Lucio Fontana e Georg Baselitz: ecco gli artisti che inaugureranno la sede milanese della mega galleria Thaddaeus Ropac

È Elena Bonanno di Linguaglossa, alla direzione dell’attesissima Thaddaeus Ropac che dal 20 settembre 2025 inaugurerà ufficialmente gli spazi rinnovati di Palazzo Belgioioso, ad annunciare gli artisti con cui il gallerista austriaco entrerà a breve in città. “Apriamo questa nuova sede a Milano con una mostra che abbiamo pensato fin dall’inizio come un omaggio all’italianità e alla città. È una bi-personale che mette in dialogo due figure fondamentali: Georg Baselitz e Lucio Fontana. Baselitz è uno dei grandi artisti della galleria, con cui Thaddaeus Ropac lavora da oltre trent’anni. Si conoscono dai primi Anni Ottanta, da quando Ropac ha aperto la sua prima galleria, nel 1983. All’epoca era ancora assistente di Joseph Beuys, lo racconta spesso, e fu proprio Beuys a introdurlo a tutto quel mondo straordinario di artisti: Basquiat, Haring, Warhol… e naturalmente anche i protagonisti della nuova scena tedesca, come Baselitz e Kiefer, che allora avevano tra i trenta e i quarant’anni”, racconta la direttrice, già senior director presso Lévy Gorvy Dayan e con esperienze di leadership in gallerie e istituzioni come la Fondazione Pastificio Cerere, Albion Gallery, Haunch of Venison e Blain|Southern.

La prima mostra di Thaddaeus Ropac a Milano: Fontana e Baselitz

“Per l’occasione presenteremo un corpus di opere che Baselitz ha dedicato proprio a Lucio Fontana. Queste non sono mai state esposte prima e sono accompagnate da un testo complesso, quasi patafisico. E, naturalmente, trattandosi di un omaggio a Fontana, ho voluto presentare il progetto alla Fondazione Lucio Fontana, perché siamo a casa sua e non sarebbe stato corretto procedere senza il loro coinvolgimento. La Fondazione ha accolto con entusiasmo la proposta e così siamo partiti, da metà maggio, con la progettazione del layout della mostra. Le opere arrivano dalle relative istituzioni: da un lato l’archivio Baselitz e dall’altro la Fondazione Lucio Fontana, che ci ha concesso diversi prestiti, insieme ad alcune collezioni private. Questo ci ha permesso di costruire un dialogo inedito tra i due artisti”.

La prima mostra di Thaddaeus Ropac a Milano: il catalogo

“Per quanto riguarda il catalogo, sono molto felice: abbiamo coinvolto la storica dell’arte e curatrice Flavia Frigeri. È giovane ma già ha una carriera internazionale straordinaria e oggi è curator presso la National Portrait Gallery di Londra. Accanto a lei, ci sarà anche un contributo di Luca Massimo Barbero, membro del comitato scientifico della Fondazione Fontana. E poi ci sarò io, con una breve introduzione”, continua Bonanno di Linguaglossa mentre alle sue spalle si stanno ultimando i lavori di restauro dei futuri spazi della galleria.

La nuova sede di Thaddaeus Ropac a Milano

I locali sono gli stessi che hanno ospitato Massimo De Carlo prima e Peres Projects poi, che ha annunciato la chiusura dell’avamposto milanese nel novembre del 2024. Ma c’è una novità: la galleria si svilupperà per 280 metri quadrati tra spazio espositivo e uffici, arrivando addirittura nella pubblica Piazza Belgioioso, dove verrà presentato un programma di installazioni. “Lo spazio espositivo è stato ripensato con attenzione. Abbiamo mantenuto la struttura essenziale, ma rimosso alcune scelte estetiche dei precedenti inquilini. Abbiamo restaurato il pavimento, migliorato l’illuminazione e installato un impianto d’allarme adeguato, tra le altre cose”. Alla sede di Palazzo Belgioioso, inoltre, si aggiunge un altro spazio in Via Bigli, un piccolo caveau ufficio destinato al mercato secondario.

Caterina Angelucci

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