L’India compra nuovi caccia da Macron
- Postato il 28 aprile 2025
- Di Panorama
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È stato firmato l’accordo intergovernativo tra India e Francia per l’acquisizione da parte dell’India di 26 velivoli Rafale per equipaggiare la Marina indiana. L’accordo è stato concluso alla presenza del presidente e ceo di Dassault Aviation, Éric Trappier e segue l’annuncio fatto nel luglio 2023 con il quale Dehli annunciava di voler divenire il primo cliente estero ad adottare l’aeroplano francese. Da parte francese è stato dichiarato: “Questa nuova acquisizione testimonia l’importanza delle relazioni strategiche tra India e Francia e il riconoscimento del Dassault Rafale come vettore essenziale della sovranità nazionale.
L’accordo onora l’impegno dell’azienda nel soddisfare le esigenze operative delle Forze Armate indiane da settant’anni a oggi e la determinazione, attraverso il suo significativo contributo alla politica “Make in India” e all’iniziativa “Skill India”, per rendere la sua presenza in India un successo al servizio degli interessi locali. Di fatto l’introduzione dei Rafale Marine fornirà alla Marina Militare Indiana capacità operative all’avanguardia mutuate da quelle della Marine Nationale che già impiega questo velivolo. Questi aeromobili si uniranno ai 36 esemplari di Rafale non imbarcati già in servizio presso l’Aeronautica Militare indiana, consentendo economia di scala per ricambi e addestramento alla manutenzione. Dal punto di vista tattico, i Rafale Marine svolgeranno un ruolo attivo nel garantire la sovranità nazionale e consolidare il ruolo dell’India come importante attore nella regione asiatica. Ma soprattutto allontanano la nazione dal mercato militare russo proprio mentre questo tenta di riaffermarsi. Trappier: “A nome di Dassault Aviation e dei suoi partner, vorrei ringraziare le autorità indiane con le quali collaboriamo da oltre 70 anni, per la fiducia che ripongono in noi. E ribadire la nostra incrollabile determinazione a stare al loro fianco per contribuire all’espressione della sovranità dell’India, alle sue sfide strategiche e alla sua ambiziosa visione del futuro”.
Dal punto di vista tecnico la variante “M” del Rafale, appunto quella realizzata per renderlo imbarcato, si differenzia da quella terrestre per il carrello di atterraggio principale rinforzato, costruito in acciaio e titanio dalla Messier-Dowty (gruppo Safran, Francia), per poter assorbire l’energia che si sviluppa durante gli appontaggi. Inoltre, per la presenza della barra di traino da agganciare alla catapulta e degli ammortizzatori dotati del dispositivo Jump-strut, ovvero di un’elasticità tale da l’energia della catapulta e restituirla alla fine del ponte di volo per facilitare il decollo. La tecnologia del carrello anteriore comprende una variazione di maggiore ampiezza della possibilità di rotazione delle ruote su 360°§ da fermo e di +/-75º in movimento, per facilitare le operazioni sul ponte. Stante che l’ingegneria è arte del compromesso, tali modifiche hanno comportato la riduzione dei punti di aggancio delle armi da 14 a 13.
Infine, i velivoli imbarcati sono dotati del gancio d’arresto di coda per le operazioni d’atterraggio, elemento differente da quello di emergenza presente su tutti i velivoli terrestri (versione C-01). Altre modifiche riguardano la scala per facilitare la salita del pilota, la capacità maggiorata dell’impianto elettrico e il sistema di navigazione misto inerziale-Gps realizzato da Sagem. Il contratto permetterà ai militari indiani di sostituire i 45 MiG posseduti (33 MiG-29K e 12 MiG-29KUB) ordinati in due lotti nel 2004 e nel 2010, dei quali diversi sono già stati ritirati da servizio mentre altri sono andati perduti in diversi incidenti. Ciò comporta l’abbandono degli ultimi velivoli da combattimento di costruzione russa mentre restano in servizio un imprecisato numero di elicotteri Kamov.