L’oasi proibita a due passi da casa, un borgo segreto tra cascate da sogno e canyon mozzafiato

  • Postato il 26 ottobre 2025
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Un angolo remoto della Sardegna dove la natura ha scolpito poesia tra rocce bianche, acque turchesi e silenzi che incantano.

C’è un punto in Sardegna dove la strada sembra dissolversi nel vento, e le montagne si fanno custodi di un segreto millenario. È Ulassai, un borgo incastonato tra i Tacchi d’Ogliastra, quelle curiose formazioni calcaree che si ergono come torri nel cuore selvaggio dell’isola. Chi arriva fin qui spesso lo fa per caso, seguendo la scia di un consiglio o la promessa di una vista che toglie il fiato. Ma una volta giunto, nessuno dimentica la sensazione di sospensione che si prova davanti a questo paesaggio.

Sembra quasi che il tempo qui abbia deciso di rallentare. I silenzi non sono vuoti, ma pieni di voci antiche: il fruscio delle querce, il canto dell’acqua, il richiamo lontano di un falco. Tutto parla della Sardegna più autentica, quella che non ha bisogno di palme o spiagge caraibiche per sorprendere.

A Ulassai la bellezza è ruvida, naturale, scolpita nella pietra e nel carattere dei suoi abitanti. Un borgo che non si mostra, ma si lascia scoprire poco a poco, come una confidenza sussurrata.

Tra arte e natura: il cuore segreto dell’Ogliastra

Il borgo, adagiato tra il Monte Tisiddu e il Tacco di Ulassai, è un piccolo museo a cielo aperto. Le sue vie raccontano una storia antica, fatta di mani sapienti e sguardi rivolti al cielo. Qui è nata Maria Lai, artista che ha trasformato i fili e i nodi delle sue opere in legami d’amore con la terra. La sua eredità vive nella Stazione dell’Arte, uno spazio di luce e silenzio dove la creatività incontra la natura.

Ma Ulassai non è solo arte: è anche un paradiso per chi cerca esperienze autentiche. Gli amanti del trekking e dell’arrampicata trovano nei Tacchi d’Ogliastra il loro terreno ideale. Sentieri panoramici, grotte monumentali come Su Marmuri e cascate impetuose come quelle di Lequarci e Lecorci disegnano un paesaggio che sembra uscito da un sogno geologico.

Il segreto è nell’equilibrio: tra uomo e ambiente, tra spiritualità e quotidianità. Persino la piccola chiesetta campestre di Santa Barbara, con i suoi portici antichi e la vista che si apre sulla vallata, sembra un ponte tra terra e cielo.

Borgo segreto in Sardegna
Tra arte e natura: il cuore segreto dell’Ogliastra – blitzquotidiano.it

Ogni passo nei dintorni di Ulassai è una scoperta. Il canyon di Sa Tappara scava la montagna con la forza dell’acqua, mentre nelle oasi di Girisai vivono specie protette che popolano un ecosistema fragile e prezioso. E poi ci sono i segni del passato: nuraghi, domus de janas, tombe dei giganti. Tracce di una civiltà che ha saputo parlare con le pietre.

Dopo l’esplorazione, arrivano i sapori. Pane cotto nei forni a legna, culurgiones chiusi a spiga, miele amaro di corbezzolo e un bicchiere di Cannonau che sa di sole e vento. È una cucina che racconta, più che nutrire.

Ulassai non è un luogo da “visitare”, ma da vivere lentamente. Chi si ferma qui non cerca il lusso, ma la verità. Lontano dai circuiti turistici, questo borgo è un invito a riscoprire il piacere delle cose essenziali: il silenzio, la natura, la bellezza imperfetta.

Forse l’oasi proibita non è poi così lontana. È semplicemente nascosta dietro una curva della montagna, dove la Sardegna mostra il suo volto più autentico e, per chi sa ascoltare, il più emozionante.

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Autore
Blitz

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