Matteo Carbone: estro infinito fra i Dilettanti di Calabria
- Postato il 14 maggio 2025
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Matteo Carbone: estro infinito fra i Dilettanti di Calabria
L’estro e la fantasia di Matteo Carbone fra i Dilettanti di Calabria portano con sé 20 anni di carriera. Venti anni di giocate sopraffine, gol da applausi, numeri e tante storie da raccontare. Ha da poco terminato l’ennesima avventura fra i Dilettanti con il Brancaleone, ma è dal 2005 che fa parlare di sé, a partire da quando quel ragazzino mingherlino palla al piede prometteva bene con il Marina di Gioiosa. Ed è qui, a sedici anni, che Matteo Carbone ha cominciato a far parlare di sé, a farsi beffe degli avversari, a far stropicciare gli occhi, a regalare calcio. Era e rimane uno dei pochi fantasisti, ancora in circolazione, a fare ciò che vuole con il pallone fra i piedi. Certe giocate gli sono sempre riuscite in maniera naturale. Uno in grado di cambiare l’esito del match con un assist, un tunnel, un gol capolavoro. E giù tanti applausi. Dal 2005 è così. Qualche acciacco ne ha frenato l’ascesa. E poi c’è il lavoro. Quindi ecco la famiglia: la moglie Chiara e la figlia Giorgia. Con il passare degli anni, altre priorità per Matteo, ma il calcio era e rimane una passione. E nel calcio continua a fare la differenza, con il numero 10 sulle spalle.
Cosimo Silvano lancia il “piccolo” Matteo Carbone fra i Dilettanti di Calabria
La stella di Matteo Carbone inizia ad accendersi nel 2005. A 16 anni mister Cosimo Silvano non si fa scrupoli nel gettarlo nella mischia. È lui il tecnico che per sei anni allena il fantasista di Marina di Gioiosa e gli dà fiducia. “Palla a Matteo e qualcosa succederà”. Per certi aspetti è così, ma Cosimo Silvano, che di calcio ne mastica e pure tanto, costruisce anche attorno a Matteo una squadra che si fa rispettare in Promozione, disputando sempre tornei di vertice, e che gioca pure in Eccellenza. Ma torniamo a Matteo: «Era gracilino, però dissi al padre, il direttore Carmelo Carbone, che lo avrei aggregato alla prima squadra – afferma mister Silvano – e iniziò ad allenarsi con noi. Si vedeva già da allora che aveva dei numeri e tanta qualità. Gli veniva tutto naturale». Cosimo Silvano lo ha utilizzato dietro la prima punta. «Amava svariare fra centrocampo e attacco. Era imprevedibile. Creava sempre superiorità». Un anno, andati via alcuni elementi dell’attacco «misi Mesiti come prima punta e Matteo alle sue spalle. In campo fecero ottime cose». A Cosimo Silvano sono legati gli anni belli di Marina di Gioiosa. I gemelli Aquino (oggi in D a Locri) hanno iniziato praticamente con lui. E anche il fratello di Matteo, Vincenzo, ha giocato con Silvano: «Un centrocampista di grande tempra e sostanza davanti alla difesa». E poi ecco Matteo: «Se non avesse avuto qualche noia fisica, avrebbe giocato nei professionisti a occhi chiusi».

Il debutto per Matteo Carbone fra i Dilettanti in Calabria: estro, magie e tanti gol
Probabilmente qualche dato sfugge nel tempo: sono passati tanti anni. Ma nella stagione 2005/06 Cosimo Silvano lancia nel finale di gara, il 31 agosto del 2005, un sedicenne di belle speranze. Si tratta di Matteo Carbone e la partita è quella di Coppa Italia fra il Marina di Gioiosa e il Locri. Dieci minuti per farsi apprezzare e la sua presenza coincide con il gol di Roccisano. Il derby finisce 1-0 per il Marina di Gioiosa. In campo, quel giorno, anche il fratello Vincenzo. E c’è sempre quest’ultimo quando, poche settimane dopo, esplode la stella Matteo Carbone, estro e fantasia fra i Dilettanti di Calabria
Il primo gol in campionato
Campionato di Promozione: 11 settembre del 2005. Il Marina di Gioiosa targato Cosimo Silvano sta vincendo per uno a zero contro il Real Archi. Gol di Rondò. Nella ripresa il tecnico fa entrare Matteo Carbone al posto di Femia. Il gioiellino di casa si destreggia bene finché non decide che è arrivato il momento di meritarsi gli applausi dei propri sostenitori, fra i quali c’è anche il papà Carmelo. A due minuti dal termine lungo lancio di Misitano e pallone per Carbone, il quale si inventa un pallonetto, appunto, da applausi, con cui trafigge il portiere in uscita. È la prima rete per Matteo Carbone. Ed è un gol dei suoi, un gol capolavoro. Quel giorno, per il Marina di Gioiosa, in campo la seguente formazione: Scordino, Primerano, Femia (7’st Carbone M.), Carbone V., Pizzata, Rondò, Satta, Sainato, Garreffa (40’st Oppedisano), Misitano, Di Napoli. All. Silvano. Nella sua prima stagione con il calcio dei grandi fra i Dilettanti di Calabria, Matteo Carbone colleziona 26 presenze e firma due gol. Gioca anche le quattro gare di play off. Il Marina di Gioiosa si arrende al Gioia Tauro ma poi arriva il ripescaggio in Eccellenza.

