“La mia migliore amica mi ha accusato di non esser stata abbastanza entusiasta per la sua casa nuova e mi ha fatto ghosting dopo 30 anni di amicizia”: lo sfogo è virale
- Postato il 13 ottobre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Un’amicizia trentennale finita per una “colpa” che ha del surreale: non essere stata “abbastanza entusiasta” per la casa nuova dell’amica. È la storia, raccontata su un forum di Mumsnet e ripresa dalla rivista americana People, di una donna che è stata “ghostata” dalla sua migliore amica che è letteralmente sparita nel nulla dopo 30 anni di amicizia. Il suo sfogo è diventato virale, trasformandosi in un caso emblematico di amicizia “tossica” e scatenando un’ondata di solidarietà sul web.
“Sono stata ‘ghostata’ al momento per qualcosa – non so ancora bene cosa – dato che non mi ha ancora informato di cosa ho fatto di sbagliato”, ha esordito la donna nel suo post, descrivendo una situazione di silenzio punitivo. “Di recente – ha spiegato – la mia amica mi ha detto che non sono stata sufficientemente entusiasta per la sua nuova casa da soddisfare le sue aspettative”. La donna, che si definisce una “ex-compiacente”, ha poi svelato che questo episodio è solo la punta dell’iceberg di una relazione profondamente sbilanciata: “La verità è che, tra le volte in cui mi dice costantemente come non soddisfo le sue aspettative di amica, lei è stata un’amica terribile per me”, ha continuato. “Costantemente critica sulla mia vita, sulla mia genitorialità, sulle cose che faccio”. “Mi ha ripetutamente dato una lista delle sue aspettative su di me – prosegue lo sfogo – e mi dice sempre quale dovrebbe essere, secondo lei, lo standard d’amicizia”, ha spiegato, concludendo con una frase amara: “Mi fa sentire una m***a anche riguardo a me stessa”.
Il suo racconto ha raccolto un sostegno unanime da parte della community online, che non ha esitato a definire il comportamento dell’amica come manipolatorio e tossico: “Non porta nulla alla tua vita se non dolore, quindi lasciala andare“, ha scritto un utente. Qualcun altro ha suggerito che il “ghosting” fosse una “tecnica di controllo e manipolazione” e che lei avrebbe dovuto “andarsene”. Il consiglio più diffuso è stato quello di tagliare i ponti in modo definitivo: “Bloccala e lascia perdere. Questa non è un’amicizia”, ha sentenziato un terzo. “Ma prima di farlo, non credo che potrei resistere a mandarle un messaggio per dirle cosa penso del suo comportamento, delle sue pretese, del suo egoismo. Dopotutto, lei non sembra preoccuparsi dei tuoi sentimenti”.
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