Mercato auto Italia, aprile in stagnazione: -0,2%. Bene i marchi cinesi, mese complicato per Stellantis

  • Postato il 3 giugno 2025
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Il mercato italiano dell’auto nuova resta stagnante. I dati del Ministero rivelano una contrazione dei volumi dello 0,2% in maggio con un calo dello 0,5% nei primi cinque mesi del 2025 (722.452 unità). Rispetto al periodo pre Covid la flessione continua a essere pesante perché le vendite sono inferiori di oltre il 20%. Seppur con quote ancora non troppo significative, impressiona l’avanzata dei marchi cinesi, tra l’altro nemmeno grazie all’offensiva elettrica. O, almeno, non solo.

Delle 139.390 auto targate lo scorso mese, oltre 7.200 sono state immatricolate complessivamente dalla MG (+16,1% in maggio, ma anche +45,5% da inizio anno), dalla BYD (+3.570%, +2.726% in cinque mesi) e dalla Omoda (+4.840% e +3.036%). Senza contare la DR, che produce in Italia su licenza di costruttori della Repubblica Popolare e che ha consegnato ulteriori 2.636 macchine, o la Volvo (1.160) e la Link & Co (25), entrambe controllate dalla Geely. Con il Suv ZS, la MG compare anche nella Top 10 delle auto più vendute da inizio anno: con 14.100 unità consegnate è nona e precede un modello tradizionalmente molto amato dagli italiani come la Renault Clio.

La quota di mercato delle elettrificate è arrivata all’11,5% con le elettriche pure al 5,1%: “In aumento rispetto al 4,8% di aprile e al deprimente 3,6% dello stesso mese del 2024, fortemente penalizzato dalla lunga attesa degli incentivi”, rileva nel proprio comunicato l’Unrae, l’associazione delle case estere che operano in Italia. Il sodalizio ha sottolineato nuovamente la necessità di una “urgente la revisione della fiscalità delle auto aziendali in chiave ‘green’”.

“In questo contesto – riflette Roberto Vavassori, numero uno dell’Anfia, l’associazione che rappresenta l’industria nazionale – l’annuncio dei nuovi incentivi per i veicoli a zero emissioni previsti dal Mase rappresenta un elemento positivo e inaspettato per il mercato, che potrebbe conferire una nuova spinta alla domanda di vetture BEV, sebbene con il vincolo della rottamazione dei vecchi veicoli e dell’appartenenza a due fasce Isee”. Tuttavia, avverte il presidente, “è importante che il relativo decreto attuativo venga pubblicato in tempi brevi per evitare l’effetto attesa che rischia di bloccare il mercato”.

L’Unrae è meno diplomatica e parla di una “operazione non condivisa con la filiera e soprattutto ancora priva di indicazioni chiare, per quanto concerne attuazione e tempistica. Un annuncio che ora rischia di paralizzare il mercato e generare ulteriore incertezza per consumatori e operatori”.

Con le sole eccezioni di Peugeot (+31,5%) e Alfa Romeo (+24%), maggio è stato un altro mese complicato per Stellantis e per i suoi marchi: ha ceduto l’8% con una penetrazione totale scesa dal 30,5% al 28,1%. Il suo primato non è in discussione e di sicuro il fatto che la Panda continui a confermarsi l’auto più venduta nel mese (8,535 esemplari commercializzati) e da inizio anno (51.970) con volumi pressoché doppio rispetto alla seconda, che in entrambi i casi è la Jeep Avenger, non può consolare la multinazionale. Il gruppo Volkswagen ha accusato a sua volta una flessione del 3,6% con Skoda (+16,2%) e, soprattutto, Cupra (+47%) sugli scudi: lo share del colosso tedesco è sceso dal 18,1% al 17,5%.

Renault ha contabilizzato un’avanzata importante: +21% in maggio (+7,4% da inizio anno) con una quota superiore all’11% (un anno fa era al 9,2%) grazie ai volumi di Dacia (+67,8%) più che della Losanga (-5,6%). Crescite importanti sono state messe a bilancio anche dalle giapponesi Subaru (+83%), Honda (+65%), da Ford (quasi +10%) e Bmw (+9,4%). In controtendenza i coreani di Hyundai e Kia (-16,2%, anche se nei cinque mesi la contrazione è più contenuta, -6,8%) che restano il sesto gruppo in Italia. Male anche Mitsubishi (-85,1%), Jaguar Land Rover (-50%), Nissan (-32,6%), Volvo (-32%) e Mazda (-17,3%).

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