Gol e assist in Eccellenza
Nella stagione 2006/07 c’è quindi l’esordio in Eccellenza e anche qui c’è spazio per il primo gol. Le lancette del tempo ci portano al 5 novembre del 2006. Il Marina di Gioiosa ospita il Belvedere, vince per 2-1 e questa è anche una gara nel segno di Matteo Carbone. Dapprima serve l’assist a Roccisano per il vantaggio locale. Quindi, dopo il pari ospite, raccoglie una palla inattiva calciata da Misitano e con un preciso rasoterra gonfia la rete. Questa la formazione scesa quel giorno in campo del Marina di Gioiosa: Moscato, Andrianò, Ieraci, Cozzupoli, Favasuli, Caridi, Carbone M. (33’st De Leo, 40’st Gennaro), Galluzzo A., Lombardo, Misitano, Roccisano (43’st Galluzzo F.). All. Silvano. La storia di Matteo Carbone fra i Dilettanti di Calabria è solo all’inizio…
Otto annate da ricordare: tanti gol, il titolo di bomber e i troppi “rossi”
Il Marina di Gioiosa perde l’Eccellenza ai play out, ma una volta in Promozione disputa delle annate da protagonista. Matteo Carbone nel 2008 prova l’esperienza in D a Rosarno, ma dopo poche settimane torna a casa. Qui è un crescendo di emozioni e con il passare degli anni diventa anche un abile goleador. È lui il terrore delle difese avversarie. Per tre stagioni di fila va sempre in doppia cifra. Tra il 2010 e il 2012 in 62 gare di campionato mette a segno 45 gol. Talento sopraffino, abbiamo detto, ma anche un caratterino niente male. L’irruenza e l’esuberanza lo portano a prendersi qualche espulsione e qualche giornata di squalifica di troppo. Colleziona, negli otto anni a Marina di Gioiosa, 12 cartellini rossi e 25 giornate di squalifica. Praticamente trascorre un intero campionato in tribuna. Ma quando pensa solo a giocare, sono applausi e magie. Nella stagione 2012/13 segna 21 reti in 24 gare di campionato e conquista il titolo di miglior marcatore del torneo di Promozione girone B. Si mette alle spalle bomber del calibro di Giglio, Fanelli, Tuoto, Marino, Rachid, Papaleo, il compianto Ciccio Zerbi e Francesco Carbone.
A Roccella promozione e Serie D
Arriva il tempo di separarsi dal Marina di Gioiosa. Il Roccella del patron Achille Giannitti punta in alto e lo chiama per un progetto vincente. In una squadra di rilievo (Laaribi, Minici e Coluccio, Saffioti, Criniti e Pizzoleo, Calabrese, Femia e Figliomeni, Leta, Khanfri e via dicendo) arriva la promozione in Eccellenza (oltre al successo in Supercoppa). Quella squadra allenata da Galati vince ben 11 volte fuori casa. Matteo Carbone per la quarta stagione di fila va in doppia cifra: 12 centri in 21 gare. Arriva la Serie D. In due anni dalla Promozione Matteo balza in quarta serie nazionale. E qui conferma le proprie doti, con 7 gol in venti gare. Il primo centro in carriera in Serie D arriva il 14 settembre del 2014 nel rocambolesco 3-3 fra il Roccella e l’Orlandina. Questa la formazione scesa in campo quel giorno: Belcastro, Pastore, Saraco (25’st Nosa), Pizzoleo, Minici (19’st Criniti), Coluccio, Laaribi, Calabrese, Carbone, Maiese, Dorato (18’st Ortolini). All. Galati. Di Coluccio e Ortolini le altre reti del Roccella, che recupera nella ripresa il doppio svantaggio.
