Montalcino, la roccaforte del Brunello tra storia e paesaggio

  • Postato il 27 luglio 2025
  • Borghi
  • Di SiViaggia.it
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Arroccato su una collina che domina la Val d’Orcia e guarda verso il monte Amiata, sorge un borgo che è sinonimo di eccellenza e bellezza: Montalcino, uno di quei luoghi in cui la Toscana più autentica si rivela in tutta la sua forza visiva e simbolica, tra filari di vigneti, castelli antichi, pievi dimenticate e profumi di mosto che inebriano l’aria. Non a caso, il paese è conosciuto in tutto il mondo per il Brunello, il celebre vino rosso che nasce da queste terre e che ha contribuito a costruirne la fama internazionale.

Nonostante conti poco più di 5.000 abitanti, è il comune più esteso della provincia di Siena e il territorio si dirama in un mosaico di frazioni, minuscoli borghi e campagne disseminate di torri, pievi romaniche, casali ristrutturati e alberghi diffusi per chi cerca un’esperienza a contatto con la terra, la storia e la quiete.

Cosa vedere a Montalcino

Passeggiare nel centro storico di Montalcino significa compiere un viaggio nel tempo. Il borgo è compatto, raccolto, facilmente visitabile a piedi: le tappe da non perdere.

Il Duomo di Montalcino

Iniziamo la visita dall’elegante e austero Duomo, ufficialmente conosciuto come Concattedrale del Santissimo Salvatore, edificato nel XIX secolo su progetto dell’architetto Agostino Fantastici, secondo il gusto neoclassico dell’epoca.

La facciata sobria custodisce un interno di grande equilibrio, con tre navate armoniose e una splendida volta a botte cassettonata. L’organo a canne, risalente al 1858, accompagna lo sguardo verso le pregevoli opere d’arte, tra cui spicca l’Immacolata Concezione con Gesù e Dio Padre di Francesco Vanni, dipinta nel 1588.

La Fortezza di Montalcino

Simbolo indiscusso, la Fortezza di Montalcino domina il borgo dal punto più alto. Costruita nel 1361, è un esempio perfetto di architettura difensiva medievale: la struttura pentagonale racchiude edifici preesistenti, tra cui una basilica paleocristiana che divenne cappella del casello Romitorio.

Ancora oggi si può percorrere il camminamento lungo i bastioni e ammirare un panorama straordinario sulla Val d’Orcia e sui tetti, mentre all’interno della fortezza trovano spazio eventi, degustazioni e uno dei wine shop più apprezzati della zona.

Il Palazzo dei Priori

Affacciato sulla scenografica Piazza del Popolo, il Palazzo dei Priori rappresenta il cuore istituzionale e storico di Montalcino. Realizzato alla fine del XIII secolo, mantiene tuttora il fascino del potere medievale e sulle pareti esterne si possono osservare gli antichi stemmi dei podestà che ressero il governo del borgo.

A completare il quadro, svetta la torre con merlature e orologio, un segno di continuità tra passato e presente.

I Musei riuniti

Nel centro cittadino ecco poi i Musei Riuniti, un’unica sede espositiva che raccoglie le collezioni del Museo Civico e del Museo Diocesano d’Arte Sacra.

Dodici sale distribuite su tre piani custodiscono oltre duecento opere, tra cui autentici capolavori quali il crocifisso di Sant’Antimo del XII secolo, la Madonna di Simone Martini, l’Incoronazione della Vergine di Bartolo di Fredi e una suggestiva Maestà del Vecchietta.

Il percorso si completa con sculture, maioliche, paramenti liturgici, codici miniati e una sezione dedicata all’arte del Novecento, con opere del pittore locale Arturo Luciani. C’è anche spazio per l’archeologia, con reperti etruschi, romani e risalenti all’età del Bronzo.

L’Abbazia di Sant’Antimo

Scorcio dell'Abbazia di Sant'Antimo a Montalcino, Toscana
iStock
Colpo d’occhio dell’Abbazia di Sant’Antimo

Appena fuori Montalcino, nella frazione di Castelnuovo dell’Abate, si svela uno dei luoghi spirituali più affascinanti della Toscana: l’Abbazia di Sant’Antimo.

Immersa nella campagna, tra oliveti e vigne, è un capolavoro del romanico toscano risalente al XII secolo. Abbandonata per secoli, è stata recuperata e oggi costituisce un luogo di pace, preghiera e bellezza architettonica.

Il complesso comprende una grande chiesa abbaziale, i resti della sala capitolare e la cappella carolingia.

Come arrivare

Montalcino non si raggiunge per caso: è una meta da desiderare, da cercare. Da Firenze si imbocca il raccordo autostradale in direzione Siena e, una volta raggiunta Buonconvento lungo la SR2, si segue la Strada Provinciale del Brunello che si arrampica dolcemente fino al borgo. Il viaggio dura quasi due ore, ma ogni curva regala scorci che giustificano il tempo speso.

Da Roma, il percorso più consigliato prevede l’uscita a Chiusi-Chianciano Terme sull’autostrada A1, per poi proseguire lungo le strade provinciali della campagna senese, passando da Bagno Vignoni e San Quirico d’Orcia. La distanza è di circa due ore e mezza, ma anche in questo caso, il tragitto è parte integrante dell’esperienza.

Chi viaggia con i mezzi pubblici può raggiungere la stazione di Buonconvento, situata lungo la linea ferroviaria Grosseto-Firenze. Da lì, un breve tragitto in autobus conduce a Montalcino.

Autore
SiViaggia.it

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