L’amore travolgente e disperato tra Giovanni Testori e Alain Toubas a teatro: le oltre duemila lettere dei due amanti prendono corpo in “Per sempre”

  • Postato il 13 ottobre 2025
  • Cultura
  • Di Il Fatto Quotidiano
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È stato presentato oggi lunedì 13 ottobre, nella Scatola Magica del Teatro Strehler, “Per sempre”, nuova creazione di Alessandro Bandini (fresco vincitore del Premio Mariangela Melato per giovani attori), produzione LAC Lugano Arte e Cultura, in coproduzione con Piccolo Teatro di Milano, Centro Teatrale Bresciano, Emilia Romagna Teatro ERT. Il debutto è previsto al Teatrostudio del LAC di Lugano mercoledì 22 ottobre alle ore 20 (replica giovedì 23 e venerdì 24, stessa ora).

Alessandro Bandini dà vita alla storia d’amore che ha coinvolto lo scrittore, drammaturgo, regista e pittore Giovanni Testori al mercante d’arte e gallerista francese Alain Toubas.

Tra il 1959 ed il 1962, Giovanni Testori e l’allora ventenne studente di medicina parigino Alain Toubas si sono scambiati più di duemila lettere, in lingua francese, a testimoniare il loro amore. Poi Alain decide di lasciare Parigi, la famiglia e gli studi per trasferirsi a Milano proprio nel 1962, per convivere con Testori fino al 1970. All’inizio del 1971, Testori, anche in seguito ad una crisi depressiva, aveva deciso di tornare a vivere nella casa di Novate Milanese insieme alla mamma anziana. Alain si è spostato a Roma per tentare di sbarcare il lunario nel cinema. Nel 1972 era stato scelto da Visconti per un piccolo ruolo nel “Ludwig”, ma sul set le cose non erano andate per il verso giusto e il regista aveva assegnato ad un altro attore quella parte.

Dopo qualche altro tentativo nel mondo dello spettacolo, nel 1975 Alain era entrato in società con la Compagnia del Disegno, una galleria d’arte fondata a Milano da Max Rabino: quella di gallerista sarebbe stata la sua professione per tutta la vita, fino alla morte avvenuta nel 2021. L’ultimo testo di Testori era una sorta di testamento tra teatro e poesia, “Tre lai”, pubblicato postumo nel 1994. Dopo tre anni di malattia, muore il 16 marzo 1993.

Il lavoro che è stato fatto da Alessandro Bandini e Ugo Fiore è stato quello di estrapolare la drammaturgia dello spettacolo dalle migliaia di lettere e cartoline inedite e dai versi de “I Trionfi“, poema che Testori aveva dedicato a Toubas.

Alessandro Bandini ha raccontato: “La prima lettera che pescato tra quelle scritte era datata 19 marzo 1959. Mi sono messo i guanti di lattice neri e ho aperto il primo faldone con le lettere. La prima frase che ho letto in francese era: ‘Caro Alain io sono disperato‘. Sono entrato così in contatto con Testori con la sua disperazione d’amore e la bufera che è crollata su un uomo che si ritrova essere innamorato a 36 anni, lui infatti dice “l’amore mi ha distrutto”. Parliamo di più 2.200 lettere, testimonianza di come Testori sia stato travolto dall’amore e quindi ha bisogno di scrivere. I due amanti arrivano a scriversi 4 lettere al giorno, la mole diventa soffocante e ci siamo persi nel labirinto di questa scrittura. Abbiamo deciso insieme a Ugo Fiore di concentrarci su quelle che erano le lette che potevano creare il vettore verso la parola poetica“.

E ancora: “Testori riversa sulla carta bianca tutti quelli che sono i suoi riferimenti pittori e topografici di ispirazione per poter trovare le parole e scrivere di questo amore che lo ha colpito. Il cervo presente all’inizio de ‘I Trionfi’, non è una immagine scelto a caso. Il volume si apre proprio con i cervi che si accovacciano sulla neve stanchi si amano e si abbracciano. Alain è il cervo per Testori, l’amato diventa letteratura e personaggio c’è anche un qualcosa di violento anche. Testori non si giudica, considerando che l’amore ha molte sfaccettatura, il fatto è che Alain sembra diventare e trasformarsi in mitologia”.

Lo spettacolo debutta in Italia dal 21 al 30 novembre al Teatro delle Moline/ ERT di Bologna, dal 2 al 7 dicembre replica al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, dal 9 all’11 dicembre al Teatro della Tosse di Genova, dal 7 all’11 gennaio al Teatro Mezzadri/ CTB di Brescia, il 15 gennaio all’Institut Culturel Italien de Paris, dal 19 al 22 febbraio al Teatro di Villa Torlonia/TdR di Roma.

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Il Fatto Quotidiano

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