Ladri sfondano la vetrina di una concessionaria: è la banda della Maserati
- Postato il 25 ottobre 2025
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- Di Virgilio.it
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È durata poco più di tre minuti la notte da film che ha trasformato un tranquillo autosalone di Guidonia in un set da action movie. Sulla via Nazionale Tiburtina, poco prima dell’una, una banda di quattro uomini vestiti di nero, con cappucci e guanti, ha sfondato l’ingresso di una concessionaria a bordo di una Maserati Levante. Un’azione rapida, brutale e precisa: dentro, l’obiettivo era la cassaforte e le chiavi delle vetture in esposizione. Fuori, il motore della Maserati restava acceso, pronto per la fuga.
La dinamica del furto
Le telecamere di sorveglianza, in alta definizione, hanno immortalato ogni secondo dell’assalto. L’auto di grossa cilindrata, grigia e con una targa rubata, abbatte la barra d’ingresso e si ferma davanti alle vetrine del salone. Due uomini restano al volante, altri due scendono con torce fissate ai cappucci e un piccolo arsenale di attrezzi: mazzetta, piccone, piede di porco. In pochi istanti forzano la serranda e la porta principale, penetrando all’interno del locale.
L’azione è fulminea: aprono cassetti, svuotano scrivanie, setacciano gli uffici. Non cercano denaro in contanti, ma qualcosa di più grande. Puntano alle chiavi delle vetture in vendita, tra cui un’Audi RS3 parcheggiata nel salone. Intanto individuano la cassaforte, tentano di smurarla colpendola più volte con la mazzetta, ma il metallo resiste. Le immagini mostrano le scintille, i colpi sordi, la frenesia dei gesti. Poi il cambio di piano: in un angolo trovano un drone e una macchina fotografica Reflex, li infilano negli zaini e decidono di andarsene.
Un bottino esiguo
Fuori, il motore della Maserati continua a ruggire. I complici fanno salire i due uomini e in pochi secondi il gruppo sparisce nel buio della Tiburtina. Nessun bottino importante, ma danni ingenti: vetrine forzate, porte distrutte, arredi danneggiati. La stima complessiva è tra i 4.000 e i 5.000 euro.
Il sistema d’allarme scatta immediatamente, segnalando l’irruzione. Le forze dell’ordine arrivano pochi minuti dopo, ma dei ladri non c’è più traccia. La Maserati utilizzata per il colpo risulta rubata, e sulla targa erano stati applicati numeri presi da un’altra vettura, un classico espediente per rendere difficile la tracciabilità. Dentro l’abitacolo, oltre agli attrezzi da scasso, anche un estintore, un dettaglio non da poco: usato spesso dai criminali per creare una cortina di fumo in caso di inseguimento.
Non un caso isolato
L’episodio, secondo le prime ricostruzioni, non sarebbe isolato. La stessa notte sarebbero stati segnalati tentativi simili in due gioiellerie della Capitale, con dinamiche praticamente identiche: arrivo in auto di grossa cilindrata, ingresso forzato, colpo rapido e fuga in pochi minuti. Una tecnica che lascia pensare a un gruppo esperto, capace di muoversi con precisione militare e di sfruttare veicoli potenti come la Maserati per guadagnare terreno in caso di fuga.
L’intera scena, registrata dalle telecamere interne, mostra un’operazione pianificata nei minimi dettagli ma naufragata per la resistenza della cassaforte e delle auto bloccate. Il sistema di sicurezza dell’autosalone, infatti, impedisce l’avvio dei motori senza la chiave originale, e questo ha reso impossibile portare via le vetture di pregio in esposizione.
Alla caccia dei colpevoli
Gli investigatori stanno analizzando i filmati e i frame delle telecamere esterne per identificare la direzione di fuga e verificare eventuali collegamenti con altre bande specializzate nei furti d’auto di lusso. La Maserati Levante utilizzata per l’irruzione rappresenta un marchio di fabbrica: elegante e potente, ma in questo caso trasformata in un mezzo da fuga per un gruppo di ladri dal sangue freddo e le mani veloci.
Un colpo tanto audace quanto maldestro, che ha lasciato dietro di sé solo vetri rotti e la frustrazione di un bottino da poche centinaia di euro. Le indagini sono in corso, coordinate dalle forze dell’ordine locali, per individuare i responsabili e capire se si tratti di un episodio isolato o dell’ennesima azione di una banda in trasferta specializzata in colpi lampo con supercar rubate.