La Nba attende l’esordio di Cooper Flagg: cos’ha di speciale la prima scelta del draft che sta affinando l’intesa con Davis giocando ai videogiochi
- Postato il 11 settembre 2025
- Sport News
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’attesa non è la stessa che circondava nel 2023 l’ “alieno” francese Victor Wembanyama, considerato da tutti un talento generazionale. Ma se sei capace di segnare 42 punti in una partita della Atlantic Coast Conference, una delle più storiche e difficili della pallacanestro universitaria americana, qualcosa di speciale ce l’hai eccome. Già quando era all’high school, gli scout NBA avevano segnato sul taccuino il nome di Cooper Flagg. Adesso, con la lega in partenza tra poco più di un mese, i riflettori sono tutti puntati sulla prima scelta assoluta del draft 2025.
Ala di 206 cm selezionata dai Dallas Mavericks, il 18enne statunitense dovrà gestire pressione e aspettative. E vuole farsi trovare pronto, anche a giocare con i compagni. All’inizio dei training camp (la preparazione per la stagione regolare) mancano ancora un paio di settimane, ma Flagg ha escogitato un modo per “allenarsi” con la squadra. Uno schermo, un joystick ed NBA 2k26, il celebre videogioco che riproduce la lega americana. Così sta simulando i movimenti e testando il suo affiatamento con le stelle dei Mavs, Anthony Davis e Kyrie Irving. “Ho parlato molto con Cooper nelle ultime settimane e sta già cercando di inserirsi nella squadra usando il nostro videogame – ha dichiarato a Heavy Sports Ronnie Singh, direttore del marketing digitale del marchio NBA 2k –. La nostra AI è davvero ottima, simula l’esperienza di essere in campo”. Motivo per cui, ha raccontato ancora il volto pubblico del franchise, “molti cestisti che non giocano spesso con il videogame sono già intrinsecamente bravi perché hanno un istinto naturale per come si muoveranno i loro compagni di squadra”.
Dai campi virtuali ai parquet della NBA
Poi, però, il parquet virtuale non è la vera pallacanestro. La certezza è che Flagg dovrà cercare di inserirsi nel nuovo sistema Mavs (rinnovato dopo la clamorosa trade di Luka Doncic) sfruttando appieno le armi più pericolose del suo repertorio. Penetrazioni, contropiede, uno contro uno dal palleggio, verticalità ed esplosività nei pressi del ferro nelle due metà campo. Finché non diventerà continuo nel tiro dalla lunga distanza, probabilmente le difese gli lasceranno più spazio fuori dall’arco dei tre punti. La direzione della stagione, poi, passerà dall’intesa con Davis, soprattutto con Irving ancora i box. Lo scorso marzo il play/guardia campione Nba con Cleveland nel 2016 si è lesionato il legamento crociato sinistro e, nonostante abbia accelerato il recupero, non c’è ancora una data per il rientro.
Dallas non lo vuole forzare. Anche perché in Summer League (il torneo estivo dei team della NBA), l’allenatore Jason Kidd ha provato Flagg come playmaker. Prima un match di adattamento contro i Lakers, con solo 10 punti e 5/21 al tiro. Poi l’exploit con San Antonio: 31 punti in 31 minuti, mettendo in mostra tutto l’arsenale offensivo (tentando il canestro sempre 21 volte). Per l’ex punta di diamante dell’università di Duke, giocatore dell’anno NCAA nel 2024-2025, c’è ancora da lavorare soprattutto sul tiro da tre e in NBA ci sarà il tempo per farlo. A maggior ragione in una franchigia in cui sarà affiancato da veterani come Klay Thompson, Davis e Irving e un coach, Kidd, che nel 2011 ha vinto il titolo proprio con i texani. Intanto però, nei due soli incontri giocati durante la Summer League, il classe 2006 ha chiuso con una media di 20.5 punti, 5.0 rimbalzi e 2.5 assist, aggiungendo anche palle rubate e una stoppata a partita. È già il favorito numero uno al premio di rookie dell’anno.
L’investitura di LeBron James
Anche LeBron James, uno dei migliori cestisti (e atleti) della storia, ha visto nel ragazzo di Newport, nel Maine, un ampio potenziale. “Credo voglia diventare uno dei più grandi. Ha avuto una super annata a Duke – aveva affermato a poche ore dal draft –. In campo sa fare tante cose diverse: può giocare con il pallone in mano o lontano per riceverlo, il suo tiro da fuori continuerà a migliorare ed è già adesso un ottimo atleta, con un salto esplosivo”. Ad amplificare le possibilità di avere un forte impatto nella lega, aveva dichiarato ancora James, l’integrazione in una squadra di campioni: “Avere ogni giorno attorno quel tipo di presenza, leadership e intelligenza cestistica sarà incredibile per lui. Penso avrà un impatto stupefacente”. Per Flagg, il match d’esordio in Nba sarà contro i San Antonio Spurs di Dylan Harper, scelto al draft con la seconda chiamata. La data da segnare in rosso sul calendario è il prossimo 22 ottobre. Per passare, finalmente, dal videogioco alla realtà.
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