Il triplete a Locri
Dopo Roccella c’è la parentesi Cittanovese: 35 presenze e 20 gol. Il suo come sempre lo porta a casa. La squadra di Mimmo Zito regala calcio e sfiora la D sul campo, arrivata poi tramite ripescaggio. Per Matteo nel 2017 arriva la chiamata dal Locri. Si punta in alto e difatti la squadra presieduta da Antonella Modafferi è di grande valore. Galluzzo (che stabilirà il record di imbattibilità) fra i pali, Coluccio, Dascoli, Ruggiero e Lombardo. E poi Castellano, Libri e Bruzzese, Iervasi, Puntoriere e Conversi. Siano, Varricchio e appunto Carbone, più under di belle speranze, come Lanza, per esempio. A guidare il gruppo è Umberto Scorrano. Si vince tutto. Eccellenza, Coppa e Supercoppa. Nella finale di Coppa Italia il protagonista è proprio Matteo Carbone. Firma lui le due reti del Locri nel 2-1 al Cotronei. La risolve da opportunista e da fuoriclasse. Segna di testa dopo un minuto sull’angolo calciato, al solito, con il telecomando da Sergio Lombardo. E poi, dopo il pari degli avversari, si inserisce fra i centrali, sfruttando la sponda di Puntoriere, liberando un diagonale micidiale. Così in campo quel giorno il Locri (23 dicembre del 2017): Galluzzo, Battista (22’st Lanza), Coluccio (8’st Varricchio), Dascoli; Ruggiero, Siano (22’st Conversi), Lombardo S., Libri, Tripodi; Matteo Carbone (39’st Andrea Lombardo), Puntoriere. A disp. Paolella, Iervasi, Guttà, Lombardo A. All. Scorrano

Andata e ritorno, l’infortunio e quella media straordinaria
Per motivi di lavoro si trasferisce nel Lazio. Gioca nel Fiumicino (2018) quindi torna a Locri, ma la squadra retrocede dalla D perdendo il play out. Matteo accusa un infortunio che lo tiene lontano dal campo. Riparte dalla Promozione, con la Jonica Calcio, e quando rientra nello spicchio di stagione che rimane, segna 11 reti in 10 partite! Matteo è tornato! Poi il covid ferma i campionati (aveva iniziato alla Stilese). Nel 2021 lo richiama il Roccella ma le cose non sono come una volta. Sceglie di cambiare e ritorna in Promozione. E pure qui lascia il segno alla grande. Negli schemi di Alberto Criaco si inserisce che è una meraviglia. È lui il valore aggiunto di una squadra che gioca a memoria, lotta, vince. In 15 gare il fantasista di Marina di Gioiosa segna 12 volte e contribuisce al salto in Eccellenza. Praticamente prima e dopo il covid, in Promozione, per Matteo Carbone, 25 presenze e 23 centri! Tanta roba!
La bella favola del Brancaleone
Da tre stagioni (dopo una piccola parentesi alla Cinquefrondese) si diverte con il Brancaleone. Una squadra che allo stesso tempo è una favola e una famiglia. Il calcio vissuto con passione, divertimento. Tre stagioni a Brancaleone trascorse con orgoglio e dignità in Eccellenza, 17 reti per Carbone in 53 partite. La compagine rossoblù un esempio per tutti, con Criaco prima e Marcianò poi. Al suo interno tante belle storie da raccontare, compresa quella dei “magnifici cinque” che abbiamo trattato proprio sul Quotidiano del Sud qualche tempo addietro.
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I numeri e la famiglia
Per Matteo Carbone 407 gare in carriera in campionato e 150 gol fatti, con 7 stagioni in doppia cifra, tre promozioni dirette e due ripescaggi. Sono 78 le volte in cui è entrato in campo a gara in corso e 153 le sostituzioni avute. In totale 20 espulsioni e 41 giornate di squalifica. Un dato, quest’ultimo, che si poteva migliorare, ovviamente, ma con il passare degli anni è diventato più riflessivo (forse…!). Nel frattempo le priorità, come si diceva, per Matteo sono altre. C’è il lavoro da impiegato presso la Az Car Service di Andrea Zucco a Locri. E poi a casa lo attendono Chiara e la piccola Giorgia, pronta a coccolarsi il suo papà fantasista e goleador. A lei un giorno racconterà la sua storia, fatta di sogni e di talento, di gol e di magie. Una storia scritta con fatica, coraggio, inventiva e determinazione. Salite e discese, sempre a testa alta. Una storia come tante, fra i Dilettanti, ma una storia che merita di essere raccontata, perché in pochi sono stati capaci di lasciare il segno come ha fatto finora Matteo Carbone. E come si dice in questi casi: non finisce qui!
Il Quotidiano del Sud.
Matteo Carbone: estro infinito fra i Dilettanti di Calabria