Moca, il museo del casalingo: Bialetti, pentole, Carosello. Quando i capolavori industriali (e gli spot) segnano l’immaginario collettivo

  • Postato il 12 giugno 2025
  • Cultura
  • Di Il Fatto Quotidiano
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È definito museo del casalingo ma è molto più di un’esposizione degli oggetti usati nelle nostre case. Il “Moca” – aperto da qualche mese all’interno l’intero del “Parco della Fantasia Gianni Rodari” a Omegna, in Piemonte – è un’esperienza antropologica per toccare con mano (e non solo) – fuor di metafora – ciò che ha fatto la storia dell’Italia e delle vite di milioni di italiani: la moka, la pentola a pressione, le posate, la televisione, il divano, il Carosello.

La “casa” di Gianni Rodani – Non poteva che essere realizzato nella patria del maestro della creatività, questo percorso che usa linguaggi contemporanei e digitali, offrendo ai visitatori un viaggio tra immaginazione, ingegno e memoria collettiva. Un “luogo” concepito forse per gli adulti ma che non può che affascinare anche i bambini curiosi di conoscere da dove viene quello strano oggetto da cui esce – dopo un po’ di brontolio – il caffè. Ma non solo. Il museo è un vero e proprio spettacolo multimediale nato per rendere omaggio alla storia industriale del nostro Paese e per far rivivere alle nuove generazioni un’epoca di grande fertilità culturale, economica e sociale come è stato il dopoguerra italiano.

Attraversando le sale, catturati dalla “pièce multimediale” con uno spettacolo narrativo di stampo teatrale, partorita da Matteo Severgnini, si scopre la vita nascosta negli oggetti ma anche le vite di chi li ha realizzati: non solo quelle dei “padroni” delle aziende ma anche quelle degli operai e operaie che negli anni Sessanta e Settanta che hanno lottato per avere i loro diritti. Un museo “immersivo” che ti porta persino a sprofondarti su uno di quei comodi divani degli anni del boom economico per vedere da una ormai antica televisione il tanto amato Carosello con l’indimenticabile pubblicità della Lagostina.

Industria italiana, una storia di successa – Tutto è partito da un’idea. Da ciò che c’era. Dal 1998, infatti, la “Fondazione Parco della Fantasia Gianni Rodari” raccoglie presso il Forum, edificio in comodato d’uso dal Comune di Omegna, un regesto storico del più importante polo di produzione di casalinghi italiano. La collezione comprende oltre tre mila oggetti di aziende di fama mondiale, tra cui Bialetti con la moka, Lagostina con la pentola a pressione, Alessi e il suo design e ancora Piazza, Girmi, Irmel e molte altre. Accanto agli oggetti iconici, l’archivio conserva prototipi, materiale pubblicitario e documenti che testimoniano l’ingegno e la creatività industriale del territorio. Questo patrimonio è ora disponibile nella sala del Forum “archivio aperto” al secondo piano, valorizzato attraverso tecnologie multimediali innovative, nella sala dedicata al moca.

“Il moca è il nuovo strumento della Fondazione per raccontare ma soprattutto per sperimentare in prima persona il potere della creatività. La sua interattività e immersività lo rendono in continuità con il museo Rodari, con la ludoteca e le altre azioni del Parco un’esperienza sempre più ricca e coinvolgente”, ci spiega Alberto Poletti, direttore della Fondazione.

È lui con il presidente Tarcisio Ruschetti ad aver cullato questa nuova creatura che si pone nel panorama museale italiano come una novità che sa usare il passato per raccontarlo nel presente. Una sorpresa dall’inizio alla fine per lo spettatore che arrivato ai titoli di coda è coinvolto in prima persona a prendere in mano la moka per bere un caffè.

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Il Fatto Quotidiano

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