Lamezia, Anac al comune: «Incarichi legali ad avvocati esterni violano il codice dei contratti»
- Postato il 18 settembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Lamezia, Anac al comune: «Incarichi legali ad avvocati esterni violano il codice dei contratti»
L’Anac accusa il Comune di Lamezia Terme di gravi irregolarità nella gestione degli incarichi legali, affidati a tre avvocati esterni dal 2011.
LAMEZIA TERME (CATANZARO)- Il Comune di Lamezia Terme dal 2011 (e con proroga sino al 31/03/2026) ha affidato la gestione del contenzioso in modo continuativo o periodico a tre avvocati esterni «disattendendo in maniera del tutto arbitraria il Codice degli Appalti». Lo ha stabilito l’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) con delibera n. 335, approvata dal Consiglio dell’Autorità il 23 luglio 2025. L’amministrazione comunale ha, infatti, affidato gli incarichi legali assegnando ai tre professionisti un corrispettivo mensile predeterminato che «non tiene in considerazione la quantità né la qualità del servizio prestato dagli avvocati, con un importo pari alla retribuzione annua prevista attualmente dal Ccnl Funzioni locali per l’Area dei Funzionari con differenziale stipendiale zero, aumentato dell’indennità di amministrazione prevista dall’ente locale».
AFFIDATI 2100 INCARICHI
«Per esternalizzare i servizi legali – scrive Anac – è imprescindibile rispettare i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità e pubblicità senza tralasciare il principio di rotazione degli incarichi. L’elevato numero di conferimenti ai tre professionisti, da parte del Comune, ha determinato ingiustificate rendite di posizione in favore dei tre legali che hanno ricevuto 2.100 incarichi in assenza di un apparato motivazionale idoneo a supportare la totale esternalizzazione degli incarichi a favore dei medesimi avvocati».
LE MOTIVAZIONI DELL’AUTORITÀ ANTICORRUZIONE
Per l’Anac «una gestione così articolata degli affidamenti di incarichi legali, si pone in forte contrasto con il principio di rotazione, frustrando il favor partecipationis e facendo sì che gli incarichi vengano reiteratamente conferiti ai tre professionisti individuati con modalità difformi rispetto a quelle previste dal Legislatore». La gestione dell’area legale del Comune dal 2011 in avanti – evidenzia Anac – «appare in distonia con i principi di buon andamento e di imparzialità di cui all’articolo 97 della Costituzione in virtù anche dell’assenza di una adeguata organizzazione dell’Avvocatura Comunale; considerato l’elevato contenzioso cui dover far fronte, infatti, una implementazione ed un rafforzamento dell’organizzazione interna potrebbe, in concreto, limitare l’esternalizzazione dei servizi legali alle controversie per cui si rende necessaria una professionalità specifica».
GRAVI IRREGOLARITÀ E PROROGA FINO AL 31 MARZO 2026
« Si ritengono – continua Anac – non più differibili le valutazioni di competenza della Stazione Appaltante riguardo alle rilevate irregolarità con il fine di assumere quanto prima ogni iniziativa necessaria per far rientrare l’operato dell’Ente locale all’interno dei margini di legalità. Considerato anche che il Comune ha pure deciso di prorogare sino al 31/03/2026 l’incarico ai tre professionisti in spregio a quanto previsto dal Codice dei contratti».
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Lamezia, Anac al comune: «Incarichi legali ad avvocati esterni violano il codice dei contratti»