La top 10 dei C-SUV più venduti in Italia a giugno 2025, benzina e ibrido comandano

  • Postato il 6 luglio 2025
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  • Di Virgilio.it
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Lungo lo Stivale i C-SUV restano la scelta più battuta per spostarsi tra città e provincia con facilità. I numeri di giugno 2025 lo confermano: benzina e ibrido dominano le vendite con una classifica di dieci modelli che tengono testa a proclami elettrici. Nei ranghi ci finiscono crossover appena nati e vecchi leoni a fine corsa, tutti piazzati con migliaia di targhe che riempiono dalle strade di quartiere alle autostrade nei weekend. All’acquirente medio interessano le dimensioni e i motori, nei limiti delle possibilità di spesa. Questa tipologia funziona perché offre taglia media, abitacolo rialzato e un bagagliaio abbastanza capiente. La top 10 fotografa un Paese affezionato alla formula mista: benzina o ibrido, pronto a cambiare solo quando conviene davvero. Ecco i C-SUV più venduti in Italia a giugno 2025.

Dalla decima alla sesta posizione

Symbioz chiude la top 10 con 999 targhe, ma non è un fanalino di coda qualsiasi. Renault l’ha piazzata a metà strada tra Captur e Austral: lunga 4,41 metri, 143 cavalli con l’ibrido E-Tech che combina un 1.6 aspirato e due motori elettrici. Consuma meno di 5 litri ogni cento chilometri, abbastanza per convincere famiglie giovani e pendolari urbani a non fare il salto sul full electric. Oltre a Google integrato, l’abitacolo vanta un tetto Solarbay oscurabile a tocco e un bagagliaio da 492 a 624 litri scorrendo i sedili. Prezzi di listino a partire da 32.100 euro: la Losanga punta a mordere il segmento senza chiedere troppi sacrifici.

L’Audi Q3 torna a respirare quota mille: 1.047 targhe in un mese dicono che il fascino Quattro mantiene la stessa vivacità. Condividendo la piattaforma MQB Evo con Tiguan, sfodera dimensioni compatte all’insegna comunque dello stile. Il “cuore pulsante”? Si parte dal 1.5 TFSI da 150 cavalli e si sale al 2.0 da 228, con la trazione quattro a chiudere il cerchio. Dentro, il doppio display e l’impianto Sonos per una musica pulita anche nel traffico profumano di futuro, mentre il bagagliaio tiene 585 litri veri. I prezzi da 42.500 euro lo rendono un compromesso stabile.

Con 1.084 immatricolazioni, la C-HR, acquistabile a 34.700 euro, mostra ancora una volta che l’ibrido Toyota, quando funziona, bypassa le mode. La linea resta riconoscibile evitando di scadere nella copia: 4,36 metri di taglio coupé, full hybrid da 1.8 o 2.0 litri tra 138 e 193 cavalli, oppure la plug-in da 223 cavalli per scivolare in ZTL a batteria scarica. A bordo, un salotto essenziale, display fino a 12 pollici, luci ambient, ADAS completi. Il bagagliaio è fatto per valigie e giri di tutti i giorni. In definitiva, la C-HR assicura la praticità tipica di casa Toyota, giocando sulla praticità giapponese da sempre sinonimo di vendite.

Non un monumento nostalgico: 1.102 targhe a giugno decretano il successo della Tonale. In vendita a partire da 40.950 euro, esce da Pomigliano, condivide ossatura con Jeep Compass e Renegade mettendo però il tocco Alfa: mild hybrid da 160 cavalli per l’uso quotidiano, plug-in da 280 cavalli di adrenalina fuori città. Cruscotto digitale a cannocchiale, plancia pulita, tutto spinto per tenere la guida al centro. L’assetto? Da manuale: zero mollezze da poltrona su ruote. I 580 litri di bagagliaio non lo trasformano in un furgone, tuttavia bastano per viaggi corti. Tonale conferma l’impronta del Biscione anche in versione ibrida.

La GLA si prende la sesta piazza con 1.270 targhe, segnale che la Stella resta la porta d’ingresso premium. Il restyling recente ha limato sia fari sia fanali, e infilato il MBUX nuovo di fabbrica: doppio display da 10 pollici abbondanti, navigazione fluida, connessioni wireless fluida e stabile. Il 2.0 mild hybrid da 221 cavalli fa il suo, “0-100” sotto i sette secondi, trazione anteriore o 4Matic a seconda di quanto vuoi spingere. Dentro la seduta rialzata comanda la postura, le bocchette turbine costituiscono una prova inconfutabile di quanto Mercedes dedichi il tempo necessario alla forma. I 435 litri di bagagliaio non fanno miracoli ma tengono insieme settimana e weekend.

I preferiti

Sulla cresta dell’onda resiste la Peugeot 3008: 1.297 targhe dicono che i generalisti sanno resistere anche mentre annunciano il nuovo. Nonostante il trascorrere degli anni, la linea regge, gli interni i-Cockpit sono ancora di qualità, il mild hybrid 136 cavalli o diesel 130 soddisfa l’utente medio e il bagagliaio da 520 litri tiene spesa e figlii. I listini partono da 40.970 euro, in attesa che la nuova E-3008 elettrica prenda il testimone. Intanto chi vuole un SUV europeo, pratico e famigliare ci trova ancora senso: Peugeot sa tirare la corda finché il modello fa numeri.

La Sportage colpisce ancora: 1.462 targhe, ricetta coreana. L’ultima generazione ha linee tese, griglia decisa, interni curati senza scimmiottare modelli di fascia alta. Sotto si parte dal mild hybrid 150 cavalli, si passa al full hybrid 180 o al plug-in 265. I 540 litri di bagagliaio tengono botta per famiglie che macinano chilometri. Prezzi da 33.500 euro, garanzia 7 anni: Kia vende tranquillità e finanziamenti chiari, nonché un’assistenza reattiva.

Sul podio rimane la Qashqai: 1.894 immatricolazioni per chi ha inventato il segmento e lo tiene vivo. Restyling 2024, muso più pulito, dettagli rivisti. Sotto la carrozzeria mild hybrid 140 cavalli o e-Power 190: nessuna spina, ma un benzina che ricarica l’elettrico in corsa. La guida è pensata per dire addio al diesel senza rimorsi. Bagagliaio intorno ai 500 litri, prezzo base di 32.100 euro. Nissan fa a meno di vendere sogni di lusso: promette giorni che filano lisci, punto.

Tiguan resta un blocco solido: 2.193 targhe, aggiornamenti di fino, con piattaforma MQB Evo, interni aggiornati, ADAS nuovi, infotainment riscritto. Sotto i soliti motori: benzina TSI mild hybrid fino a 204 cavalli, diesel TDI ancora in listino per chi lo preferisce. Il bagagliaio, da oltre 600 litri, risulta comodi per famiglia e flotta. Al prezzo base di 41.200 euro, la Tiguan è emblema di solidità.

Sul gradino più alto sale la BMW X1: 2.314 targhe, l’Elica gira bene anche su dimensioni compatte. La nuova generazione alza l’assetto, stringe le proporzioni, piazza il doppio rene a muso duro. L’ibrido leggero è, al solito, la base, il plug-in da 245 CV avvicina al versante elettrico. L’iX1 full electric cresce ma intanto resta ai margini. Domina il salotto di bordo un doppio display curvo, e le dimensioni non ti inchiodano in città. Prezzo di partenza di 42.200 euro, bagagliaio da 540 litri: basta e avanza per dire “ho preso una BMW” senza spingere su X3 o X5. L’Elica si paga, ma ti restituisce status e rivendibilità.

 

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