Millesimo in Eccellenza, l’orgoglio commosso di Fabio Macchia: “La dedica principale a mio padre che rappresenta questa società”
- Postato il 27 aprile 2025
- Calcio
- Di Il Vostro Giornale
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Albissola. Il Millesimo chiude i conti con una giornata d’anticipo. L’1-1 contro l’Albissole è sufficiente per garantire ai giallorossi la vittoria del campionato e il conseguente passaggio di categoria. “Sua Eccellenza”, così abbiamo definito la compagine allenata da Fabio Macchia che nel post gara lascia spazio alle emozioni. Esaltato e celebrato dai suoi giocatori, il tecnico, visibilmente commosso, compie una dedica speciale.
“Siamo stanchissimi e orgogliosissimi – commenta Macchia -. Per me, nato e cresciuto a Millesimo sin da piccolo, vale doppio. Essere riuscito a portare il Millesimo nella massima categoria del calcio ligure, avendolo fatto de neopromossa e contro grandi avversarie, è fantastico. Siamo anche riusciti a superare le difficoltà restando uniti e giocando a calcio. Oggi abbiamo fatto la partita peggiore degli ultimi due anni, merito anche dell’Albissole”.
Un mix, come spesso capita quando si parla delle grandi vittorie, di tecnica, tattica e cuore. Afferma infatti il mister: “Abbiamo fatto un percorso fantastico, giocando con diversi sistemi di gioco e subendo pochissimi gol. I campionati si vincono facendo una grande difensiva, ma siamo stati bravi anche in tante altre cose. Non basta un punto di forza. È importantissimo anche il senso di appartenenza che ha unito tutto il paese“.
Ora lo sguardo su un futuro chiamato Eccellenza e che delizia i palati dei tifosi giallorossi. “L’idea di affrontare un nuovo campionato – continua Macchia – e affrontare squadre sempre più importanti ci emoziona. Noi vogliamo portare il nostro paese più in alto possibile. Poi penseremo a programmare la prossima stagione con la società. Cercheremo anche di arrivare al meglio alla finale regionale.
Infine, come anticipato, le dediche. Una spicca sulle altre ed è quella per il papà. “La dedica è per questo gruppo meraviglioso e per il paese che ci ha dato un grande aiuto. Principalmente però dedico questa vittoria alla mia famiglia, perché se sono qui e riesco a fare questo mestiere è grazie a loro e soprattutto a mio padre che è un grande e che rappresenta questa società“.