Lavoro, firmato in Prefettura il primo protocollo contro il caporalato
- Postato il 10 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. È stato firmato giovedì mattina in Prefettura il primo protocollo d’intesa contro il caporalato e per la prevenzione dello sfruttamento lavorativo nel territorio metropolitano di Genova.
Il protocollo contro il caporalato per la Città Metropolitana di Genova
L’accordo, promosso dalla prefetta Cinzia Torraco, rappresenta un importante passo avanti nella lotta alle forme di illegalità e sfruttamento nei luoghi di lavoro, grazie a un’azione sinergica tra istituzioni pubbliche, forze dell’ordine, enti ispettivi, mondo imprenditoriale e organizzazioni sindacali.
Il protocollo ha una durata di quattro anni ed è stato sottoscritto dalle principali istituzioni locali (tra cui Regione Liguria, Comune di Genova, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale), dalle forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Capitaneria di Porto), dagli enti ispettivi e previdenziali (Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, ASL territoriali) e dalle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL. Numerosa la partecipazione anche delle associazioni datoriali e di categoria (Confindustria, Coldiretti, Confcommercio, Confartigianato, Confcooperative, CIA, ANCE e altre).
Un tavolo permanente di coordinamento
Il protocollo prevede la creazione di un tavolo di coordinamento e monitoraggio, presieduto dalla prefetta, che verificherà periodicamente l’efficacia delle azioni intraprese e favorirà il confronto continuo tra i soggetti coinvolti. Le misure si concentrano in particolare sul settore dell’edilizia, della cantieristica e delle riparazioni navali, del terziario e dei servizi alla persona.
“Alcune di queste attività sono caratterizzate da picchi di lavoro che richiamano anche manodopera non sempre adeguatamente qualificata e, negli ultimi anni, si è assistito a un progressivo aumento di manodopera straniera prima proveniente dai Paesi dell’Est Europa e poi progressivamente da Paesi del Nord Africa nonché dal Bangladesh e dal Pakistan”, si sottolinea nel documento.
L’intesa porrà particolare attenzione sul sistema degli appalti pubblici, complici anche le grandi opere in cantiere a Genova e la richiesta e l’arrivo di manodopera non sempre correttamente informata sui propri diritti.
Protocollo contro il caporalato: le dichiarazioni dei sindacati
“Occorre dare piena efficacia agli strumenti già a disposizione per il contrasto allo sfruttamento. Con il protocollo affermiamo ancora una volta l’impegno quotidiano teso al miglioramento delle condizioni lavorative delle persone più esposte, come ad esempio gli immigrati. Occorre vigilare sul rispetto dei contratti, sulla salute e sicurezza, sulla formazione, sul diritto alla casa e all’accesso ai servizi sanitari e sociali”, hanno dichiarato Igor Magni, segretario generale Cgil Camera del Lavoro di Genova, Paola Bavoso, segretaria regionale Cisl Liguria, e Giuseppe Gulli, segretario organizzativo Uil Liguria.
I tre leader sindacali hanno inoltre evidenziato che “mettersi in rete con enti, istituzioni, associazioni e parti datoriali consentirà un cambio di passo anche rispetto alla cultura del contrasto allo sfruttamento lavorativo. Non è una sanzione che può migliorare le condizioni di vita dei lavoratori sfruttati, ma l’allontanamento dal mercato del lavoro di quelle imprese deleterie per la società che, con le loro azioni criminali, hanno agito in violazione dei diritti umani. Questo deve essere chiaro”.
Il presidente della Regione Bucci: “Il lavoro va tutelato”
“La firma di questo protocollo rappresenta un grande passo avanti nella difesa del lavoro, uno dei tre obiettivi fondamentali su cui siamo impegnati come Regione Liguria, insieme alla salute e alle infrastrutture. Il lavoro va tutelato, sostenuto, ma soprattutto deve essere svolto nella legalità. Questo è il senso più profondo del protocollo: combattere le scorciatoie illegali, proteggere chi lavora onestamente e rendere il lavoro un’opportunità di progresso e ricchezza per tutti”, è stato il commento del presidente della Regione Liguria Marco Bucci
“L’esperienza maturata nella gestione dei grandi cantieri, dal Ponte San Giorgio alla nuova Diga foranea – ha proseguito Bucci – ci ha insegnato quanto sia importante un approccio proattivo: controlli a monte, procedure digitali trasparenti, protocolli anticorruzione condivisi. Con questo protocollo che firmiamo oggi cerchiamo di estendere lo stesso metodo ad altri ambiti. Solo prevenendo le situazioni di illegalità possiamo ridurre i costi, aumentare l’efficienza e restituire dignità a ogni lavoratore”.
L’impegno di Coldiretti per il settore agricolo
Tra i promotori del protocollo figura anche Coldiretti Genova, rappresentata dal presidente Luca Dalpian e dal direttore Paolo Campocci, che hanno ribadito con convinzione l’importanza di un’azione strutturata e permanente contro il caporalato e ogni forma di sfruttamento.
“Quella di oggi è una tappa importante nel percorso di tutela della legalità e dei diritti fondamentali nel mondo del lavoro – hanno dichiarato Dalpian e Campocci – Coldiretti Genova conferma il proprio impegno concreto a fianco delle istituzioni per contrastare ogni forma di intermediazione illecita, promuovendo il rispetto del contratto provinciale di lavoro, delle norme su salute e sicurezza e dei principi di trasparenza che devono caratterizzare l’agricoltura ligure”.
L’organizzazione agricola proseguirà nella sua azione di assistenza alle imprese attraverso gli sportelli territoriali, per supportare l’applicazione corretta dei contratti di lavoro e fornire indicazioni su assunzioni, gestione della manodopera stagionale e sugli sgravi contributivi disponibili. Inoltre, Coldiretti Genova promuoverà seminari formativi per diffondere la cultura della legalità e proseguirà l’attività di monitoraggio sulle aziende agricole associate, impegnandosi a segnalare tempestivamente eventuali situazioni di irregolarità agli enti competenti.