La nuova persona più ricca della Cina è il fondatore di un impero di bevande
- Postato il 25 luglio 2025
- Money
- Di Forbes Italia
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Zhong Shanshan, fondatore e presidente del colosso delle bevande Nongfu Spring, ha riconquistato il titolo di uomo più ricco della Cina, grazie alla ripresa della sua azienda e ai problemi familiari del principale rivale, il gruppo Hangzhou Wahaha.
La classifica dei più ricchi della Cina
Zhong, 70 anni, ha un patrimonio netto stimato da Forbes in 65,7 miliardi di dollari, derivante principalmente dalla sua quota in Nongfu Spring. È il numero uno in Cina nella Real-Time Billionaires List, superando di poco Zhang Yiming, cofondatore di ByteDance, che possiede una fortuna di 65,5 miliardi di dollari legata alla casa madre della piattaforma di video brevi TikTok.
Il ritorno del magnate delle bevande è frutto del +35,8% registrato quest’anno dalle azioni di Nongfu Spring quotate a Hong Kong. A sostenere il rally è un miglioramento delle prospettive per il core business dell’azienda, ovvero l’acqua in bottiglia, che lo scorso anno ha sofferto a causa delle forti promozioni applicate anche dal brand stesso per attirare consumatori più attenti alla spesa.
Quest’anno la pressione sui prezzi dovrebbe attenuarsi, mentre Pechino cerca di arginare le guerre dei prezzi in vari settori per aiutare un’economia minacciata dalla deflazione, spiega Kenny Ng, strategist di Everbright Securities International, da Hong Kong, via WeChat.
I numeri dell’azienda
In quanto leader del settore, Nongfu Spring dovrebbe inoltre beneficiare del fenomeno degli stock estivi da parte dei consumatori, soprattutto mentre le piattaforme e-commerce cinesi distribuiscono sussidi per far crescere il loro business nel food delivery, ha scritto via email Jacky Tsang, analista di Morningstar con base a Hong Kong.
In una nota di luglio, Tsang ha stimato che le vendite di Nongfu Spring cresceranno del 13,6% anno su anno, raggiungendo i 48,7 miliardi di yuan (6,8 miliardi di dollari) nel 2025, grazie anche alle ottime performance della linea di tè dell’azienda.
Lo scorso anno, il fatturato è rimasto stabile a 42,9 miliardi di yuan, in quello che l’azienda ha definito nel suo report annuale come un periodo di “attacchi e prove senza precedenti”.
Le accuse a Zhong
Zhong, in passato, è stato accusato di aver costruito la sua immensa ricchezza indebolendo l’ex socio in affari Zong Qinghou, fondatore (poi scomparso) del gruppo Wahaha, anch’esso con sede a Hangzhou. Zong è morto lo scorso anno a 79 anni. Zhong ha sempre respinto tali accuse, ma ha dovuto affrontare un altro fronte critico quando alcuni consumatori nazionalisti hanno contestato il packaging di alcuni prodotti Nongfu Spring, definendolo “pro-Giappone” a causa delle illustrazioni ritenute in stile nipponico.
A causa di quel problema di immagine e della guerra dei prezzi, le azioni dell’azienda crollarono, facendo perdere a Zhong il titolo di uomo più ricco della Cina. Ma il contesto competitivo è cambiato nel 2025 e potrebbe ulteriormente favorire Nongfu Spring, anche per via delle turbolenze in casa Wahaha, dove la dirigenza sta cercando di gestire un’escalation di conflitti familiari, spiega Ng di Everbright.
La faida sta danneggiando l’immagine del marchio Wahaha, azienda privata da sempre rappresentata come simbolo nazionale guidato da Zong, imprenditore frugale e molto legato alla famiglia, in particolare alla figlia Zong Fuli. Nota anche come Kelly, era ritenuta l’unica figlia del fondatore: l’anno scorso ha preso il suo posto come presidente ed è anche l’attuale ceo del gruppo.
Ma un procedimento giudiziario ha affermato che Zong avrebbe avuto altri figli. Tre persone che si dichiarano fratellastri di Kelly Zong chiedono ora che vengano istituiti trust del valore di 700 milioni di dollari ciascuno a loro favore. L’udienza relativa alla causa è fissata per il 1° agosto presso l’Alta Corte di Hong Kong, secondo quanto indicato sul sito del tribunale.
Wahaha non ha risposto alle richieste di commento.
Hu Xijin, ex direttore del Global Times, quotidiano legato allo Stato, ha dichiarato la scorsa settimana su Weibo che l’immagine pubblica positiva del defunto Zong è stata compromessa. Ng di Everbright ritiene che la causa potrebbe distrarre il management dalle questioni aziendali — proprio mentre la competizione si intensifica nella stagione estiva.
“Una causa che coinvolge i vertici aziendali danneggia l’immagine del marchio”, afferma. “E può anche indebolire la capacità del management di concentrarsi sulle strategie di business.”
La struttura societaria di Wahaha resta per ora intatta. Kelly Zong possiede ancora il 29,4% dell’azienda, ereditato dal padre, secondo quanto riportato dal database societario cinese Qichacha. Il principale azionista del gruppo è un braccio d’investimento del governo municipale di Hangzhou, con una quota del 46%, mentre il restante 24,6% è detenuto dai dipendenti dell’azienda, secondo i documenti Qichacha. Secondo Shen Meng, direttore generale della boutique di investment banking Chanson&Co. con sede a Pechino, è possibile che gli azionisti legati al governo intervengano per evitare un’escalation della faida.
L’articolo La nuova persona più ricca della Cina è il fondatore di un impero di bevande è tratto da Forbes Italia.