“La Sindaca”, un locale del centro storico dedica un piatto a Silvia Salis. Che apprezza

  • Postato il 22 agosto 2025
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  • Di Genova24
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salis patalin

Genova. Che cosa accomuna la regina Margherita di Savoia, Sir Arthur Wellesley duca di Wellington, il pittore Vittore Carpaccio e Silvia Salis? Tutti questi personaggi hanno avuto l’onore di vedersi dedicato un piatto, una specialità gastronomica. Che sia la pizza per eccellenza, il famoso filetto in crosta, la pietanza di carne cruda o – nel caso della sindaca di Genova – una patata al cartoccio.

L’idea di dedicare una patata al forno a Silvia Salis è di Jessica Musumeci, vulcanica titolare di Patalin, un piccolo locale nel centro storico specializzato, appunto, in jacket potato, patate al forno farcite con i più svariati ingredienti. Da oggi, al bancone di Patalin, sarà possibile ordinare “La sindaca”, una patata ripiena di pollo sfilacciato, erbette, senape, yogurt e insalatina. Il prezzo è, diciamo, contemporaneo: 9 euro.

La novità è stata annunciata con un post sui social – e su Instagram è già arrivato il “mi piace” di Silvia Salis – nel quale, oltre a raccontare il concept del piatto, si approfitta dell’occasione per invitare la prima cittadina a un ritorno nei vicoli, in particolare nella zona della Maddalena/Macelli di Soziglia, per ascoltare le problematiche del quartiere e ripartire dal dialogo avviato durante la campagna elettorale.

Da Patalin tutte le patate ripiene rappresentano personalità, mestieri e passioni femminili e si gioca sulle metafore tra ingredienti e caratteristiche – spiegano non senza una certa poesia gli ideatori dell’iniziativa dedicata a Silvia Salis – la patata “La Sindaca” è sorridente e decisa, sguardo dritto, non perde l’eleganza neanche mangiando il pollo, i colori sul senape le danno quel tocco giusto di curiosità, grinta e acidità che ci fanno sperare in un abbraccio tra i contrasti in accordo, spunta una collana di perle, bianche come lo yogurt, saranno i progetti bianchi, quelli genuini, fatti di ascolto con chi vive e lavora in un luogo e ha voglia di migliorarlo partendo dal dialogo tra le cose e le persone. Ci deve essere posto per tutti ma a volte è meglio accordarsi”.

Autore
Genova24

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