Leapmotor cresce ed espande la propria rete in Europa

Fino a poco tempo fa, il nome Leapmotor diceva poco o nulla fuori dalla Cina. Oggi, invece, suona sempre più spesso nei corridoi delle fiere automobilistiche e, soprattutto, nei contratti firmati dai dealer europei. Perché il marchio asiatico sta procedendo a vele spiegate verso obiettivi concreti: 600 punti vendita e assistenza attivi in tutta Europa. E in un settore dove tutti parlano, ma pochi realizzano, questo è un traguardo che pesa.

Non è un esperimento, ma un’invasione ben pianificata. A guidarla, un piano partito nella seconda metà del 2024 e costruito con metodo: nomine di concessionari, accordi strategici e un obiettivo chiaro: diventare il nuovo riferimento per una mobilità elettrica che sia sostenibile, tecnologica, ma soprattutto accessibile.

L’espansione in Europa pensando al cliente

Questa rapida espansione – ha dichiarato Danilo Annese, Responsabile delle Operazioni Commerciali Europee di Leapmotor International – sottolinea il nostro impegno nella costruzione di un ecosistema EV realmente incentrato sul cliente”. In parole povere: non basta vendere le auto. Bisogna esserci anche dopo con officine, pezzi di ricambio, supporto, tempi rapidi e personale preparato.

La forza del piano Leapmotor risiede nell’infrastruttura. Una rete capillare, pensata per ridurre le distanze: secondo i calcoli dell’azienda, il tempo medio per raggiungere un punto Leapmotor in Europa scenderà presto sotto i 25 minuti. In pratica, ogni cliente avrà un centro vendita o assistenza a due passi da casa.

Un dettaglio? Tutt’altro. Perché una delle vere sfide dell’auto elettrica, oggi, non è solo l’autonomia o il prezzo, ma l’esperienza d’uso. Sapere che puoi contare su un’assistenza rapida e qualificata cambia il modo in cui vivi la macchina. E aumenta la fiducia nel marchio.

L’ingresso in sette nuovi mercati

E mentre in Italia ancora si discute se l’elettrico abbia futuro, Leapmotor entra in sette nuovi mercati europei nel giro di poche settimane. E non lo fa da sola. In Irlanda, si affida a Gowan Auto, lo stesso gruppo che distribuisce i marchi Stellantis e Honda. Il brand entrato nella galassia Stellantis troverà casa nel centro logistico a Citywest, Dublino. Dal prossimo settembre, gli irlandesi potranno scegliere tra la city car T03 e il SUV C10, disponibile sia in versione 100% elettrica che REEV (Range Extended Electric Vehicle), con motore termico come generatore.

In Europa Centrale, invece, la partita si gioca con un altro big: Emil Frey Group, colosso svizzero del retail automobilistico. Dopo il debutto in Svizzera, Emil Frey porterà Leapmotor anche in Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria e Croazia, sfruttando la sua rete già collaudata. E in Bulgaria? Lì ci pensa SFA Automotive LTD, storico distributore dei marchi Stellantis, che ha già predisposto un primo network di vendita e assistenza per accogliere T03 e C10.

Un presenza sempre più radicata

La strategia è chiara: costruire una presenza locale forte, affidandosi a partner solidi e già radicati nel territorio. Non è una corsa ai numeri, è una costruzione di fiducia. E la scelta dei mercati – sia maturi che emergenti – dimostra che Leapmotor guarda al lungo periodo.

Entro fine 2025, l’obiettivo è superare quota 700 punti tra i paesi del G10 e i principali mercati importatori. In parallelo, il marchio punta ad allargare la gamma, potenziare la connettività a bordo e introdurre nuove soluzioni per la ricarica domestica e pubblica.

Autore
Virgilio.it

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