“L’acne non ci rende meno degne di essere guardate con amore. Un anno fa ero intrappolata in quella sensazione costante di disagio”: così Sophie Codegoni
- Postato il 29 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“So cosa vuol dire svegliarsi ogni giorno sperando che la pelle sia migliorata, evitare gli occhi, cercare la luce giusta per sembrare più ‘a posto’. Un anno fa ero intrappolata in quella sensazione costante di disagio, come se la mia pelle parlasse più forte di me. Ma sai una cosa che ho capito col tempo? L’acne è una condizione, non un’identità. Non racconta la tua storia, non definisce il tuo valore. È solo pelle, una parte di noi che cambia, guarisce, si ribella a volte, ma non ci rende meno degne di essere guardate con amore, soprattutto da noi stesse“: è un messaggio che Sophie Codegoni ha scritto sui social per una follower che le chiedeva come si possa superare la problematica dell’acne (“Paura che l’acne continui a condizionarmi, non riesco a trovare una cura”).
Perché questa domanda è stata fatta proprio a Codegoni? L’influencer, nel 2024, ha raccontato che la sua pelle, forse risentendo di un particolare momento di stress, si era riempita di acne, come le era accaduto in adolescenza: per lei è stata fondamentale la dermatologa Ines Mordente e la raccomandazione è quella di rivolgersi sempre a un professionista. Quanto al rapporto con il suo corpo, in una intervista a Verissimo, Codegoni ha raccontato: “Non ho mai fatto tanto, ma ho perso il controllo. A 15 anni non hai la maturità di fermarti: vuoi sempre di più. Le prime punturine alle labbra le ho fatte da piccola con il consenso di mamma e papà. Oggi ho eliminato quasi tutto. Non sono contro la chirurgia estetica, ma bisogna amarsi prima e poi migliorarsi senza mai perdere il controllo. Mi sono salvata in tempo”.
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