La sound artist Ellen Arkbro dall’organo di Palazzo Chigi Saracini di Siena alla Biennale Musica di Venezia 

Lo scorso sabato 23 agosto 2025 nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini a Siena, la compositrice, sound artist e performer svedese Ellen Arkbro ha presentato, in prima italiana, il suo ultimo lavoro Nightclouds. Lo ha fatto in un’inedita versione acustica utilizzando l’organo costruito dall’officina organaria Veggezzi-Bossi nel 1923 e recentemente restaurato. Completamente elettrico, dotato di tre tastiere e una pedaliera concavo-radiale con 32 note l’organo nasce come parte del restauro del palazzo attualmente sede dell’Accademia Musicale Chigiana. È uno strumento (quasi venerato) considerato come un gioiello sinfonico, funzionale tanto per la didattica avanzata che per la performance e Ellen Arkbro, che oltre a essere una straordinaria concertista, è una figura di riferimento della scena elettronica internazionale, lo ha utilizzato in maniera unica. 

Ellen Arkbro, Chigiana International Festival 2025
Ellen Arkbro, Chigiana International Festival 2025

I debiti teorici di Ellen Arkbro 

Non è facile raccontare la sua musica di Ellen Arkbro, se mai la musica possa essere davvero raccontata… Nata a Stoccolma nel 1990. Arkbro ha dapprima sperimentato il canto corale, il jazz e l’esibizione in band giovanili. Nella città natale ha studiato musica elettronica al Royal College of Music, per poi approfondire soluzioni microtonali con Marc Sabat a Berlino. Nel 2014 ha lavorato intorno alle tecniche di tuning con La Monte Young e Marian Zazeela a New York. Nelle sue esplorazioni armoniche Arkbro attinge con equilibrio a influenze diverse che coagula in toni meditativi, generando atmosfere che si collocano nel cuore della tradizione musicale del minimalismo nord-europeo. Le composizioni di Arkbro sono costruite intorno a note lunghe alternate a silenzi prolungati; in questo modo si apparentano tanto alla corrente minimalista americana di La Monte, Young, Steve Reich e Brian Eno che alla drone music di William Basinski. L’uno e l’altro debitori a loro volta di Giacinto Scelsi (Arcola 1905 – Roma, 1988) teorico della centralità del suono e dello spazio timbrico. Per decifrare la miscela musicale di Arkbro è utile infine ricordare le ricerche sulla dilatazione temporale di Morton Feldman (USA, 1926-1987) vicino all’ambiente dell’avanguardia newyorkese degli Anni ’50 e ’60 dove si accompagnava ad artisti come Mark Rothko, Jackson Pollock, Philip Guston ma soprattutto a John Cage, con il quale aveva instaurato un profondo legame artistico. 

Ellen Arkbro non solo musica, anche performing arts 

Le composizioni di Arkbro pretendono da chi ascolta un processo attivo di partecipazione, un invito a trasformarsi gradualmente nel suono stesso. Per fare questo Arkbro integra in modo innovativo strumenti acustici e sonorità elettroniche, fuse in combinazioni sorprendenti:  oltre alle composizioni per organo, pianoforte e synth, Arkbro si dedica anche a installazioni sonore e progetti di sound art. Sue opere site-specific sono state presentate in prestigiosi contesti internazionali, come il Barbican di Londra, la   Kölner Philharmonie, il Museu Serralves di Porto, l’Issue Project Room di New York, l’Oude Kerk di Amsterdam, il Silent Green di Berlino e l’Ina GRM di Parigi. La sua presenza a Siena è un riconoscimento al lavoro che la rassegna Current Shapes del Chigiana International Festival (curata da Pietro Ferrari e Camille Verhelst, in collaborazione con Accademia Chigiana, radioarte.it e Inner room) ha conquistato nel panorama contemporaneo come centro capace di indagare le nuove tendenze in ambito sonoro. 

Dopo Siena, Ellen Arkbro alla Biennale Musica 2025 di Venezia 

La compositrice svedese è ora attesa a Venezia. Sarà infatti protagonista anche del programma della Biennale Musica 2025 (in avvio dal prossimo 11 ottobre 2025) con un’opera appositamente commissionata. Qui eseguirà in prima assoluta una nuova composizione per tre viole da gamba, opera con cui si propone di approfondire ulteriormente la sua esplorazione delle qualità trascendentali del suono armonico. Ancora una volta le sue tessiture armoniche inviteranno l’ascoltatore a un inteso atto collettivo di trasformazione. 

Aldo Premoli 

Chigiana International Festival

Biennale Musica 2025

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Autore
Artribune

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