Le 7 pizze surgelate migliori secondo Altroconsumo: ecco quali superano il test qualità

  • Postato il 23 novembre 2025
  • Lifestyle
  • Di Blitz
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Preparare la pizza in casa è un rito per molti, ma altrettante persone tengono in freezer una pizza già pronta per le cene last minute. Il banco surgelati propone ormai una varietà enorme di prodotti, dalle margherite classiche alle versioni integrali, fino alle farcite più ricche. Però, nonostante l’offerta così ampia, la qualità non è sempre all’altezza delle aspettative.

Secondo l’ultimo test di Altroconsumo, che ha analizzato un campione vastissimo – più di 180 pizze surgelate presenti nella grande distribuzione – soltanto una parte riesce a raggiungere un livello nutrizionale considerato soddisfacente. Ciò significa che la maggioranza dei prodotti contiene ingredienti poco equilibrati, porzioni eccessive, sale elevato o un numero troppo alto di additivi.

Il risultato è sorprendente: appena sette pizze ottengono un giudizio “Buono”. Un numero esiguo, che dimostra quanto sia importante saper scegliere con attenzione.

Quali sono le 7 pizze surgelate che hanno superato il test

una pizza a spicchi
Quali sono le 7 pizze surgelate che hanno superato il test (blitzquotidiano.it)

Tra le tante proposte presenti sul mercato, solo sette ottengono un punteggio che rientra nella fascia qualitativa positiva. Sono prodotti che mostrano un buon bilanciamento tra ingredienti, valori nutrizionali e livello di trasformazione, offrendo un compromesso onesto tra gusto e qualità.

Le pizze che si sono distinte sono:

  • Italpizza La Numero Uno Marinara con 72 punti
  • Esselunga Bio Pizza alle Verdure con Grano Kamut con 69 punti
  • Iper La Grande I Pizza alle Verdure con 67 punti
  • Smart Esselunga Pizza Margherita con 65 punti
  • Buitoni I Tranci Margherita Pizza con 63 punti
  • Tre Mulini Eurospin Pizza Integrale Pomodoro Ciliegino e Rucola con 62 punti
  • Buitoni Bella Pinsa Margherita con 61 punti

Questi prodotti condividono alcune caratteristiche positive: una lista ingredienti più essenziale rispetto ad altre pizze industriali, una buona presenza di materie prime semplici e un profilo nutrizionale più equilibrato. Pur restando soluzioni pratiche e pronte in pochi minuti, risultano meno cariche di sale, meno ricche di grassi saturi e più vicine agli standard di un pasto bilanciato.

Naturalmente, per consultare la classifica completa è necessario fare riferimento alle analisi dettagliate pubblicate da Altroconsumo.

Come valuta Altroconsumo: cosa pesa davvero nel punteggio

Il sistema di valutazione messo a punto dagli esperti è articolato e considera aspetti che vanno oltre la semplice presenza di ingredienti più o meno sani. L’obiettivo è restituire una fotografia completa della qualità del prodotto, simulando l’impatto reale che una pizza surgelata può avere in un pasto quotidiano.

Uno dei criteri più importanti riguarda i valori nutrizionali. Altroconsumo utilizza il meccanismo del Nutri-Score per analizzare la quantità di grassi saturi, fibre, zuccheri, proteine e soprattutto sale. Prodotti con valori eccessivi in queste categorie tendono a perdere punti rapidamente, perché risultano meno adatti al consumo frequente.

Un altro elemento fondamentale è la presenza degli additivi. Non si tratta soltanto di contarli, ma di valutarne la sicurezza secondo il database dell’associazione. Le pizze con liste troppo lunghe o con ingredienti molto trasformati vengono considerate più industriali e quindi meno virtuose.

Gli esperti osservano anche il grado di trasformazione complessivo, analizzando la presenza di ingredienti tipici degli alimenti ultra-processati. Più una pizza è artificiale, meno ottiene un punteggio favorevole.

La verdura rappresenta un ulteriore parametro. La quantità presente nella porzione incide sul punteggio finale, perché aumenta l’apporto di fibre e micronutrienti, contribuendo a rendere il prodotto più completo dal punto di vista nutrizionale.

Una parte importante della valutazione riguarda l’equilibrio del pasto. Non tutte le pizze surgelate hanno una distribuzione ottimale di carboidrati, proteine e grassi, e molte risultano troppo ricche in energia rispetto alla porzione consigliata. Questo aspetto viene considerato attentamente perché influisce sull’impatto del prodotto nella dieta quotidiana.

Infine, anche la porzione suggerita dal produttore incide nella valutazione finale. Una porzione troppo grande può portare a un eccesso calorico, mentre una più equilibrata aiuta a mantenere un profilo nutrizionale ragionevole.

Alla fine della valutazione, ogni pizza viene inserita in una delle cinque fasce previste: dal “Molto buono” fino al “Molto scarso”. Nel caso delle pizze surgelate analizzate, nessun prodotto ha raggiunto la vetta della classifica, a ulteriore conferma che il settore ha ancora margini di miglioramento.

Perché la maggior parte delle pizze surgelate non supera il test

La difficoltà nel trovare pizze surgelate davvero di qualità è legata principalmente al processo industriale. Molti prodotti contengono una quantità elevata di sale e grassi saturi, utilizzati per rendere la pizza più gustosa e per migliorarne la conservazione. Anche la lista degli ingredienti tende spesso a essere lunga, con additivi che andrebbero consumati con moderazione.

Un altro limite ricorrente riguarda la scarsa presenza di fibre e verdure. La base è quasi sempre preparata con farine raffinate e le versioni farcite, seppur appetitose, spesso non compensano con ingredienti freschi o nutrienti. Il risultato è un alimento comodo, ma non sempre sano.

Proprio per questo motivo il test di Altroconsumo si rivela utile per orientare le scelte dei consumatori, soprattutto quando si desidera un prodotto più equilibrato ma non si vuole rinunciare alla praticità del surgelato.

Come scegliere una pizza surgelata davvero migliore

Chi acquista una pizza surgelata può fare alcune valutazioni rapide per individuare quella più adatta a un’alimentazione equilibrata. Controllare l’etichetta è essenziale: un numero ridotto di ingredienti, una quantità di sale contenuta e la presenza di olio extravergine al posto dei grassi idrogenati sono segnali positivi. Anche il tipo di farina e la presenza di fibre aiutano a capire la qualità complessiva.

La scelta della farcitura incide molto: una semplice margherita o una pizza con verdure tende a essere più bilanciata rispetto alle varianti ricche di salumi o formaggi. Allo stesso tempo, considerare la porzione è importante per evitare di esagerare con l’apporto calorico.

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Blitz

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