“Mi sono inca**ato come una bestia potevamo uccidere qualcuno. Ho avuto in incidente d’auto, guidava il mio amico poi il botto”: Francesco Chiofalo sull’incidente

  • Postato il 15 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Francesco Chiofalo ha condiviso il ricovero al pronto soccorso in seguito ad un incidente d’auto a Dubai. L’influencer era seduto lato passeggero e alla guida della Lamborghini, poi andata distrutta dopo un testacoda e una botta, pare ci fosse un amico che aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. Appena dimesso dall’ospedale Chiofalo ha raccontato la sua versione dei fatti a Fanpage.

“Ogni volta che ho un incidente e vedono che ho avuto l’operazione alla testa per il tumore al cervello, – raccontato – mi ricoverano sempre perché vogliono fare accertamenti, soprattutto per verificare che non si sia spostata la placca che ho in testa. A Dubai sono molto fiscali. Però poteva andare molto peggio perché l’incidente è stato importante. All’inizio avvertivo un forte dolore alla testa, ma fortunatamente ho riportato solo una contrattura al collo. Dovrò portare il collare per qualche giorno. Il ricovero mi è costato parecchio, volevano vendermi addirittura gli antibiotici”.

Poi il racconto di quello che è accaduto: “non me la sentivo di guidare una macchina così costosa e avevo difficoltà anche con la segnaletica locale. L’appartamento era a dieci minuti di distanza. Gli ho detto di cercare di stare sveglio ma ha perso il controllo della macchina. Ha fatto un testacoda e poi un bel botto. La Lamborghini è distrutta, disintegrata. Quando ha preso la curva ha dato un’accelerata che poteva evitare. Mi sono inca**ato. Abbiamo avuto anche una piccola discussione in ospedale perché gli avevo detto di andare piano e invece ha dato questa accelerata. Mi ha chiesto scusa“.

“Non era ubriaco fradicio. – ha tenuto a specificare – Non è che non capiva più niente o non stava in piedi. A quel livello non sarei mai salito sulla sua macchina. Però aveva bevuto. Considera che due bottiglie di prosecco erano state divise in dieci persone. Io, invece, sono quasi astemio (…) non era uno stato di ebbrezza eccessivo. Se non si fosse retto in piedi gli avrei detto di lasciare la Lamborghini lì. Io non me la sentivo di guidare una macchina così potente”.

Poi il mea culpa finale: “Avremmo potuto ammazzare qualcuno? Sì, e mi sono inca**ato come una bestia, per fortuna non è successo perché alle 4 del mattino la strada era vuota”.

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Il Fatto Quotidiano

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