Las e Lgs, via ai licenziamenti a Melfi
- Postato il 1 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Las e Lgs, via ai licenziamenti a Melfi
Per Las e Lgs fumata nera nell’incontro in Regione, circa 50 addetti coinvolti. Dalle aziende della logistica il no all’ulteriore periodo di tre mesi di ammortizzatori
Futuro amaro per le aziende Las e Lgs, parte della logistica dell’indotto Stellantis di San Nicola di Melfi che hanno rifiutato la proposta di proroga fino al 31 dicembre della cassa integrazione, ammortizzatore che scadeva proprio ieri per una cinquantina di lavoratori ai quali saranno inviate le lettere di licenziamento.
LAS E LGS, IL FUTURO È NERO
La posizione delle aziende è stata comunicata dal consulente aziendale al tavolo convocato presso il Dipartimento dello Sviluppo Economico della Regione al quale hanno preso parte, oltre all’assessore Cupparo e a Maria Leone (Dipartimento Ufficio Lavoro) anche i segretari di Uilm Marco Lomio e di Fismic, Giuseppe Coviello, delegati dei due sindacati, oltre a una delegazione di lavoratori.
LA PROPOSTA DELL’ASSESSORE CUPPARO
«L’assessore – si legge in una nota della Regione – ha insistito sulla proroga chiedendo un atteggiamento di responsabilità e informando che la Regione ha chiesto al Ministero del Lavoro un ulteriore stanziamento di 13 milioni per il provvedimento che riguarda le aree industriali di crisi complessa da destinare nello specifico agli ammortizzatori sociali. Di qui l’ulteriore sollecitazione ai titolari di LGS e LAS per consentire ai lavoratori cassaintegrati di partecipare ai corsi previsti dall’Avviso Pubblico sulla riconversione professionale dei cassaintegrati e per dare continuità agli ammortizzatori sociali».
IL “BACINO DI PRELAZIONE”
Cupparo ha proposto l’istituzione «di un “bacino di prelazione” dei lavoratori necessari per le nuove commesse di servizi per il Gruppo Automobilistico, in modo da determinare le condizioni di un ritorno al lavoro di quanti come nel caso di LGS e LAS hanno interrotto il rapporto di lavoro. Il nostro impegno condiviso dai sindacati – ha detto l’assessore – è di non lasciare nessun lavoratore da solo e di tutelare gli interessi generali perché non si ripeta l’esperienza di società, aziende, imprese che dopo aver ottenuto contributi e aiuti di Stato e aver realizzato profitti vadano via dalla nostra regione senza assumersi alcuna responsabilità».
I SINDACATI: LAS E LGS, BRUTTA PAGINA
Per i sindacati si tratta di una brutta pagina. «Nonostante la presenza dell’Assessore e i tentativi per costruire un percorso condiviso, l’azienda LAS-LGS ha deciso in modo repentino e irresponsabile di abbandonare il nostro territorio, lasciando senza futuro decine di lavoratori e le loro famiglie», hanno scritto in una nota congiunta Uilm e Fismic.
«ESISTEVANO STRUMENTI PER ATTIVARE AMMORTIZZATORI»
«Durante l’incontro hanno più volte spiegato all’azienda che esistevano strumenti idonei e a costo zero per attivare ammortizzatori e accompagnare i lavoratori in un percorso di transizione giusta. Ma evidentemente il problema non era economico: le vere ragioni della fuga vanno cercate altrove. L’assessore, insieme a noi, ha tentato fino all’ultimo di far recedere l’azienda dall’invio delle lettere di licenziamento, ma ogni tentativo è stato inutile. Per questi lavoratori si apre una pagina buia».
PER I LAVORATORI PERCORSI DI FORMAZIONE
Intanto perlomeno definito un percorso che consentirà a tutti i lavoratori coinvolti di accedere a corsi di formazione e riqualificazione, per cercare di rientrare nel mondo del lavoro.
Il Quotidiano del Sud.
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