Lago di Covel, un angolo segreto tra i pascoli e le vette del Trentino

C’è un luogo, incastonato tra i boschi e i prati della Val di Peio, che sembra davvero appartenere a una fiaba: è il Lago di Covel, piccolo specchio d’acqua alpino di origine glaciale, un prezioso scrigno di storia e biodiversità che, nonostante le dimensioni ridotte, riesce a incantare chiunque lo raggiunga. Nel cuore del gruppo Ortles-Cevedale, in provincia di Trento, spicca a un’altitudine di poco superiore ai 1800 metri e fa parte del Parco Nazionale dello Stelvio.

Arrivare fin qui non è difficile, e proprio per questo il Lago di Covel è perfetto anche per chi ama camminare senza dover affrontare sentieri troppo impegnativi. L’escursione comincia da Peio Paese, un delizioso borgo adagiato tra i monti, dove si può lasciare l’auto nei pressi del Museo della Storia. Chi ha tempo dovrebbe già concedersi una piccola sosta: il museo, il vicino cimitero austroungarico e la chiesetta del Dosso di San Rocco regalano una pausa di riflessione e memoria.

Una camminata tra natura, storia e silenzi alpini

Il sentiero che conduce al lago sale con dolcezza, senza mai mettere in difficoltà chi lo percorre. Il dislivello, poco più di 200 metri, si affronta tranquillamente, accompagnati dal fruscio degli alberi e dal profumo della resina. Si cammina lungo una strada forestale e poi su una mulattiera che costeggia il Rio Vioz, piccolo corso d’acqua che, più in alto, si trasforma nella scenografica Cascata di Covel.

Questo è uno dei punti più suggestivi dell’escursione: la cascata appare poco prima di raggiungere il lago ed è uno spettacolo naturale che regala freschezza e stupore, soprattutto nelle giornate più calde.

Man mano che ci si avvicina alla meta, il paesaggio si apre. I boschi di larice lasciano spazio a pascoli verdi punteggiati di fiori, dove spesso si possono incontrare mucche al pascolo e caprette; la presenza della Malga Covel aggiunge un tocco di autenticità: vi si produce ancora oggi un formaggio di capra dal sapore deciso, che sa di montagna e tradizione. Fermarsi per una merenda o un pranzo all’aria aperta, magari approfittando dei tavoli e delle panchine disponibili, è quasi un obbligo per godersi appieno l’esperienza.

E poi, eccolo: il Lago di Covel appare quasi all’improvviso, discreto e silenzioso, come se volesse farsi scoprire solo da chi sa guardare. La superficie è piccola, ma il riflesso delle montagne e del cielo la rende immensa agli occhi di chi osserva. L’acqua è limpida, spesso immobile, e nelle giornate serene il lago si trasforma in uno specchio perfetto che cattura ogni dettaglio del paesaggio alpino tutt’intorno. Qui la natura è padrona, e il silenzio (rotto soltanto dal vento o dal lontano mormorio del rio) invita a sostare, a rallentare, a respirare davvero.

Il lago, inoltre, è un importante biotopo, testimone dell’antica origine glaciale della valle. L’ambiente, protetto e tutelato, rappresenta un ecosistema delicato che racconta la storia millenaria di queste montagne. È fondamentale, dunque, viverlo con rispetto: non lasciare tracce del proprio passaggio, camminare con attenzione, ascoltare e osservare.

Un’escursione per tutti, tra natura e semplicità

Una delle caratteristiche più apprezzate del percorso che porta al Lago di Covel è la sua accessibilità. La prima parte dell’itinerario, fino alla malga, è adatta anche ai passeggini da trekking, così da rendere l’escursione ideale per famiglie con bambini. Chi invece vuole completare l’anello e proseguire oltre il lago, troverà un sentiero un po’ più impegnativo ma perfetto da affrontare con zaino porta-bimbo. L’intero percorso si sviluppa per la maggior parte all’ombra, tra alberi secolari e radure silenziose: una vera salvezza durante le giornate estive più torride.

Il Lago di Covel, insomma, è un invito a riscoprire il piacere della lentezza, a vivere appieno la magia della montagna, a ritrovare un contatto semplice ma profondo con la natura e, una volta scoperto, resta nel cuore. E che chi ama la montagna vorrà tornare a visitarlo, ancora e ancora.

Autore
SiViaggia.it

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