Lettere al governo, partite boicottate, tifosi in rivolta: nel campionato greco di basket sta succedendo il finimondo
- Postato il 1 agosto 2025
- Sport News
- Di Il Fatto Quotidiano
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La preoccupazione si trasforma in “ingiustizia palese”. E i casi isolati di protesta vengono racchiusi in una lettera ufficiale rivolta ai massimi vertici politici del Paese. Dopo mesi di fischi a sfavore in campionato, la squadra di basket del Panathinaikos non ci sta più e alza la voce: cinque giocatori – Kostas Sloukas, Dinos Mitoglou, Panagiotis Kalaitzakis, Vassilis Toliopoulos e Alexandros Samodurov – infatti, hanno inviato una comunicazione formale al primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e al ministro dello Sport Giannis Vroutsis per chiedere una riforma della classe arbitrale. Due mesi dopo la tanto discussa finale playoff tra Olympiacos e Panathinaikos (vinta per 3-1 dal Pireo), le polemiche fanno ancora più rumore del risultato finale. “Chi ha seguito il basket greco negli ultimi quattro anni capisce che ci sono problemi significativi riguardo l’arbitraggio. Il primo responsabile è la Federazione di basket greca e l’amministrazione. Ci rifiutiamo di rimanere passivi di fronte a questi problemi. Nonostante questo il nostro lavoro è di giocare a basket. Questo è il motivo per cui mandiamo questa lettera, in modo che questo tema abbia l’attenzione che merita, in modo che a coloro a cui non importa il bene del basket greco non possano più agire incontrollati”. Una proposta mai vista né sentita prima in Grecia: è la prima volta che un gruppo così rappresentativo si avvicina direttamente al mondo della politica.
“Andremo all’Europeo per rappresentare i nostri tifosi, non la Federazione”
I giocatori del Pana la definiscono una “crisi cronica”. E quello che chiedono è un intervento immediato. Non solo: molti di loro sarebbero stati invitati dai tifosi a non partecipare al prossimo Europeo, proprio in segno di disappunto contro un sistema di basso livello. “Abbiamo ricevuto tanti messaggi da centinaia di tifosi che ci chiedevano di non andare in Nazionale, ma abbiamo deciso di rispondere alla convocazione. Rappresenteremo la Nazionale e il suo stemma questa estate. Ogni successo che raggiungeremo sarà per i tifosi e non per la leadership della Federazione”. Una presa di posizione chiara e che mette in luce il vero problema di una lega che sta perdendo di credibilità: “Come persone appassionate di questo sport, vi chiediamo rispettosamente e sinceramente di impegnarvi su questa materia critica, in modo che possiamo evitare di avere incidenti in futuro. E a ogni livello”.
Le polemiche del Panathinaikos non sono una novità
In casa Panathinaikos le proteste in forma di lettera non sono una novità: era accaduto nel 2023 in Eurolega dopo la sconfitta contro il Fenerbahçe – per lamentarsi dell’arbitraggio della terna Lottermoser, Garcia e Nikolic – e si è verificato anche quest’anno. Tutta colpa di una condotta arbitrale commentata negativamente dal presidente Dimitris Giannakopoulos sui social al termine dei playoff giocati contro l’Efes. In quell’occasione, gli arbitri risposero immediatamente con un duro comunicato: “Queste minacce e accuse infondate includevano molestie personali e un linguaggio offensivo. E hanno interrotto il processo di nomina degli arbitri, danneggiato i nostri membri a livello personale e professionale e minato la fiducia nel loro operato. In alcune città, le scorte della polizia sono ormai una routine. Dobbiamo aspettare qualcosa di peggio prima di prendere provvedimenti concreti? Gli arbitri, come i giocatori e gli allenatori, commettono errori”.
Il no alla Supercoppa greca
E come se non bastasse, il Panathinaikos avrebbe deciso di non prendere parte alla Supercoppa greca. La società del patron Giannakopoulos avrebbe chiesto il cambio del format che – allo stato attuale – prevede semifinale e finale il prossimo 26-27 settembre a Rodi: secondo il calendario del club, le due date prescelte risulterebbero fin troppo ravvicinate con gli impegni europei in Eurolega (media day ed esordio contro il Bayern Monaco) e la tournée australiana. La proposta non è stata accolta e il Pana rischia 20mila euro di multa. Insomma, tra il club più rappresentativo e storica della Grecia e la lega è rottura totale.
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