L’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente: «Contro di me macchie di odio»
- Postato il 8 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
L’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente: «Contro di me macchie di odio»
L’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente in Tribunale conferma l’accusa sui finti scandali montati per colpirlo. Chiamato in causa come ispiratore Postiglione, fedelissimo dell’attuale primo cittadino
POTENZA – «Ero in aeroporto dall’altra parte d’Europa quando mi è stata inviata sul telefonino la prima pagina con la notizia che invece sarei stato a Cipro con una dirigente del Comune, e che lei sarebbe stata la mia amante».
L’EX SINDACO MARIO GUARENTE E LA MACCHINA DEL FANGO
Assomiglia da vicino a una macchina del fango quella raccontata ieri, martedì 7 ottobre, in Tribunale dall’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente.
L’ex primo cittadino leghista si è seduto sul banco dei testimoni per confermare le accuse a uno degli autori della campagna di finti scandali che lo ha colpito durante i 5 anni alla guida del Comune. E ha rilanciato chiamando in causa per la prima volta un fedelissimo dell’attuale sindaco Vincenzo Telesca, nonché direttore ombra del giornale digitale su cui sono apparsi gli articoli incriminati, Giuseppe Postiglione.
IL RACCONTO DI GUARENTE IN TRIBUNALE
«Funziona così. In tarda serata viene diffusa la prima pagina dell’edizione del giorno successivo, e qualche ora dopo il link dove è possibile scaricarla gratuitamente».
Guarente ha spiegato al giudice come è accaduto che il fango nei suoi confronti si sia diffuso in città e negli uffici del Comune.
A domanda sulla remissione di querela per l’ex direttrice di Cronache Lucane Maria Fedota, poi, ha rappresentato di aver accettato le sue scuse per questo e un altro articolo in cui veniva accusato di ubriachezza molesta.
Le scuse più una dichiarazione in cui veniva indicato il mandante della campagna di «odio» nei suoi confronti.
LA MENZIONE A POSTIGLIONE
Guarente ha menzionato Postiglione, ma ha precisato un attimo dopo che nella dichiarazione di Fedota il suo nome non c’è ma si parla di direttive dall’alto.
Già ieri, ad ogni modo, depositata copia del documento dal difensore dell’ex sindaco, l’avvocato Ida D’Addario. Inoltre alla prossima udienza dovrebbe essere sentita proprio Fedota, che potrebbe fugare ogni dubbio sul punto.
Sempre che non si avvalga della facoltà di non rispondere. Poi è previsto l’esame dell’imputato, Ferdinando Moliterni, che è succeduto a Fedota nella direzione di Cronache lucane che ha lasciato qualche settimana fa. Infine verrà il turno dello stesso Postiglione, indicato come unico teste a discarico dalla difesa di Moliterni come «direttore generale dell’epoca del gruppo editoriale» a cui fa capo Cronache lucane.
«UNA MACCHIA DI ODIO CHE SI ESPANDE»
«Le conseguenze della pubblicazione di queste notizie? Mi sono reso conto che fare politica a volte significa essere messi alla gogna (…) Per una moglie, poi, non è bello leggere una cosa del genere del suo uomo e di un’altra donna, anche lei sposata e madre di due bambini. È stato come assistere a una macchia d’odio che si espande».
LA RICHIESTA DI INDICARE L’AUTORE DELLA FALSA NOTIZIA
Durante l’esame di Guarente il difensore della dirigente comunale, l’avvocato Massimo Maria Molinari, ha preannunciato l’intenzione di avviare ulteriori azioni giudiziarie se dovessero emergere nuovi profili di responsabilità in capo a persone non imputate.
Al riguardo l’avvocato ha chiesto con insistenza a Guarente se potesse indicare la fonte della falsa notizia.
GUARENTE, QUALCUNO HA DATO L’IMBOCCATA AI SUOI DETRATTORI
Al ché l’ex primo cittadino ha detto di essersi convinto che qualcuno negli uffici era di sicuro a conoscenza, e aveva autorizzato, la missione della dirigente comunale a Cipro, e sapeva che anche lui si trovava all’estero. Questo qualcuno, quindi, potrebbe aver dato l’imbeccata ai suoi detrattori, che non si sono premurati di verificare le circostanze.
Il Quotidiano del Sud.
L’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente: «Contro di me macchie di odio»