cesare capolista a Reggio